Elisabetta Salvatori, il suo “Teatrino in Salotto” e la sua arte..”
Una casa grande e bianca , di quelle che trovi in Versilia vicino al mare .
Un giardino illuminato, uno scaffale di libri che intravedi nel loggiato, una porta a vetri che si apre e uno di quei piccoli, inaspettati miracoli che si compiono nella Vita e te la fanno amare, sorridendole , anche se per caso sei nel pieno di una tempesta.
Un sorriso ti accoglie e ti scopri in una sala trasformata in un piccolo teatro , si un teatro piccolissimo ma a cui non manca davvero niente.
Una platea con una decina di sedie, una piccolissima tribuna e, in fondo, davanti ad una parete di libri affastellati nel meraviglioso disordine in cui solo chi li ama può disporli, un camino ed uno specchio antico.
E’ il palcoscenico.
Il microscopico palcoscenico su cui Elisabetta Salvatori, la proprietaria del “sorriso” che ci ha accolti, ha creato il suo delizioso “Teatrino in salotto”nella casa di Forte dei Marmi, una grande , bianca casa vicino al mare.
Elisabetta è attrice, narratrice, pittrice anche.
Una giovane donna minuta abituata a grandi palcoscenici e a grandi storie ma li’, li in questo piccolo gioiello che ha creato nella sua casa , racconta quello che vive ,quello che portera’ poi altrove , che sta preparando o che, semplicemente, vuole vivere nella maniera piu’ intima e tenera per i pochi fortunati ai quali in certe sere ne apre le porte.
Cosi capita che una sera ti ritrovi in questo suo minuscolo teatro.
Le luci si spengono e la vedi trasformarsi all’improvviso, iniziare a cantare con una voce che non ti aspetti, iniziare a recitare con il rispetto e l’amore per la sua arte e chi la segue come se fosse su un palcoscenico importantissimo.
La vedi illuminata nella luce di questa piccola stanza, in mezzo ai suoi libri, accompagnata dalla musica mentre racconta , stavolta storie , d’amore.
Storie d’amore stasera del suo “Calde Rose”, lo spettacolo che dedicò al Monni, Carlo Monni , il grande attore toscano suo compagno per anni e scomparso nel 2013.
Lei, piccola, delicata, dallo sguardo intelligente e lui, il gigante “maledetto toscano” , dalle magliette impadellate, lo sguardo fulminante, la battuta tagliente, la umana , trasparente diretta semplicità che solo l’eleganza del cuore compre, oltre ogni schema logico .
Elisabetta fu rapita da quell’uomo apparentemente terribile ed imprendibile, e lo amò, perdendosi e ritrovandosi in lui con una complicità ed un sentimento che , ora, nella luce di questa serata nel suo piccolo teatro in salotto, appaiono ancora immensi , vivi come non mai.
Sei li e l’ascolti, è tutto sospeso, ti senti in un film tanto è irreale come situazione.
Ormai certi momenti di pura Bellezza ti commuovono quando ne realizzi la rarità , e cerchi di recuperare tutta la conquistata consapevolezza del tuo “qui ed ora” per goderteli appieno.
Elisabetta va avanti, narra le storie di Otello e di Desdemona, di Orfeo ed Euridice,narra di Paolo e Francesca , di messer Palla da Firenze e di una certa Beatrice …e, poi narra, in tutto questo,continuamente di Lei, e del suo Amore.
Lo racconta in tutte queste storie per non perderlo, per tenerlo vivo accarezzandolo con le parole perchè resti sveglio, non chiuda gli occhi.
Un musica passa in sottofondo e il pensiero che è l’Arte, quella vera, ovunque sia o si manifesti che fa magica ogni cosa e che solo l’Amore , inseguendola e raggiungendola, la rende grande,luminosa irripetibile.
La luce si riaccende, gli applausi partono e ti ritrovi li, che sorridi persino al bicchierino di vin santo coi cantucci che passa nel frattempo fra chi resta.
Regali della Vita, Momenti inaspettati.
Pause in qualcosa che sembra tutto senza spessore e cuore, troppo spesso, ed invece fortunatamente ne ha. Tanto.
Ne ha perchè c’è sempre chi, nel marasma del mondo, se ne inventa uno di questi momenti magici, e lo condivide, con la sua Arte.
Il “Teatrino in Salotto” di Elisabetta Salvatori è uno di questi e lei, una di quelle persone, li chiamiano artisti, che fanno continuare a battere, generosamente , il cuore di questo nostro strano, ma stupefacente , mondo.