di Cinzia Ficco
Ne è convinta Alessia Mosca, deputata (Pd)
La crisi? Paradossalmente salverà le donne. Almeno alcune.
E potremmo esserne quasi sicure sicure, visto che il vaticinio proviene da Alessia Mosca, deputato del Partito Democratico, nominata membro di Young Global Leaders, organizzazione partner del World Economic Forum, che riunisce gli under 40 di tutto il mondo distinti per aver investito il proprio tempo e la propria professionalità a favore di un futuro migliore della società. A rappresentare il Belpaese, con lei ci sono : l’etoile Roberto Bolle; il presidente dei Giovani di Confindustria, Federica Guidi; Frida Giannini, direttore creativo di Gucci; Monica Regazzi, direttore generale di Boston Consulting Group; Selene Biffi, fondatrice del Youth Action for Change (YAC). L’onorevole, segretario della Commissione lavoro, si occupa dell’Osservatorio “Donna al volante”, un progetto che punta ad aiutare in concreto le donne lavoratrici.
Come è nata l’idea di Donne al volante ?
Il progetto nasce dalla volontà di studiare lo stato dell’occupazione femminile in Italia, per poi mettere a punto una strategia che consenta di trasformare un fattore storico di debolezza per il nostro paese nel motore della ripresa. Insieme con l’Associazione Trecentosessanta, ho pensato che fosse necessario girare l’Italia e ascoltare dalla viva voce delle donne i problemi, prima di agire con azioni in Parlamento.
Come l’Osservatorio può risultare utile alle donne lavoratrici?
L’Osservatorio raccoglie i dati sull’occupazione femminile che periodicamente vengono pubblicati in Italia, offrendo una chiave di lettura sulla loro evoluzione. È uno strumento di lavoro per noi, ma anche una fonte di informazioni disponibile a tutti, all’indirizzo: www.donnealvolante.it.
Dunque, la crisi come occasione di rivincita delle donne?
La crisi sta impattando pesantemente sul mercato del lavoro. Quello che notiamo dalle ultime statistiche, è però una maggiore capacità di tenuta da parte delle aziende femminile, tendenzialmente meno finanziarizzate e più orientate a forme di gestione partecipativa dell’azienda. Viceversa, per le donne dipendenti la crisi sta impattando in modo molto pesante: infatti, il fatto che siano soprattutto le donne ad essere assunte con contratti “deboli” implica che siano anche le prime ad essere espulse dal mercato del lavoro, con il mancato rinnovo dei contratti a termine o a progetto.
Qual è il valore aggiunto delle donne al lavoro?
Non condivido le analisi di chi fa classifiche sul contributo dei generi al mondo del lavoro. Mi piace solo sottolineare che le donne, con le loro caratteristiche tipiche, offrono un contributo fondamentale al mondo del lavoro. Non è un caso se le aziende internazionali più dinamiche sono quelle che hanno maggiori indici di varietà (non solo di genere, ma anche di nazionalità e sensibilità) al loro interno.
Cosa pensa dell’uscita del Ministro Brunetta sulle donne nel pubblico impiego? A sentire lui sarebbero delle perditempo. Purtroppo le esternazioni maschiliste dei ministri dell’attuale Governo si sprecano. È proprio questa cultura che dobbiamo combattere se davvero vogliamo garantire pari opportunità sul lavoro.
Perchè secondo lei ci sono ancora poche dirigenti donna nella Pa?
Nella Pubblica Amministrazione le donne dirigenti rappresentano il 28% del totale, contro il 25% dell’intero mercato del lavoro e il 7% del settore industriale. Non voglio con questo dire che dobbiamo essere soddisfatti, ma certamente il settore pubblico non è quello messo peggio quanto a partecipazione delle donne nei ruoli decisionali.
3 commenti
Articolo interessante……peccato l’ultima parte che fa dedurre che l’articolo sia stato scritto tempo fa…”Purtroppo le esternazioni maschiliste dei ministri dell’attuale Governo si sprecano”!!!!! da mò che c’è un altro governo……
Sono subito andata a leggere il sito/blog donne al volante…peccato che sia aggiornato al 1° settembre 2011!!!! un elenco di storie di donne……dov’è la novità???
Saluti.
Franca
In effetti fa parte dell’archivio di dols.net (da cui dols.it deriva), ma non mi sono sentita di buttare via l’intervista pur così attuale. Storie di donne dov’è la novità? In quello che dicono. Che è tuttora presente, come se le lotte non siamo servite ed il tempo non sia passato. Anzi magari c’è stato anche un peggioramento..
Si parla di donne, mi pare…
E allora:
lA presidente dei Giovani di Confindustria,Federica Guidi;Frida Giannini,direttRICE creativA di Gucci;Monica Regazzi,direttRICE generale di Boston Consulting Group;Selene Biffi,fondatrice del Youth Action for Change (YAC). L’onorevole,segretariA della Commissione lavoro.
L’italiano è una lingua flessibile; usiamolo anche al femminile