Il 90% delle donne nel corso della vita lamenta di avere avuto disturbi episodici o frequenti sia prima delle mestruazioni (sindrome pre-mestruale) che durante le stesse.
Tra i sintomi che richiedono l’impiego di antidolorifici, la tensione dolorosa, la cefalea, la nausea e la sensazione di gonfiore generalizzato spesso risultano invalidanti e di difficile gestione.
Ci sono ben 120 sintomi tipici in questa situazione e spesso le donne affette sono impossibilitate a svolgere in maniera adeguata le proprie attività giornaliere.
Quali sono i rimedi non farmacologici che si possono adottare?
Con la dieta si può fare attività di prevenzione, è infatti noto come la combinazione di alcuni particolari alimenti e vitamine contenuti nei cibi riduca e prevenga la comparsa di questi disturbi debilitanti.
Si può iniziare con lo stimolare la produzione di serotonina, ormone responsabile del tono dell’umore che controlla l’ansia e la instabilità emotiva. Proviamo quindi a concentrare gli alimenti a base di carboidrati (come pane e pasta) nella prima parte del giorno per consumare principalmente proteine la sera, privilegiando il pesce e le carni bianche.
La sintomatologia dolorosa, i crampi e la tensione dell’addome possono essere aiutati dalla assunzione di alimenti ricchi in magnesio e calcio. Frutta fresca e verdura consumata cruda non devono quindi mancare, raccomandate almeno 5 porzioni nel corso della giornata, quindi non solo ai pasti principali. Sono anche concesse le mandorle come spuntini ricchi in minerali.
Il magnesio si trova anche in discreto quantitativo nei pesci come il merluzzo e l’aringa, nei semi oleosi come i semi di girasole e sesamo. Nel caso in cui sia necessario un supplemento in più è possibile assumere un integratore a base di magnesio, almeno sette giorni prima dell’inizio delle mestruazioni.
L’introduzione degli omega 3 contenuti nel pesce, nell’olio e semi di lino, nel germe di grano può ridurre le contrazioni dolorose dovute alle prostaglandine.
La sensazione di gonfiore viene combattuta limitando o abolendo l’aggiunta di sale, i cibi o gli alimenti ricchi o addizionati con sale ad esempio salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, prodotti in scatola o preparazioni industriali come biscotti, grissini, pizzette, cracker etc. Di contro verdure a foglia larga, finocchi, porri, insalate aumentano la diuresi e riducono l’accumulo di acqua nei tessuti.
Approposito di bevande è utile assumere acqua naturale non addizionata con gas e con residuo inferiore a 50 mg.
Nella sindrome premestruale può comparire acne e un generalizzato aumento della seborrea. In questo caso le vitamine, soprattutto quelle del gruppo B presenti in lenticchie, germe di grano, soia, spinaci, cavoli, noci e vitamina C , ricca in agrumi e in generale negli ortaggi rossi e arancioni, partecipano a ridurre l’eccesso di sebo contrastando l’insorgenza dei punti neri .
La pelle in questo momento delicato non ha bisogno di intossicarsi con caffeina o teina, meglio bere tisane a base di melissa o camomilla o tè a basso contenuto di teina come il tè bancha che ne è privo.