Unconventionalproject creato con l’impeto e la tenacia di chi crede ai propri mezzi oggi è una società di comunicazione divisa in due dipartimenti.
Sono nata sotto il segno dell’ariete, pianeta dominato dall’impeto e dalle scelte forti fatte d’impulso. Se analizzo la mia vita professionale – ma anche privata- non potrei avere un altro segno zodiacale.
Nel 2012, dopo la laurea in storia dell’arte, e alcune esperienze in gallerie e fondazioni ho deciso di aprire Unconventionalproject.
L’ho deciso un venerdì sera. Il lunedì mattina ero nello studio della commercialista (che poveretta aveva gli imbianchini in studio, ma data la mia insistenza mi ha ricevuto lo stesso) e il giovedì ero dal notaio a costituire la società.
Mi sono licenziata – in piena crisi economica- e ho aperto una società, nella stessa settimana in cui avevo iniziato i lavori di ristrutturazione della casa che avevo appena comprato.
Non potevo fare diversamente.
Uno dei progetti più importanti e significativi, che ho seguito per il mio corso di laurea è stato Jazz for Business. (progetto di Trivioquadrivio che troverete facilmente sul web)
Se cercate la definizione di improvvisazione musicale, troverete questa: “Un tipico esempio di improvvisazione su schema, in cui gli esecutori fissano, in modo esplicito o tacito, determinate regole strutturali. Tipicamente, in un’improvvisazione jazz, gli esecutori scelgono un brano standard come punto di partenza, e su questo brano elaborano sul momento variazioni melodiche o armoniche”
Questa definizione è l’anima di Unconventionalproject.
Insieme al team abbiamo fissato e determinato regole (compiti, ruoli), abbiamo stabilito il brano (rami di attività) e infine abbiamo “elaborato sul momento variazioni melodiche o armoniche” ovvero progetti ed eventi sempre nuovi, unici .
Insomma, un’orchestra di professionisti di diversi ambiti che collaborano tra loro in modo affiatato, con l’intento di sviluppare progetti con una visione articolata, professionale, affidabile e non scontata.
Sono passati sei anni da allora. Unconventionalproject oggi è una società divisa in due dipartimenti. ( O anche, se volete due orchestre filarmoniche)
La prima si occupa di comunicazione. Sviluppiamo e realizziamo siti web, strategie di SEO/ SEM e social media marketing, advertising.
La seconda unità si occupa di eventi sia privati (grandi ricorrenze, compleanni, matrimoni), che aziendali e istituzionali.
A cavallo delle due unità lavora il settore grafico, che completa la nostra offerta.
Mi piace pensare di essere il direttore di questa grande orchestra, compensando così la mia innata incapacità di stonare qualsiasi melodia.
Molto spesso i nostri progetti sono davvero delle partiture musicali: partiamo con la realizzazione di un sito, passiamo alla campagna di comunicazione e concludiamo il processo con un evento promozionale.
Oppure iniziamo creando – in base alle esigenze del cliente, un concept creativo. Da qui cerchiamo la location adatta, passando per la definizione dei fornitori, realizziamo le grafiche e gli allestimenti per arrivare infine alla realizzazione dell’evento.
Mentre scrivo, penso a quello che abbiamo fatto in questi sei anni e – mi dispiace non possiate vederlo- ma senza rendermene conto mi si è stampato sulla faccia un sorriso enorme.
Perché quello che faccio (facciamo) mi rende felice. La passione che metto (e mettiamo) nel nostro lavoro, la felicità che ci da, fa si che i risultati siano alti e soddisfacenti per tutti.
Come in tutte le cose, ci sono stati anche momenti “tosti” e ce ne saranno altri sicuramente. Sono stati momenti che hanno però insegnato a fare meglio, a migliorare a correggere aspetti che non andavano bene.
Ma la cosa più importante che ci hanno insegnato è a usare “come possiamo fare” al posto di “non ce la possiamo fare”.
Trovare modi per realizzare le esigenze del cliente, mantenendo qualità, tempi e rispettando i budget è la nostra sfida quotidiana.
Questo modo di lavorare, ci ha aperto delle opportunità straordinarie di cui non potremmo essere più orgogliosi.
Nel 2017 abbiamo avviato una serie di collaborazioni continuative con prestigiosi partner che lavorano nei settori di nostro interesse. Questo ci consente di essere ancora più prestanti e di offrire un servizio sempre migliore ai nostri clienti.
“Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza.” Questa certamente non è la programmazione strategica aziendale che insegnano i manuali di management. Ma è la nostra.
Sia chiaro, non viviamo alla giornata, abbiamo programmazioni e progetti a lungo/medio termine.
Ma siamo molto concentrati sul presente. Sul qui e ora. Viviamo in un mondo dove i cambiamenti sono quotidiani e radicali. Per questo motivo, vogliamo restare liquidi. Vogliamo vivere la contemporaneità, assorbire le novità e accogliere i cambiamenti.
Se volete sapere qualcosa in più di me.
A sei anni mi sono trasferita a Milano dalla provincia di Varese.
Mi sono laureata in storia dell’arte con una tesi che indagava sull’utilizzo dell’arte come media nella programmazione e nella formazione aziendale.
Ho scritto un libro per bambini, “I cronopios” edito da Il Castoro editore, ispirato al libro di Cortazar “Il giro del giorno in 80 mondi”
Sono maniaca dei dettagli, ma non ricordo mai le password.
www.unconventionalproject.com