Se il negozio digitale cerca sempre più di riprodurre l’esperienza dello shopping in un negozio fisico, è anche vero che il negozio fisico è sempre più simile a quello digitale. Con i nuovi modelli di vendita che i retailer stanno adottando, le code saranno presto un ricordo lontano.
Mi piacerebbe moto essere tra i primi utenti di un negozio con un servizio di tipo Amazon Go per provare il piacere di fare la spesa al volo solo appoggiando il cellulare all’ingresso del negozio, scegliere i miei prodotti preferiti e uscire svelta dal negozio senza avere l’incombenza di passare alla cassa per il pagamento dei prodotti.
Quante volte vi sarà capitato di entrare in un grosso supermercato, prendere due pezzi e trovare quattro o cinque persone davanti a voi anche alla cassa veloce che spesso è più lenta delle altre?
Con i nuovi modelli di vendita che i retailer stanno adottando, le code saranno presto un ricordo lontano, applicazioni e casse intelligenti consentiranno al cliente di prelevare la merce e avere l’addebito della spesa direttamente sul proprio conto corrente.
I dati ci confortano in tal senso, infatti una recente ricerca del Politecnico fa emergere che 3 retailer su 4 stanno lavorando per definire una nuova strategia di innovazione digitale. Non stanno aumentando solo gli investimenti nel back-end – l’80% – ma anche soprattutto nel front end – il 91% – per cercare di replicare quanto più fedelmente l’esperienza di acquisto fisica in digitale.
Emergerà così il bisogno di nuove figure professionali come l’eCommerce Manager che già 6 aziende su 10 reputano indispensabile. Questo bisogno si giustifica anche alla luce della crescita delle vendite on-line, aumentate del 17% nel solo 2016.
Dalla nascita del primo supermercato alimentare – la Standa nel 1956 – ad oggi, il mercato del retail ha avuto una grandissima evoluzione. Il cambiamento è avvenuto non solo nella struttura del puntovendita (ipermercati, casse self service, supermercati H24) ma anche nella tecnologia di gestione del negozio e nelle modalità di vendita.
L’Osservatorio del Politecnico sull’ecommerce rilava che il B2C in Italia è cresciuto del 18% e sfiora i 20 miliardi di euro nel 2016 e che gli acquisti da smartphone toccano quota 3,3 miliardi di euro grazie a una crescita del 63%. Un altro dato molto interessante, rilevato da AGCOM, è l’aumento del 9,7% delle carte SIM con traffico dati che abilitano l’accesso a Internet.
L’insieme di tutti questi fattori sta rivoluzionando il modo dei retailer.
Oggi le casse non sono più solo un hardware per la registrazione e lo stoccaggio del denaro dovuto per gli acquisti, ma uno strumento intelligente di marketing che cattura i dati del cliente, li immagazzina in un data base e li riutilizza per mirate campagne di vendita. Non più un semplice registratore di cassa ma un sistema sempre più complesso offre informazioni dettagliate che permettono di soddisfare al meglio le esigenze del consumatore, personalizzare offerte e proporre promozioni ad hoc e capire quali prodotti sono di reale interesse per il cliente.
Se il negozio digitale cerca sempre più di riprodurre l’esperienza dello shopping in un negozio fisico, è anche vero che il negozio fisico è sempre più simile a quello digitale. La vendita si sta evoluendo per passare dalla spesa tradizionale a un modello più snello ed efficace, come può essere quello di un negozio senza personale alle casse e in cui tutto è automatizzato, senza code.
Anche il software avanza di pari passo con questa evoluzione. Oggi arriva ad automatizzare la gestire delle politiche promozionali, ad adeguare i prezzi di vendita alle fluttuazioni del mercato, a incrociare i dati per premiare i clienti più fidelizzati. Arriva persino a trasformare il modo di fare acquisti diffondendo un modello di vendita totalmente omnichannel in cui non c’è conflitto tra canali online e offline. Permette anche per la prima volta di monitorare in tempo reale i comportamenti di acquisto e le risposte alle iniziative promosse, fornendo un supporto indispensabile alle strategie di marketing sempre più mirate e reattive.
Oggi è necessario rispondere alle aspettative di consumatori sempre più informati che hanno la necessità di risparmiare tempo, sono attenti alla salute, e desiderosi di ricevere offerte personalizzate sulle loro necessità.
I retailer del futuro dovrà indirizzarsi in tal senso e sviluppare sempre più la capacità di catturare in tempi brevi i bisogni e le tendenze dei consumatori e la flessibilità per trasformarli in business.