Dal corteggiamento alla sindrome da telenovela.
Quando si parla di corteggiamento si fa riferimento a quel periodo in cui si manifesta ogni tipo di galanteria, complimento e gentilezza oppure, in modo più discreto e sottile, la conversazione diviene, come ho già detto, schermaglia semi celata che trova corrispondenza in una tipica gestualità di riferimento: c’è chi mentre parla al partner si mordicchia il labbro o se lo inumidisce in continuazione le labbra o chi giocherella con un anello o si tormenta il lobo dell’orecchio o chi fa palline di carta del foglio che sta maneggiando o arrotola una ciocca di capelli.
Occorre tenere conto che un partner diviene tanto più interessante quando più si nasconde o si nega o non è immediatamente disponibile come facile preda di conquista proprio perché è nella natura umana ambire a ciò che non può essere ottenuto con troppa facilità.
L’aria di sfida tra due partner non è sempre rilassante, ma sicuramente costituisce stimolo per ulteriori schermaglie e diviene un bel serbatoio di energia.
Due persone si possono attrarre fisicamente e psichicamente, l’attrazione è complemento di aspetti fisici e non, la donna, per esempio, è difficilmente attratta dalla bellezza nell’uomo mentre è sedotta dal suo potere e dalla sua intelligenza o da sue abilità pratiche proprio perché questi erano gli aspetti che, in passato, le garantivano la sopravvivenza insieme ai figli, all’interno del gruppo.
All’uomo attraggono gli attributi fisici della donna perchè l’erotismo maschile è prevalentemente visivo.
Quando s’inizia un rapporto di corteggiamento non sempre le parole dette sono sinonimo di verità perché l’interesse dell’altro nei nostri confronti ci porta a modificare la realtà per renderla migliore, più accettabile dall’altro, come se si volessero nascondere i difetti sottoponendoli ad una specie di chirurgia plastica del corpo e della mente.
Quando si attraversano momenti difficili, legati a perdite affettive o delusioni precedenti si possono vivere fasi dette di esaurimento amoroso che porta ad uno svuotamento delle risorse affettive, ad una non volontà di provare a rimettersi in gioco e ricominciare.
Sono ferite aperte nelle quali il dolore non è ancora stato elaborato completamente. Occorre tempo e stimoli giusti per risvegliare questo nuovo desiderio d’amare.
Molte persone oggi faticano ad innamorarsi e soprattutto non vogliono attendere ed esporsi ad eventuali sofferenze o frustrazioni quindi chiedono al partner solo divertimento o sesso, pretendendo tutto e velocemente non accettando i tempi necessari allo sviluppo ed al potenziamento di un’ eventuale empatia più matura.
Si chiama “sindrome da telenovela”.
Nell’immediato si cerca tenerezza, complicità, passione e genialità.
Secondo un sondaggio riportato da Giacomo Dacquino, psichiatra e scrittore di vari saggi sulla seduzione, il 65% degli italiani, tra i 25 ed i 50 anni ha dichiarato di essere ancora alla ricerca del partner ideale.
Il corteggiamento oggi è solo un vago ricordo, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per fretta di concludere ed avere riscontro veloce che aumenti autostima e gratificazione immediata, vuoi per mancanza di immaginazione o strategia, ma così facendo si ignora l’attesa che rende sempre molto più gratificante e duraturo il risultato.
Si consiglia la lettura di “Seduzione” di G. Dacquino, Mondadori
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