Marina Abramovic indubbiamente è riuscita ad essere la più straordinaria artista contemporanea. Marina Abramovich .”The Cleaner”, 21 settembre 2018-20 gennaio 2019, Firenze,Palazzo Strozzi
Puo’ piacere o non piacere ma e’ indubbio che sia una Donna che ha segnato e segna il nostro tempo.Anzi,piu’ che segnarlo ,diciamo che l’ha marcato a fuoco. Pochissime sono le donne che nel proprio campo hanno saputo,infatti, essere cosi straordinariamente creative ed innovative.Soprattutto poi se si parla di Arte,settore in cui ancora piu’ rare, e per una serie di motivi ,sono le donne che riescono ad emergere davvero con il loro talento. Marina Abramovic indubbiamente c’e riuscita arrivando ad essere la piu straordinaria artista contemporanea.
Smuovendo emozioni in platee infinite di non addetti ai lavori segno che il suo messaggio funziona ed ha funzionato davvero .E’ stato un onore infinito allora, avere la possibilita’ di incontrarla ed ascoltarla dal vivo nella mattinata dedicata alla stampa e alla visita in anteprima della sua mostra “The cleaner” che si e’ aperta ieri a Palazzo Strozzi a Firenze. Mostra per la prima volta ,in questa location prestigiosa , dedicata ad una donna , mostra che per la prima volta occupa l’intero palazzo e per la cui conferenza stampa di presentazione la Fondazione ha dovuto prenotare addirittura un cinema stante l’interesse anche della stampa internazionale.
Marina arriva ed appare quella che ci si aspetta.
Bella nella sua aurea di consolidata forza, sicurezza e consapevolezza. In prima fila davanti a lei Ulay, compagno di vita e di arte per dodici anni, interprete con lei delle prime storiche performance strumento potente di espressione che grazie a lei e’ diventata formai ormai consolidata di arte . Si racconta parlando di sé stessa come di una che non ha paura,che non ha mai avuto paura .Di una che ama il nostro Paese da sempre (nb.le sue prime performance sono state realizzate in Italia) ,e che vede il suo popolo di origine,quello serbo,molto simile a noi italiani.Creativo,istintivo,coraggioso. Un accenno alla situazione delle donne italiane che nota ancora troppo succubi,troppo accondiscendenti.
“ Osservo come si educano certi figli maschi “ci dice” e come le donne in Italia ancora assumano un ruolo di fragilita’ che e’ un falso. Un falso perche’ noi siamo forti. Non credo poi “aggiunge rispondendo ad una domanda in merito”che nell’arte esista il genere. Esiste l’arte buona e quella cattiva, semplicemente”.
Insomma,ripeto, puo’ piacere o non piacere la sua Arte e il modo in cui la fa (io personalmente li amo entrambi) ma questa Donna ha saputo innovare, creare, continuando da cinquanta anni a farci misurare con i limiti ed i confini delle nostre emozioni.Provocandoci, compiendo il miracolo , oggi straordinario, di non riuscire mai a farci essere indifferenti. La mostra di Firenze allora diventa qualcosa da cui non si esce sentimentalmente indenni ed e’ solo un bene oggi mettersi alla prova con questo, perche’e’ questo l’arte deve fare.
“Perche’ solo se il pubblico viene toccato emotivamente, trasformato “ ci dice Marina Abramovic” vuol dire che si e’ fatto un buon lavoro”
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Con “The Cleaner” questa Artista conclude e apre un momento importante emotivo e spirituale della sua produzione artistica.
”Come in una casa :tieni solo quello che ti serve e fai pulizia del passato,della memoria ,del destino” e’ stata l’impostazione mentale ed emozionale di questa mostra.Una sorta di “repulisti sentimentale”,come lo ha descritto in maniera efficace il Direttore della Fondazione Strozzi Arturo Galansino.
A Palazzo Strozzi quindi si passa dalle opere di pittura degli anni ’60 al tavolo degli strumenti con cui ripetutamente ha messo alla prova il suo corpo come strumento e viatico di arte .Alle re-performance interpretate che dettero scandalo come “Imponderabilia” in cui i visitatori erano costretti a passare fra i corpi nudi di lei ed Ulay o “Luminosity”,insieme a foto,video,ricordi.
Opere con cui interagire,riflettere,pensare.Assolutamente da vedere,preparati di mente e di cuore.
Ovvio chiederle alla fine dell’incontro il parere sul manifesto realizzato per la Barcolana di Trieste e censurato dalla Lega. Ci risponde ,semplicemente , che siamo tutti su un piccolo ,sperduto pianeta .
Che siamo tutti “sulla stessa barca”,come aveva inserito nel manifesto. “We are all in the same boat”.
Esatto Marina.Esatto.
Ecco,se il messaggio dell’Arte,quella vera e’ farci ricordare quanto siamo immanenti,quanto sia importante quindi valorizzare,far crescere,coltivare la consapevolezza della nostra dimensione non solo” fisica” ,chiamatela spirituale o come preferite secondo il vostro sentire, diciamo che Marina Abramovic ci e’ riuscita e ci riesce certamente.
Da cinquant’anni. Prima che la imitassero,la replicassero stuoli di interpreti con meno fantasia.
Rimane lei,una di quelle “regine” del nostro Tempo.
Una che ,riflettendo sulla propia vita ha saputo portare in luce temi dell’Umanita’ intera,coniugando Passato e Presente,interpretandone oltre ogni limite le contraddizioni.
Riuscendo anche,ad un certo punto della propria vita, a fare quello che ciascuno di noi dovrebbe fare.
“Pulizia”,tenendo solo cio’ che e’ essenziale,che serve ed ha valore.
The Cleaner,appunto.
Insomma Marina Abramovic una regina del nostro tempo
Una delle piu’ grandi,certamente.
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Marina Abramovich .The Cleaner
21 settembre 2018-20 gennaio 2019
Firenze,Palazzo Strozzi
Tutti i giorni 10-20
Giovedi 10-23
Dalle h 9 solo su prenotazione.Accesso consentito solo fino ad un’ora prima della chiusura
Info 39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org
Intero 12 euro , ridotto 9,50, scuole 4 euro
Sotto i 14 anni si raccomanda l’accompagnamento di un adulto