L’ultimo passo del Perdono”, tratta di violenza, nel mese dedicato contro la violenza sulle donne (culminante il 25 novembre con la giornata internazionale contro tale violenza ed il femminicidio)
Ho visto la promozione del cortometraggio “L’ultimo passo del Perdono”, che tratta di violenza, nel mese dedicato contro la violenza sulle donne (culminante il 25 novembre con la giornata internazionale contro tale violenza ed il femminicidio) per cui mi è sembrato giusto far parlare l’autrice ed ideatrice dello spesso per far conoscere il suo pensiero ed il corto tramite una intervista ad una Donna, ad un Attrice, all’ideatrice del soggetto ed ispiratrice del corto, Francesca Della Valle, giornalista conduttrice televisiva, autrice, divulgatrice dell’eccellenza italiana nel mondo:
“L’ultimo passo del perdono” , cortometraggio dedicato al Femminicidio ( un femminicidio inatteso) ha come protagonista maschile, uno dei ultimi attori italiani più amati nel mondo Lando Buzzanca e protagonista femminile la stessa ideatrice del soggetto: Francesca della Valle.
Tra le attrici c’è Vanessa Gangai. Il talento di Vanessa dimostra quanto la diversità possa essere motore del cambiamento e dell’essenza vera dell’arte.
Francesca Della Valle, vorrei scoprire con te sensazioni, messaggi e finalità insite nel cortometraggio che ti vede ideatrice ed attrice.L’idea del corto è partita da una tua iniziativa, come e perché sei stata spinta a proporla ?
l’Ultimo Passo del Perdono è una mia iniziativa ( sono l’ideatrice del soggetto). Da sempre, sia nelle mie trasmissioni che nei miei progetti artistici, ho avuto una particolare attenzione verso determinate problematiche a sfondo sociale. “Il Bello della Medicina”, trasmissione di cui sono autrice e conduttrice, ha ampiamente parlato del Codice Rosa , del Femminicidio, anche da un punto di vista storico e legale
La tua partecipazione come interprete è stata una tua precisa richiesta ? Ha fondamento nel tuo vissuto ?
Sono stata scelta come protagonista del corto dalla produzione e ho scelto, a mia volta, il protagonista: Lando Buzzanca che come si sa, sceglie ormai di lavorare solo se ciò che gli viene proposto lo affascina e lo appassiona.
Quale scena per te è la più importante da un punto di vista femminile e quale per le finalità del cortometraggio che ti eri proposta ?
Il corto è davvero molto particolare. In 15 minuti sviscera una serie di dinamiche Intense e forti con un fil rouge, a mio parere, molto elegante nonostante tutto. Il finale ( risvolto onirico) è sicuramente di respiro internazionale.
Quale scena o sequenza ti ha dato emozioni forti e quali?
Lavorare con Lando Buzzanca è davvero intenso. Mio marito cinematografico, come lui si è definito, è un gradissimo attore appassionato e dentro il ruolo, sempre.
Quale scena è stata la più difficile ad interpretare e perché ?
Quando sei nel ruolo, ed il metodo Stanislavskij insegna, nulla è o può essere complicato
Il messaggio che volevi fosse trasmesso col corto qual era ? Ritieni che riesca a raggiungere la gente e quale platea ti attendi vada a vederlo ?
Il messaggio che vorrei passasse è in primis la riflessione. Oggi si parla ampiamente di Femminicidio, ma in molti casi, il tema viene fortemente strumentalizzato e a tratti banalizzato. Il corto parteciperà a tutti i concorsi nazionali ed internazionali, non ultimo il Festival del Cinema di Venezia, Sarà candidato al David di Donatello, ci auguriamo che diventi presto un film.
Pensi ci possa essere il perdono per tali atti ? e come ??? (senza svelare la trama ed il finale del corto)
Credo che sia complicato perdonare e “L’ultimo passo del Perdono” affronta il femminicidio in una chiave insolita e fuori dalle logiche a cui siamo abituati
Da donna pensi che le leggi e le iniziative sul tema siano sufficienti a limitare questa violenza ?
Se fossero rigorosamente applicate si.
Quale altre iniziative speri vengano messe in essere per debellare questo fenomeno ?
L’unica iniziativa possibile è individuare subito un amore malato e parlarne con uno specialista, con un’amica, con chiunque per iniziare; l’importante è non custodirlo interiormente come se fosse una colpa
Oltre ad una presa di coscienza da parte delle donne che non esistono sudditanze di genere, cosa pensi si debba attivare perché anche gli uomini prendano coscienza che la questione non è un problema che riguarda le sole donne ?
Guardare “L’ultimo passo del perdono” può essere davvero terapeutico ed una presa di coscienza per l’umanità.
Hai contatti con movimenti, associazioni che si occupano del femminicidio e della violenza sulle donne e quali?
Ho sempre avuto contatti con le Associazioni e con il Codice Rosa di Napoli. Ritengo che sia molto complicato riuscire a divulgare un tema di questo tipo. Interpretare un ruolo del genere, considerando che la mia professione è, prima di tutto, quella di giornalista/conduttrice autrice, anche se ho un passato di attrice e scelgo o accetto solo ruoli forti e che mi appassionino, diventa credibile solo se, in qualche modo , sei entrata nelle vite di chi ha subito violenze.
Nel mondo dello spettacolo e del cinema come viene percepito l’argomento ?
Purtroppo devo ripetermi… l’argomento è spesso strumentalizzato e banalizzato. La mia anima di autrice, in questo corto, ha voluto evidenziare alcune dinamiche spesso taciute.
Grazie Francesca per l’attenzione e spero che questo corto diventi presto un film e sia un inizio che non spenga i riflettori con la parola Fine e che tenga desti donne ma soprattutto uomini 365 giorni all’anno e non solo nel mese di novembre o solo il 25 novembre e l’8 marzo.
“L’ULTIMO PASSO DEL PERDONO”, SOLDELSUR pictures in collaborazione con Gianfranco Unione
Regia di Alessandro Derviso
Da un’idea di Francesca della Valle
con:
Lando Buzzanca, Francesca della Valle, Arduino Speranza, Danilo Rovani, Narcy Calamatta, Marco Milano, Daniela Ioia, Anna Calemme, Vanessa Gangai.
Direttore della fotografia, Peppe De Muro I.D.F.
Fonico di presa diretta, Luca Ranieri
Aiuto regia, Jack Morlando
Edizioni Daniele Cappelli
Musiche originali, Fabrizio Castania