Una corretta alimentazione può venire incontro alle esigenze del nostro corpo aiutando anche il buon funzionamento di organi preziosi quali quelli di senso. In particolare gli occhi, strutture meravigliose ma molto delicate, necessitano di essere sempre adeguatamente nutrite con gli elementi giusti, altrimenti invecchiano e il loro funzionamento diventa deficitario.
Lucia è una signora di circa 50 anni che viene in ambulatorio perché desidera perdere peso e per avere consigli sugli alimenti da evitare visto che entra in “una età critica”. Come di consueto procedo con una intervista che abbracci anche la storia clinica. Entrare in confidenza con i propri pazienti è importante per riuscire a carpire tutte le informazioni che possono indirizzare verso un adeguato regime dietetico.
Lucia è una persona schiva e intuisco che ha un problema, oltre a quello della dieta, quindi dopo molti minuti e con un po’ di pazienza riesco a capire cosa la sta turbando. La mia paziente ha una miopia di grado elevato fino da adolescente, circa 5 anni fa ha iniziato a non vedere più bene dall’occhio destro, in particolare non riusciva più a leggere le parole in modo distinto e a distinguere i lineamenti dei volti delle persone che incrociava. La diagnosi è stata di maculopatia, trattata con iniezioni locali di un farmaco molto innovativo. La situazione di deficit visivo si è così cristallizzata ma non risolta, aggravandosi con l’insorgenza , qualche anno dopo, di una cataratta bilaterale, anche questa da trattare chirurgicamente.
Cosa è la maculopatia?E’ una malattia degenerativa della macula, che è la parte centrale della retina. La retina viene considerata un tessuto nervoso su cui cadono i raggi luminosi, costituita da cellule che trasformano le immagini in impulsi nervosi captati dal nervo ottico e quindi elaborati dal nostro cervello. Nella parte centrale, la macula, queste cellule si chiamano coni, la loro funzione è quella di percepire i colori e contribuire alla visione distinta. Quando la retina si ammala nella sua porzione centrale, viene meno questa funzione. In genere questa patologia colpisce in tarda età ma può anche interessare i diabetici e i miopi. Quali sono le cause? Si pensa che un ridotto apporto di sostanze nutritive alla retina possa stimolare un aumento di vascolarizzazione con produzione di vasi anomali che trasudando siero o sangue , proprio perché non si dovrebbero trovare lì e sono più fragili e quindi compromettono la normale architettura retinica.
Chi è più a rischio di sviluppare questa grave patologia retinica dovrebbe cercare di prevenire un possibile danno anche con una corretta alimentazione che sia ricca in particolare di alcuni nutrienti. Alcuni sono già noti da tempo, come le vitamine, in particolare il beta carotene, la vitamina E, C e D . Accanto a queste e strettamente connesse sono i flavonoidi che hanno un forte potere anti ossidante, ma non bisogna dimenticare la luteina, la zeaxantina e gli acidi grassi omega 3.
Vediamoli in dettaglio e partiamo proprio dai flavonoidi. Sono molto diffusi in natura e concorrono a determinare le sfumature gialle, rosse, arancioni o azzurre di molti frutti e ortaggi. I più ricchi di questi preziosi alleati sono gli agrumi, il mirtillo e altri frutti di bosco, la mela, le ciliegie, il finocchio, la cipolla, le rape rosse, i pomodori e melanzane, ma anche il grano saraceno, piselli , broccoli, la propoli, il tè verde e , una dolce e piacevole sorpresa, il cioccolato fondente. E’ stato calcolato che la dose ottimale di frutta al giorno dovrebbe attestarsi a 400 g , 200 quella di verdura.
Il Betacarotene lo troviamo in alta concentrazione nelle albicocche, in particolare quelle disidratate, nella rucola , nel tarassaco e nelle carote. La vitamina C è molto ben rappresentata in maniera ubiquitaria in frutta e verdura, ma in particolare nei peperoni, nel radicchio, nel kiwi e nel limone. La vitamina D si trova in massime dosi nell’olio di fegato di merluzzo (ahimè!) ma anche in pesci come lo sgombro o il salmone, pure affumicato, sardine e tonno. L’uovo è un prezioso alleato, ricco in vitamina D ma non solo, ha anche una buona dose nel suo tuorlo di vitamina E, che ritroviamo anche nell’olio di mandorle e di semi di girasole, nell’olio di oliva, nelle mandorle, nel curry e nell’origano.
Molti integratori presenti in commercio e venduti proprio per il benessere della vista , in particolare della macula e in generale della retina, contengono zeaxantina, luteina, zinco.
La luteina è un pigmento naturale in grado di filtrare la luce e di proteggere la retina dal danno provocato dagli agenti luminosi quali la luce solare o quella artificiale di computer, tablet o smartphone. La zeaxantina appartiene anche lei come la luteina alla famiglia dei carotenoidi ed è presente in buone quantità a livello maculare .Entrambe le troviamo in natura negli spinaci, bietole, radicchio rosso, prezzemolo e basilico, lattuga, nella rucola e nell’uovo, ma anche nella frutta secca, in particolare nei pistacchi, nella zucca, nei broccoli e cavoletti di Bruxelles. Tra la frutta, i cachi ne sono particolarmente ricchi. Per assorbire meglio questi nutrienti ed antiossidanti contenuti naturalmente nella verdura, è importante condirla con olio di oliva extravergine, come ha dimostrato uno studio pubblicato su una rivista scientifica, anche una sua dose limitata ha il potere di attivare al massimo questi potenti alleati. L’olio di oliva batte tutti gli altri condimenti concorrenti e quindi è da preferire e da utilizzare senza paura.
Lo zinco è l’oligoelemento più ricco e più abbondante nell’occhio, alcuni studi indicano come una sua supplementazione giornaliera adeguata possa ritardare o combattere la degenerazione maculare. Fortunatamente è diffuso negli alimenti più comuni: Il lievito di birra è l’alimento più ricco di questo nutriente , assieme ai cereali come l’avena o il germe di grano, è anche nei legumi , nella frutta secca come le noci e nei semi, in particolare quelli di zucca, sesamo e girasole. Anche il cacao ha una alta percentuale di zinco, come il tuorlo dell’uovo e i funghi, non dimentichiamo che anche carne e pesce ne contengono tracce.
Gli omega 3, antiossidanti per eccellenza: , li troviamo nei semi di lino e di chia, nelle alghe, nella frutta secca e nei pesci come il salmone, sardine, gamberi, granchi e ostriche.
Tornando alla anamnesi alimentare di Lucia, la sua dieta risulta praticamente priva di carne e pesce, a parte il tonno in scatola, ricca in carboidrati e zuccheri come pane, pasta non integrali, dolci e formaggi, buona l’assunzione di frutta e verdura, anche se limitati i legumi e nessun consumo di frutta secca e uova ( “la prima fa ingrassare , le seconde aumentano il colesterolo”). Sicuramente è una dieta da ottimizzare, non solo per l’aspetto dell’incremento ponderale, ma anche per dare un aiuto agli occhi.
Quindi si parte da una riduzione dei carboidrati, da preferire quelli integrali, una introduzione della frutta secca come ad esempio una manciata mista di mandorle, anacardi e noci per 2 volte al giorno a merenda, si programma il consumo di semi di lino , zucca e sesamo, si aumenta il consumo del pesce e delle uova alla settimana, mantenendo alto quello della verdura e frutta e, come coccola, un quadratino o 2 di cioccolata fondente senza aggiunta di zucchero ad alto contenuto di cacao (maggiore 85%) al giorno.
E la cataratta ? E’ possibile combatterla o prevenirla anche con l’alimentazione?
Intanto la cataratta è un intorbidamento del cristallino, che è la nostra lente oculare naturale, , la sua causa è una alterazione delle proteine che lo compongono e per un probabile calo di antiossidanti che nell’occhio sano sono presenti in grande quantità nei liquidi che lo circondano. Abbiamo visto che buoni anti ossidanti sono le vitamine come la C , betacarotene o la vitamina E. Chi adotta una dieta ricca di nutrienti che le contengono, insieme ad un adeguato stile di vita, aiuta il proprio cristallino a proteggersi. La soia è un formidabile antiossidante , ricca di vitamina E, aminoacidi essenziali nonché agenti antinfiammatori: può essere consumata , oltre che come si presenta in natura in gustose minestre o in insalata, anche sotto forma di yogurt , di bevanda o come tofu. Alcuni alimenti sono invece stati indicati come potenzialmente correlati alla insorgenza di cataratta, in particolare il consumo di grosse quantità di latte vaccino e latticini, come formaggi e yogurt sembrano aumentare, in chi li mangia di frequente, il rischio di intorbidire il proprio cristallino.
Nel caso di Lucia è stata impostata una regola alimentare che possa aiutare i suoi occhi a stabilizzare la situazione degenerativa oculare, fatta di 3 dosi di frutta al giorno e di estratti di verdura o misti a frutta in aggiunta al consumo di verdura ai pasti principali, una dieta variata che includa tutti gli alimenti proteici come pesce, carne e uova, con una eliminazione dei latticini e privilegi il consumo di cereali integrali, come riso rosso, Venere o basmati integrale, farro, miglio, orzo, grano saraceno. Consigliato anche il tè, ricco in polifenoli, in particolare il tè verde, magari con l’ aggiunta di un succo da limone non trattato.
L’analisi dei diari alimentari spesso evidenzia come si consumano poco o in maniera insufficiente gli alimenti che fanno funzionare meglio la macchina complessa del corpo e che possono veramente fare la differenza in tema di prevenzione. L’alimentazione con i nutrienti giusti e alle giuste dosi dovrebbe essere impostata fino dalla più tenera età, proprio per favorire il corretto sviluppo e la prevenzione di molte patologie. Naturalmente non è solo il mangiare corretto che fa da scudo magico contro i nemici della nostra salute, ma spesso è l’elemento che fa la differenza.