Honesty is such a lonely word, onestà è una parola così rara:
Questa è la frase che dà il via al refrain della nota canzone di Billy Joel Honesty (1978). il testo si riferisce all’amore che secondo l’autore non è difficile da trovare se cerchi un po’ di tenerezza, un amante o un’amicizia ma l’onestà sembra, invece, essere molto ma molto più difficile da incontrare nelle persone. Non sono così pessimista però considero questa canzone un’icona di tutti i tempi, un simbolo della ricerca dell’onestà come modello di vita che per l’autore sarebbe ancora più difficile da trovare rispetto all’amore. In realtà sappiamo quanto l’amore vero, onesto e pulito non sia proprio a portata di mano perché nelle relazioni interpersonali, non solo in quelle di coppia, entrano in gioco tante variabili come il tradimento o la vera e propria mercificazione dei sentimenti. Ciò accade anche nell’amicizia fino a giungere agli animali da compagnia troppo spesso traditi con l’abbandono. Una dichiarazione forte e un po’ estrema quella di Billy Idol e per questo degna di riflessione.
Che cosa è l’onestà? Per il nostro vocabolario è agire e comunicare in maniera sincera, ciò lo vorremmo tutti come dono per una buona vita in comune. Un filosofo latino può venirci in soccorso anche se considerato da molti un miscelatore di idee altrui e per questo non certamente brillante per onestà intellettuale, ma azzeccato per il nostro discorso se delle sue azioni non vogliamo tenerne conto. Mi riferisco a Marco Tullio Cicerone avvocato e politico, una professione la sua che ci lascia un po’ perplessi: quanto l’onestà poteva rimanere integra in una vita lavorativa così permeabile all’arbitrio?
Nella sua opera De Officiis, Cicerone riferendosi alla politica afferma “Quelli che si prendono a cuore soltanto una parte dei cittadini, trascurandone un’altra, introducono nello Stato un elemento estremamente pericoloso: cioè la sedizione (ribellione violenta per sovvertire il potere) e la discordia; e in seguito a ciò avviene che alcuni parteggino per il popolo, altri per gli ottimati (l’aristocrazia conservatrice), ben pochi per tutti”. Chi governa in questo modo, possiamo ben comprendere, agisce contro la vera democrazia. Sempre nella stessa opera il nostro dimostra che non vi è alcun contrasto tra honestum ed utile affermando: “Sia ben chiaro, dunque, che quanto è immorale non può mai essere utile, neppure quando si consegue ciò che si ritiene utile”.
Quanto avrà comunicato in maniera onesta non lo potremo mai sapere davvero, forse siamo scettici difronte alle sue parole, forse sono parole non corredate da fatti concreti: chissà? Resta il fatto che il suo suggerimento, è ancor valido oggi per chiunque desideri occuparsi della res-pubblica. Ogni politico dovrebbe conoscere il suo pensiero perché servire lo stato è non scordarsi mai che l’onestà non va d’accordo sempre con l’utile. Concludo tornando al punto di partenza, possiamo ritenere le parole di Billy Idol in Honesty un insegnamento: meglio cercare l’amore in tutte le sue forme almeno, una volta trovato, si può vivere qualche bella soddisfazione, però mi raccomando non abbandoniamo la ricerca e la pretesa di una vera onestà! Essa è una parola così rara ma non impossibile da incontrare…