In questo momento storico, progettare il futuro è una risorsa per poter vivere senza ansie un presente di immobile e pesante quotidianità
Cos’è un progetto se non un sogno che parte dall’esperimento mentale? Il fisico e filosofo Ernst Mach (1838-1916) che tutti conosciamo per i suoi studi sulla velocità del suono, sottolineò che tutto nasce da uno sperimentare soggettivo, tra noi e noi. Ci parlò di esperimento mentale appunto. Facciamo un esempio tratto dalla nostra vita quotidiana. La disposizione dei nostri mobili della sala da pranzo non ci soddisfa più, cosa facciamo? Spostiamo alla rinfusa tutto creando caos? Forse ci è capitato ma il risultato è stato il mettersi poi le mani nei capelli. Se invece ci affidiamo all’esperimento mentale possiamo prefigurare nella nostra mente come sarà la nuova disposizione dei locali, lo possiamo fare con ricchezza di particolari consapevoli di poter apportare continue modifiche senza fare alcuna fatica fisica. Lo possiamo fare con libertà di progettazione. Quando riteniamo di aver raggiunto l’obbiettivo possiamo passare all’azione. L’esperimento mentale ha una base sicura e rigorosa proprio perché si appoggia su un ragionamento e non sull’improvvisazione. Otteniamo così uno strumento capace di farci arrivare ad una soluzione che difficilmente ci deluderà.
In questo momento storico, ma il suggerimento è valido anche oltre l’oggi, siamo spinti ancor più a desiderare la compagnia degli altri che ci mancano proprio perché ci sono vietati per legge. Mi torna alla mente il pensiero di un grande imperatore filosofo, Marco Aurelio. Egli in Dialoghi con sé stesso onora chi gli è vissuto accanto, ma ciò che ritengo interessante è l’atteggiamento di Marco Aurelio filosofo, il quale all’inizio di quest’opera parla della nostra impotenza di fronte agli dei. Ma cosa rappresentano gli dei dal punto di vista simbolico e laico se non l’imponderabile, ciò che non dipende da noi. Ci arriva il virus e noi non possiamo evitare che accada, possiamo solo evitare che ci contagi seguendo le regole igieniche e legali. È questa impotenza a far precipitare gli esseri umani nella paura e poi nell’ansia e a volte nel panico. La solitudine che stiamo vivendo può diventare una risorsa se accogliamo dentro di noi l’opportunità di dialogare prima di tutto con noi stessi, solo così possiamo prepararci al dialogo con gli altri, per proporre idee nostre e non opinioni altrui. Platone sottolinea la differenza tra idea ed opinione (ἰδέα / δόξα): l’idea è perfetta, l’opinione mutevole. Concretamente nell’oggi: l’idea nasce da un percorso razionale e scientifico, l’opinione da una visione della realtà personale quindi arbitraria.
La solitudine attuale può diventare risorsa se non perdiamo l’occasione di vivere ugualmente progettando un futuro vicino e prossimo, se non scordiamo che il dialogo vive anche nell’isolamento. Se non perdiamo di vista la differenza tra idea e opinione
Con queste premesse, che dialogo sia e che si diffonda sempre più contro l’isolamento, l’incomprensione, le false notizie e la comunicazione distorta dei nostri tempi.