Molte donne cambiano il loro percorso di carriera perché ne trovano uno più gratificante: è il caso di Marina Dell’Osso, proprietaria insieme alla famiglia della Tenuta Montedoro, a Ginosa di Puglia…al limitare tra Basilicata e Puglia.
Ero in vacanza quando ho avuto il piacere di conoscere Marina Dell’Osso e la sua tenuta Montedoro.
Marina nata a Taranto, risiede ormai da anni nella tenuta della famiglia che grazie anche alla sua costante cura si sta trasformando in un luogo simpatico e rilassante, destinato all’accoglienza.
L’orto e gli alberi che contornano gli alloggi dedicati all’ospitalità creano un’atmosfera familiare, dolce e riposante, tant’è che rientrando dal vicino mare lucano ( Metaponto e Pisticci) era un privilegio stendersi sulle sdraio sotto gli ulivi.
Sedute sotto la tettoia di una delle casette, un tempo alloggio degli operai che si occupavano della raccolta del tabacco alla Tenuta Montedoro, ed oggi ristrutturate coniugando la modernità con il rispetto del passato, marina risponde alle mie domande
Nata a Taranto nel 64 dove ha sempre vissuto con la sua famiglia, dopo la laurea si è dedicata alla professione di avvocato; la Tenuta Montedoro tramandata di generazione in generazione sin dalla fine dell’800, è sempre stato il centro della vita della famiglia dell’Osso che qui trascorreva le vacanze e tutte le festività.
Quindi un luogo del cuore?
Certo è un luogo del cuore, anzi “il” luogo del cuore, anche se durante l’adolescenza non sempre era un piacere venirci quando gli amici si organizzavano per andare a ballare o al cinema…
Crescendo ho sentito sempre più forte il legame con questa terra e quando mia figlia ha scelto di studiare a Milano, mio marito ed io abbiamo trascorso a Montedoro periodi sempre più lunghi lontano dalla città, godendoci il mare e la campagna pur continuando a svolgere le rispettive professioni (in fondo la città dista appena 25 minuti di strada).
Come sei arrivata poi a concepire il cambiamento della Tenuta, votandola all’ accoglienza e non solo alle colture?
E’ stato un processo naturale, mio marito ha una vocazione alle ristrutturazioni (ereditata dal padre) ed abbiamo dapprima risistemato la nostra casa per poi dedicarci alla ristrutturazione delle vecchie scuderie e delle Casette sul Viale;
la formula utilizzata è quella dell’agriturismo che consente di affiancare all’attività agricola quella ricettiva; i ritmi della campagna non tollerano interruzioni e talvolta possono interferire con la presenza di ospiti e così il gallo canta tutte le mattine all’alba e gli operai ad agosto effettuano la raccolta notturna dell’uva, ma la scelta di un agriturismo “autentico” per le vacanze comporta anche questi contrattempi che tuttavia conferiscono un sapore di familiarità e non sono poi così fastidiosi.
E’ stato faticoso riuscire a coniugare la professione con questa nuova attività che assorbiva tante energie, per cui ad un certo punto ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla campagna e non ho mai rimpianto questa scelta
Mio fratello continua ad occuparsi della parte agricola e mio marito ed io ci dedichiamo alla realizzazione di eventi ed all’accoglienza; mia sorella dipinge tessuti realizzando capi unici ed originali, quindi per lei Montedoro è il posto dove trova ispirazione e creatività.
Ti senti più creativa o manager?
Sono molto pignola, a volta maniacale e cerco di organizzarmi al meglio per non farmi sfuggire niente in modo da rendere perfetto ogni evento che si realizza a Montedoro, sia che si tratti di un matrimonio che di un compleanno.
Amo relazionarmi con le persone e spesso i nostri ospiti diventano amici con cui rimanere in contatto anche dopo le vacanze; questo lavoro mi piace moltissimo e credo di avere avuto la fortuna di saper cogliere l’attimo, di aver capito che si poteva aprire un nuovo capitolo della mia vita che mi avrebbe regalato nuove emozioni e gratificazioni.