Lo conosco da un po’ di tempo il teatro Verga di Milano, in via Verga appunto. In piena zona cinese. Ma anche i cinesi a Milano non sono più quelli di una volta.
La mia attenzione si è concentrata su di questo mentre mi avvicinavo al convegno tenuto da 2eurox10 leggi in questo teatro.
Ero in ritardo e mi chiedevo quanto affollato lo avrei trovato. Infatti erano segnalate nel panel donne provenienti dall’’establisnment’’ delle pari opportunità e del mondo civile e politico milanese.
Vengo accolta di persona e mi scuso per il ritardo. Scendo i pochi scalini che portano al teatro e…
Vedo un palco trepidante e già attivo, organizzato e guidato dalla giornalista Iaia Caputo.
Il mio posto in prima fila laterale non mi permetteva di vedere le altre persone di fronte al palco che venivano citate e chiamate dalla conduttrice.
L’organizzazione di 2eurox 10leggi (Manuela Mimosa Ravasio e Stefania Boleso per #2eurox10leggi) aveva preparato il meeting saggiamente, portando sul palco a parlare donne che esperte dei temi che loro proponevano con le loro leggi.
In prima battuta sul palco sono salite Monica d’Ascenzo, la giornalista del sole 24 ore, Marisa Montegiove presidente del gruppo donne di Manageritalia e Alessandra Pedrazzelli, avvocata e presidente di Valore D. La prima ha messo in luce come il nuovo governo di Monti abbia ben presente le problematiche delle donne e se ne stia occupando; la seconda, Marisa Montegiove ha parlato delle battaglie che Manageritalia ha fatto per le donne non ultima Fiocco in Azienda ; infine la Pedrazzelli ha parlato delle difficoltà delle donne a farsi posto nella stanza dei bottoni in azienda e quello che loro come Valore D stanno facendo.
Altro giro, Alessia Mosca, parlamentare del PD ed impegnata con Lella Golfo sulle quote rosa, Marina Piazza sociologa e socia fondatrice di Gender e Marilisa d’Amico, docente di diritto costituzionale e consigliere nella Giunta Pisapia a Milano.
Un quadro sconfortante di donne in politica viene fuori dalle parole di Marilisa D’amico (che ha da pooco impugnato la Giunta della Regione Lombardia per la mancata attuazione del principio di democrazia paritaria), meno quelle di Alessia Mosca che tuttavia afferma che per le donne anche nel’attuale governo si sarebbe potuto fare di più e Marina Piazza, presidente che ha presentato il progetto Maternità & Paternità per una proposta di indennità di maternità universale.
Infine la mitica Lorella Zanardo di ritorno da Londra. Anche lei stanca di veicolare un messaggio contro l’imagine sessista nei media che sebbene accolto favorevolmente dalle scuole e dalla regione Toscana, stenta a passare al governo.
Al di fuori dei soliti stereotipi e delle solite discussione tra donne al teatro Verga è venuto fuori che è necessario opearare un cambiamento culturale, che tarda ad arrivare, lasciandoci nei soliti ultimi posti della graduatoria mondiale ed europea.
La cultura e la legge devono andare avanti di pari passo se si vuole ottenere qualcosa. La legge è solo il cuneo e senza di essa non si arriverà da nessuna parte: dalle quote rosa, al congedo parentale, alla maternità universale e alla vigilanza sui media.
E anche Il Corpo delle Donne della Zanardo è solo la punta dell’iceberg del grande progetto che la vede impegnata ad insegnare agli adolescenti a leggere i messaggi della televisione con consapevolezza: alfabetizzazione alle immagini. Tema cruciale a cui segue la sua richiesta urgente di avere uno spazio in RAI dove si parli di donne proponendo modelli diversi rispetto a quelli che abbiamo subito negli ultimi 20 anni.
Alla fine l’ultimo messaggio ha chiuso un meeting di sole donne ma che si augura sia stato il primo solo di tali incontri.
Fuori i ragazzini cinesi giocavano a biliardino nel cortile affianco al teatro. Anche questo è un mondo nuovo.
Prima Parte intervento L. Zanardo
Seconda Parte intervento L. Zanardo