Una vita passata a farsi domande e a perdere le risposte dalle tasche, come le monetine, sempre alla ricerca del senso delle cose
di Maddi Magnolia
Margherita ha 50 anni e la sua è stata una vita passata a correre e qualche volta a scappare, sempre inseguita da una strana inquietudine, che non la lasciava mai. Un padre anarchico, uno specchio insolente che riflette tutte le sue fragilità, una vita passata a farsi domande e a perdere le risposte dalle tasche, come le monetine, sempre alla ricerca del senso delle cose. Amare di nuovo, accettare l’incompiutezza dei suoi progetti e chiedersi se nella vita si può essere felici, nonostante tutto, è ciò che l’accompagna nel suo vivere a volte burrascoso. Accade però qualcosa quando un ladro chiamato destino la riporta al vero senso di tutte le sue domande.
Eravamo diventati una famiglia piuttosto eccentrica, diciamo fuori dal comune, vuoi per le idee creative di mio padre, vuoi per la sua innata abilità con cui riusciva ad ignorare le opinioni di tutto il resto del mondo a lui conosciuto. Ninuccio, mio padre, non era solo eccentrico, per me era un vero e proprio anarchico. Avevamo essenzialmente due possibilità in un contesto del genere: o diventare anche noi persone un po’ fuori dagli schemi, o diventare dei sociopatici. La seconda possibilità non ci piaceva. Decidemmo quindi di limitarci a diventare un po’ eccentrici anche noi.
– La mitezza di mia madre, unita al carattere ipertrofico di mio padre non le consentiva di costruire un muro difensivo abbastanza resistente. Oggi mi rendo conto che quel carattere mite, che per me rappresentava fragilità, è stato invece ciò che ci ha permesso di resistere agli urti della vita. Oggi la chiamano resilienza, per mia madre era quell’innata capacità di assorbire ogni singolo urto senza rompersi. Senza romperci.
– Io, come mi era già successo da bambina, sentivo di non somigliare a nessuno della mia famiglia. Era una sensazione strana, che mi perseguitava. Loro quattro mi sembrava avessero dei tratti tangenti, io mi sentivo uno strano essere umano inquieto, in mezzo a formule algoritmiche esistenziali che non capivo, come la matematica del quinto anno del liceo.
– Arrivano i figli e tu pensi alle famiglie perfette delle pubblicità, ma invece in casa tua è tutto un disastro, pile di biancheria da lavare, cene improvvisate con pizze da asporto mangiate direttamente nel cartone della consegna, tensione per l’organizzazione familiare da gestire, tutto è in disordine. Persino la testa, per non parlare del cuore.
– E poi non si può scoprire così di non avere più tempo da perdere, uno lo dovrebbe sapere con largo anticipo, perché così invece di iniziare la dieta, di impazzire per fare le foto con la reflex, si organizza, magari per Natale.
INDICE
Capitolo 1 Mia nonna aveva sempre i capelli in ordine
Capitolo 2 Diario di bordo
Capitolo 3 L’acquario e l’anarchico
Capitolo 4 Il mago di Oz
Capitolo 5 L’albero del gelso
Capitolo 6 L’ancora
Capitolo 7 Non succederà più
Capitolo 8 A modo suo
Capitolo 9 Il Supertramp
Capitolo 10 Pasta burro e sottilette
Capitolo 11 Per colpa della reflex
Capitolo 12 Un giovedì qualunque
Capitolo 13 La cena di Natale
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