La differenza fra avere un sogno ed essere dei sognatori l’ho capita oggi mentre preparavo l’immagine dedicata al Martin Luther King Day che si celebra ogni terzo lunedì di gennaio.
di Carmen Russo
Per comporre la mia immagine, che userò nella pagina Facebook come invito a motivarsi e darsi degli obbiettivi (se vi sembra riduttivo usare questo simbolo di liberazione per una cosa di poco conto come trovare un obbiettivo nella vita, beh potete anche non continuare la lettura) ho riletto la storia di quest’uomo.
Ma a iddu cu’ ciava diri che… scusate suonava bene in siciliano, chi conosce l’idioma, leggendo, immaginerà il tono.
Ma a lui chi glielo doveva dire che sarebbe morto troppo presto? Che avrebbe ricevuto un premio Nobel per la Pace? Che avrebbe cambiato la vita della nazione più potente del mondo (a quell’epoca lo era di certo) e che avrebbe liberato i neri d’America dalle leggi sulla segregazione? Che 40 anni dopo la sua morte ci sarebbe stato un presidente nero al comando degli Stati Uniti d’America e che dopo due mandati sarebbe arrivato un…un… non trovo le parole fill the gap as you like.
Vi ricordo che prima di lui Rosa Parker ebbe il moto d’animo di iniziare una lotta senza armi anzi restando proprio seduta, per affermare i diritti delle persone, di qualsiasi colore fossero.
Mi chiedo come hanno fatto a restare calmi fino all’ora?Come hanno fatto a non imbracciare le armi e rivoltarsi a sangue contro quello stato di cose (regime)?
Non voglio scatenare lotte e non credo di avere sufficiente seguito nel web per poterlo fare anche se volessi (ma appunto non voglio) ma io mi accendo per molto meno!
Una scorrettezza in auto, un parcheggio rubato, una fila sorpassata senza motivo, un ritardo fatto solo per arroganza (credetemi non pensavo che potesse esistere ma ho davvero conosciuto una persona che ha detto “tanto io arrivo sempre in ritardo perché non è mai interessante arrivare puntuali”).
Un’altra riflessione che voglio condividere prima di tornare al mio lavoro grafico è questa: vi è mai capitato nella vita qualcosa per cui avete detto mo’ basta! Ed avete iniziato a ribellarvi, ad agire?
Avete presente quello stato d’animo iniziale in cui sentite un fuoco divino ad animarvi? Qualcosa che non potete silenziare, che vi porta ad agire subito. Non è una cosa studiata a tavolino, almeno non all’inizio, ma è una forza primordiale che trovate davanti un’ingiustizia, un sopruso, un atto di violenza. Credo che tutti l’abbiamo provata e poi immediatamente silenziata. Perché se segui questa forza, se cominci a lottare contro l’ingiustizia, la violenza, i soprusi sai che dovrai rinunciare alla tua vita. Hai abbracciato una missione, hai fatto di quei determinati valori il tuo credo, hai votato il tuo tempo terreno a cambiare le cose.
Questo tipo di persone, come era Martin Luther King, sono rare. Se ne incontrate una, e la riconoscete perché ha un chiodo fisso, uno sguardo illuminato, certezza dei giusti e fermezza di propositi, datele supporto e sostegno.
Perché se è vero che nessuno di noi comuni mortali ha tutto questo coraggio di rinunciare alla propria vita e di rischiare, almeno possiamo sostenere e appoggiare le giuste cause.
Il problema che mi pongo però è esiste un leader simile anche oggi? A me non ne viene in mente nessuno. A voi?
“Se qualcuno di voi sarà qui nel giorno della mia morte, sappia che non voglio un grande funerale – aveva detto King – e se incaricherete qualcuno di pronunciare un’orazione funebre, raccomandategli che non sia troppo lunga. Ditegli di non parlare del mio premio Nobel, perché non ha importanza. Dica che una voce gridò nel deserto per la giustizia. Dica che ho tentato di spendere la mia vita per vestire gl’ignudi, per nutrire gli affamati, che ho tentato di amare e servire l’umanità”
Alcune date:
· Nel 1955 Rosa Parks viene arrestata perché si era rifiutata di cedere il posto a un bianco su un autobus.
· Il 10 febbraio 1964 viene approvato il Civil rights act
· Il 4 aprile 1968 a Memphis, Tennessee, Martin Luther King viene ucciso all’età di 39 anni
Presa dal fervore del discorso ho dimenticato di fare il focus sugli obbiettivi che ognuno di noi si pone nella propria vita. Io i miei li ho scritti qui e si possono riassumere nel motto del Fablab: Make You Idea, in altre parole realizza le tue idee, sperimenta, scopri cosa vuoi e fallo davvero. 😊
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