Il ‘Virginia Woolf Project – ViWoP’, ideato e promosso da Giulia Bortolini e Laura De Benedetti prende spunto dal racconto ‘Phyllis and Rosamond’ in cui Virginia Woolf tratteggia la condizione di alcune donne nel 1906, lasciandoci in eredità lo stesso compito: quello di non essere “una delle tante donne affollate nell’ombra” e di raccontare, ciascuna, la propria storia.
Attraverso il sito www.virginiawoolfproject.com,è stato avviato da alcune settimane, e i social media, in italiano e in inglese, l’obiettivo di ‘Virginia Woolf Project’, di invitare le donne di ogni età (purché maggiorenni), in Italia e all’estero, a descriverci una loro giornata, reale o sotto forma di racconto, in un’ottica di genere.
Testi, ma anche contributi video o grafici, verranno pubblicati, facendo uscire dall’ombra tante storie di donne ‘normali’ e contribuendo così a descrivere la ‘nostra’ condizione femminile in questa epoca.
IL PROGETTO
PERCHE’
‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ prende spunto da ‘Phyllis e Rosamond’, racconto in cui la scrittrice inglese Virginia Stephen Woolf tratta della condizione di cinque personaggi che descrive tutte femmine: “un errore iniziale” di cui dovranno rammaricarsi per tutta la vita “spesa per conto dei genitori”. Si tratta di cinque sorelle. Due sono ‘figlie di famiglia’, condannate a sottostare alla volontà dei genitori. I salotti sono la loro “arena professionale” in cui cercare marito. Due decidono di “coltivare l’intelletto, andare all’università riuscire bene e sposare
dei professori”. La quinta si sposa giovane. Ma il valore universale del primo racconto che la scrittrice inglese scrisse a 24 anni, sta nel prologo. “Ognuna di noi – scrive – dovrebbe annotare i dettagli di una propria giornata; la posterità sarebbe felice di quella cronaca quanto lo saremmo noi” nel ritrovare un reperto analogo risalente, ad esempio, al 1500. Virginia Woolf
ne fa subito una questione di genere. I ritratti di questo tipo “appartengono quasi invariabilmente al sesso maschile”, mentre le donne sono marionette manovrate da fili oscuri. “Potrebbe valere la pena assumere a modello una delle tante donne accalcate nell’ombra”.
‘VIRGINIA WOOLF PROJECT – ViWoP’
In ‘Phyllis e Rosamond’ la celebre scrittrice descrive la giornata tipica trascorsa da cinque giovani donne il 20 giugno 1906.
‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ raccoglie la sua eredità culturale e rilancia il compito di tenere traccia delle storie delle donne, ospitando racconti o semplici
diari di vita, scritti a qualsiasi latitudine, provenienti da qualsiasi ceto sociale in un sito web destinato a divenire un grande affresco del ‘femminile’ di questa
epoca.
Non ci sono limiti: l’unico denominatore comune, nello scrivere il racconto di una giornata, deve essere la riflessione sulla propria condizione di donna di oggi e sui vincoli che la società impone.
Il pensiero patriarcale dominante, fatalmente destina le femmine alla procreazione e alla cura senza che siano in grado di rompere il tetto di cristallo, non importa che siano figlie, sorelle, madri, nonne, compagne o single, studenti o lavoratrici, precarie o disoccupate. Ogni donna può fissare il fermo immagine, reale o verosimile, di una giornata e
lasciarlo alla posterità con immagini, brevi scritti, videoracconti, grapich novel, contributi creativi.
Le lingue base utilizzate per Virginia Woolf Project saranno inglese e italiano, ma verranno accolti contributi in ogni lingua. Sarà possibile inviare il materiale direttamente sul sito www.virginiawoolfproject.com, tramite mail. Virginia Woolf Project rilancerà ogni storia tramite i propri canali social (Facebook, Twitter, Instagram, Youtube) per promuovere il progetto.
‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ invita donne maggiorenni di tutte le età e di qualsiasi nazionalità a raccontare una propria giornata di vita in un’ottica di genere. Il testo può essere redatto sotto forma di diario personale o, utilizzando la formula della scrittrice inglese, descrivendo personaggi immaginari ma rappresentativi del proprio ambiente sociale. Il testo non dovrà superare la lunghezza massima di 10 mila battute, potrà essere corredato da foto dell’autrice o da contributi creativi di vario genere. In caso di video la lunghezza massima ammessa sarà di 5 minuti. In entrambi i casi ‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ suggerisce le forme più brevi.
Il focus sono le donne tra i 25 e i 35 anni ma in realtà ‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ è rivolto a tutte le donne tra i 18 (maggiorenni) e i 110 anni e + che
vogliano raccontare un giorno della propria vita, passato o presente, reale o simbolico del proprio vissuto.
Chi invierà il materiale, dichiarerà che gli elaborati sono originali di propria produzione e autorizzerà automaticamente Virginia Woolf Project alla pubblicazione e
diffusione tramite ogni strumento mediatico ritenuto utile al progetto senza richiedere alcun compenso. ‘Virginia Woolf Project – ViWoP’ si riserverà la pubblicazione previa verifica della rispondenza al tema trattato. Non verranno accettati, dunque, testi non attinenti, materiale volgare e offensivo. Per quanto riguarda elaborati che non siano già in italiano o in inglese sono graditi testi in qualsiasi lingua ma già accompagnati dalla traduzione, almeno in inglese.
Diversamente ‘Virginia Woolf Project – ViWoP’, grazie anche alla collaborazione di alcune studenti, pubblicherà il materiale solo dopo averne verificato e tradotto il
contenuto.
I video possono essere girati anche semplicemente col cellulare, preferibilmente accompagnati con sottotitoli nella lingua originale. Ogni indicazione sarà nelle Faq
del sito.
IL SITO
Il contenuto principale del sito www.virginiawoolfproject.com saranno le testimonianze di donne, raccolte in tutto il mondo. Una parte sarà dedicata a
illustrare il contenuto del racconto ‘Phyllis e Rosamond’, a spiegare il Virginia Woolf Project e a sollecitare la partecipazione diffusa.
Il sito sarà arricchito con articoli di stampa, interviste o interventi di letterate, docenti, ricercatrici specializzate nelle questioni sociali e di genere.
Saranno evidenziati libri e tesi di laurea su Woolf e tutto ciò che rappresenta, ieri e oggi, sulle questioni femminili.
Virginia Woolf Project – ViWoP
http://www.virginiawoolfproject.com/