C’è futuro per il nostro mondo? Oppure siamo destinati al declino? E gli adulti che ruolo hanno in tutto ciò, che eredità lasceranno ai loro figli? Siamo ad una svolta a cui tutti possono contribuire. Il primo romanzo di Emma Chiaia dopo tanti saggi professionali.
Emma Chiaia è counselor di sessuologia, scrittrice, giornalista professionista. Dopo la laurea in Filosofia, ha studiato presso l’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma e ha conseguito il diploma di Consulente in Sessuologia. Ha inoltre partecipato a numerosissimi seminari, workshop, corsi di formazione, congressi, sulle tematiche della sessualità e della crescita personale. Dopo molti saggi professionali come ”Galateo amoroso per giovanissime” (Sonzogno 1995) Emma Chiaia, Andrea Taddei Galateo amoroso per giovanissimi (Sonzogno 1995), Eva e la mela matura. (Sonzogno 1995), sulle tematiche della menopausa e della terza età, Emma Chiaia Sessualità e crescita personale (Sonzogno 1997), Amore e sessualità dopo i 50 anni…e se fosse meglio ora? (red! 2011), Emma decide di approdare al romanzo con ” Per Fortuna Ho Scelto Te (per cambiare il mondo) (2017)”
Dal 1988 collabora, come free lance specializzata nei temi dell’amore, della psicologia, della sessuologia, della salute e della spiritualità alle maggiori riviste femminili e di salute, e non solo. Ho scritto per Amica, L’Europeo, Class, Salve, Anna, Più Bella, Cosmopolitan, Grazia, Glamour, Tu, Confidenze, D – La Repubblica delle donne, Vera, Top Girl, Vogue Bambini, Ok Salute, curando notizie, servizi, dossier e iniziative speciali (allegati, libri, fascicoli).
Nel 1998 ho scritto i testi e curato le interviste di un ciclo di filmati sulla sessuologia per La Macchina del Tempo di Alessandro Cecchi Paone (Rete 4)
Nel 2000 ho avuto una presenza fissa, in qualità di giornalista esperta in psicologia di coppia, nel programma Marte e Venere, sempre su Rete 4.
Con lei parleremo del suo ultimo libro e prima esperienza da romanziera. ‘‘Per fortuna ho scelto te”, già recensito da dol’s.
Come è nato questo tuo primo libro, così diverso dai precedenti tutti imperniati sulla vita emotiva e relazionale?
Innanzitutto è il mio primo romanzo, dopo aver scritto tanti saggi ho voluto cimentarmi con la narrativa. Con tono leggero che fosse indirizzata sia ai giovani che agli adulti. E mi dicono che sembra che l’0perazione sia riuscita. Tocca argomenti che passano da un eventuale futuro al constatazione della realtà presente. Tra i miei amici ci sono anche dei fisici che mi hanno detto che anche quando parlo di argomenti vicini alla fisica quantistica, sono affidabile e la lettura è fruibile. Nello stesso tempo è leggibile anche per giovani dai 14 anni in su. La protagonista infatti è una sedicenne, con i suoi problemi personali e adolescenziali, che viene a contatto con il futuro attraverso Laura, sua coetanea, che le chiede aiuto perché il mondo non sta andando più nella direzione di una vita felice.
E’ un romanzo di formazione quindi?
Sì possiamo definirlo tale. Una ragazza, gravata da un’infelice crescita familiare, che attraverso la sua vita di crescita cerca i rispondere alla richiesta d’aiuto che le arriva da questo mondo futuro. Passa al panico e altro come succederebbe ad un suo qualsiasi coetaneo. Il romanzo è tuttavia rivolto anche ai genitori che rivedono in questo racconto anche il loro percorso di vita. Un mondo che versa alla perdizione anche ecologica.
Ma devono essere genitori e figli già interessati al mondo ecologico?
Forse sì, ma la questione ecologica s’innesta con altre tematiche. Non si può dire che sia un romanzo ambientalista.
Allora è un puntare il dito contro le generazioni precedenti che hanno rovinato il mondo degli adolescenti…
Più che puntare il dito, forse direi che il mondo è arrivato ad un bivio, uno verso una realtà felice ed uno verso un mondo terribile.
Non parliamo poi di un’eventuale guerra mondiale…che arriva ad una eventuale autodistruzione:
Forse sì, anche se in realtà il romanzo non arriva a parlare di un conflitto mondiale. Ma sicuramente ognuno d noi può fare di più.
Non dobbiamo metterci nella posizione di dire ”non possiamo farci nulla”. Tutti possono contribuire al miglioramento, anche in piccole cose. Lo scrittore indiano Amitav Gosh ne ”La grande cecità” afferma che non riesce a portare argomenti ecologisti nei libri che vengono critti e che per questo un giorno i nostri figli diranno che non abbiamo voluto vedere e siamo stati cechi.
Perchè hai scelto una sedicenne, Sara, come protagonista? E non un suo coetaneo?
Casuale o forse perché i romanzo rispecchia anche un po’ me quando avevo quell’età in cui si hai la mente libera da convenzioni, formalismi ed ideali. A vent’anni non è più così.
Molti dicono che sono innamorata di quell”età. Anche se poi le loro storie sono quattro, quelle Sara e Laura e delle loro mammee quindi toccano anche età diverse.
Un romanzo destinato a diventare un’ opera teatrale?
Opera teatrale no, ma una fiction o un film sì. Ma adesso il libro è uscito da poco e vedremo cosa succederà in futuro