Melanie Francesca, è una scrittrice, artista e personaggio televisivo dalla vita davvero particolare.
Originaria di Zurigo, sposata con un businessman emiratino con cui ha avuto due figli, attualmente vive tra Dubai e Lugano. Ha pubblicato ben 13 libri e oggi dopo L’Occidentale ( 2017) e La donna perfetta ( 2018) in cui raccontava con ironia la vita di una donna fra privilegi e disagi negli emirati arabi, con l’ultimo romanzo L’angelo, Cairo Editore cambia registro, e indaga sulla natura dei sentimenti e su quelle ferite che ci segnano fin dall’infanzia e determinano le nostre scelte.
L’Angelo del romanzo è uno spirito che s’innamora di una ragazza di nome Dixi.
«Dixi è una ragazza molto bella che appartiene all’alta borghesia francese ma che non ha rispetto di sé. Ha tante ferite che la tormentano. Trova pace solo quando si reca al cimitero di Père Lachaise a Parigi, per sedersi sulla tomba di Jim Morrison per confidargli le sue pene. Lì l’angelo, che in realtà è lo spirito di un nobile del 700, si innamora di lei. La segue ovunque, le parla continuamente, le rivela i segreti della vita e dell’esistenza, però Dixi non lo sente. Avverte la presenza dello spirito solo quando la sua materialità si eleva uscendo dalla dimensione fisica, verso un livello di energia che vibra d’amore.»
E come fa ad elevarsi?
«Ci sono due vie, il dolore e la bellezza. Il dolore brucia ciò che c’è di pesante nella nostra anima e consente di elevarci, la bellezza ci stupisce per un quadro, un tramonto, il sorriso di un bambino e ci rende più leggeri. Dixi le percorre entrambe, perché si perde nel sesso sfrenato, nelle droghe, nelle cattive compagnie per non soffermarsi sul suo dolore, fino a quando sarà costretta a concentrarsi sulle sue ferite, e riuscire a guarire. La sua sensibilità all’arte, alla bellezza, la eleva, la rende leggera e le fa sentire la voce dell’angelo»
Quindi si può guarire dal dolore?
«Certo ma solo se riusciamo non a guardare nel passato, né nel futuro ma solo nel presente. Entrando nell’adesso, riusciamo a trasformare la nostra vita perché smettiamo di mentire a noi stessi. La nostra ferita ci parla con il dolore, basta contemplarla con amore per guarirla. È quello che fa l’angelo Alan con Dixi. Noi siamo così perfetti e meravigliosi con le nostre fragilità, che non ci rendiamo conto di avere tutti gli angeli ai nostri piedi…»
L’angelo nel romanzo dice che l’amore tutto illumina..
«L’amore serve a far perdere consistenza alla materia, attraverso l’amore i muri tra i mondi cadono. E’ solo con il cuore che si può ascoltare uno spirito, che si risolve il mistero, l’enigma, e che si rivela. Però questo romanzo non è una semplice storia d’amore, è un libro che può aprire le porte della comprensione.»
Ogni capitolo è annunciato da una citazione di Jim Morrison.
«L’ho sempre amato fin da bambina. Lui era una grande esoterista, nonostante l’immagine da rockstar fuori da ogni regola…. Scriveva dei pensieri profondi, pieni di spiritualità che ben si adattavano ad aprire i capitoli dell’Angelo e a fare, della sua tomba, il luogo dove Dixi trova serenità e dove l’angelo si innamora di lei. Insomma come scriveva Jim: Liberate l’amore o liberatevene per sempre.»
Lei è originaria di Lugano, ma per amore si è trasferita a Dubai, dopo aver sposato un arabo. Come ha vissuto questo cambiamento?
«Per descrivere ciò ho scritto due libri: “l’Occidentale” e “La donna perfetta”. Descrivo le avventure di una ragazza occidentale in un mondo così diverso come gli Emirati. Anna, la protagonista dei due libri, talvolta è al limite dell’isteria. Si tratta di una commedia brillante dai tratti comici. È così che ho affrontato la mia esperienza di dodici anni a Dubai con ironia, cercando di comprendere le differenze.»