Ma cosa leggo mai nel web! E’ vero, abbiamo saltato secolo e millennio, ma di constatare il cambiamento di significato di un “proverbio” non mi era ancora capitato.
Precisamente si tratta del secolare proverbio : “agosto, marito/ moglie mio/a non ti conosco…
“ 60 o più anni fa , sentendolo declamare fra sorrisi allegri, persino noi piccoli ne capivamo il senso: intorno ai 40 gradi all’ombra, i ventilatori trasformati in fon e qualcuno di casa con la testa avvolta in un asciugamano, porte e finestre spalancate sperando in un improbabile soffio di vento…e…se si era andati al mare, anche la classica bruciatura sulla spalla, visto che le creme, rigorosamente senza filtro, ad alte temperature più che proteggere friggevano la pelle, davano una mano santa al calo della libido. Più si stava alla larga l’un l’altro e meglio era!
E cosi più che scambiarsi un sorriso complice e comprensivo, non era proprio possibile al tempo del solleone…tempo di ferie e di tutto riposo.”
Diversa era la storia per quelli che mariti e mogli non lo erano ancora. In realtà, i così detti “ragazzi” nel proverbio non sono compresi, non si dice “amore mio” ma marito o moglie mio/a … e per quel poco che ricordo, giustamente per i giovani il solleone, con conseguente sfinimento dei genitori, era un’altra storia, anche nell’afa delle tre, o nel caldo appiccicoso delle sere al mare, ci inventavamo qualcosa per uscire.
Ora, dopo un secolo, lo risento questo proverbio, ormai in disuso sin dagli anni 70/80 , però, interpretato in altro modo… cioè: agosto, tempo di ferie… concediamoci pure un po’ di libertà, giochiamo a “non conoscerci”.
Insomma, avvolti nel comfort di condizionatori, 25 gradi dentro, contro 42 … porte e finestre chiuse per non disperdere il fresco, ad essere possibilisti, alcuni auspicano che, in virtù di questo proverbio si potrebbe anche decidere di cadere nell’oblio, dimenticare la quotidianità…e concedersi il lusso di ampliare la propria sfera di amicizie … con nuove conoscenze estive…da ferie!
Ma quanto tempo è passato? Ok…tanto! Mi rendo conto che persino un proverbio stupidotto se ne è accorto…io? Decisamente devo essere Vintage!