Cronaca di un incontro emozionale.
Ed il pane non c’entra…
di Cosimo LERARIO
Sino a che non è avvenuto l’incontro custodivo del paesino di Laterza un’unica e limitata immagine: quella del centro in provincia di Taranto in cui si produce uno dei migliori tipi di pane d’Italia. Quindi del Mondo. Tutto qui.
A malapena, poi, ricordavo essere abbarbicato su una altura che scende a strapiombo su una profonda, stretta e tortuosa fenditura nella roccia percorsa da un torrente impetuoso. Un paesaggio fiabesco. Un prodigio naturalistico che da altre parti del mondo chiamano canyon; ma a cui nella Puglia interna si dà il nome di “gravina”.
Null’altro. Non ne sapevo di più.
Poi qualcosa è cambiato. Anzi, tutto.
È accaduto all’imbrunire di una domenica di giugno.
Mi sono addentrato nei vicoli del suo centro storico, straordinariamente lindi e candidi. E odorosi delle erbe aromatiche straripanti da vasi disposti dovunque: posati davanti alle abitazioni, allineati su balaustre e scalette, occhieggianti al di là dei cancelli domestici, incastonati nei muri lungo le stradine, appesi sui telai di vecchie biciclette, incastrati nel sedile sfondato di antiche sedie di paglia.
Sono andato ad ascoltare la sinfonia maestosa dell’acqua che scorre sul fondo della gravina. Sporgendomi sul suo ciglio, senza nemmeno riuscire a scorgerne il fondo.
Nelle sue stradine mi hanno sorriso donne con occhi sfavillanti e volti solcati.
Ho, poi, incrociato lo sguardo con il teschio di pietra incastonato alla base del timpano della Chiesa del Purgatorio, affacciandomi da una piazzetta di fronte che ne sovrasta l’ingresso.
Ed è proprio lì di fronte che è accaduto. L’incontro.
Davanti alla bianchissima facciata di quella che fu una cappella cinquecentesca, ora sconsacrata ed adibita ad accogliere ospiti in cerca di Bellezza e Cultura. Non poteva essere altrimenti, essendo dedicata a San Giuliano protettore degli Ospitalieri, intesi come dediti ad elargire “ospitalità”.
Un tempietto della buona accoglienza, dunque. Altro che un semplice bnb.
Candido e caldo, come solo la pietra di quelle parti sa diventare al crepuscolo.
Sul cui uscio ho trovato Francesca CLEMENTE, architetta che assieme al consorte imprenditore Gianni Maggi di quel bnb è anima e cuore pulsante.
Scambiare due chiacchiere con lei non è solo esercizio di mera empatia: è, piuttosto, accorata condivisione di opinioni, ricordi, emozioni. Ma soprattutto significa farsi investire dalla colata lavica di un vulcano che erutta di idee e progetti.
Tutti finalizzati a ribadire il valore di un paese per troppi versi assurdamente misconosciuto e trascurato dai circuiti turistici più accorsati. E che è decisamente meritevole di un ulteriori legittimi riconoscimento.
Un impegno che prima ancora che da illuminata imprenditrice della accoglienza turistica, Francesca ha condotto (anzi, lo fa ancora con entusiasmo e vitalità) in qualità dei presidente della locale Pro Loco.
Ed, ancora, organizzando ed animando meravigliose rappresentazioni storiche in costume seicentesco, che porta in giro perché ovunque si giunga a conoscere la magia di quel luogo, che dal XVII secolo continua ad intrigare viandanti che percorrono la Murgia al confine tra Puglia e Lucania, diretti verso la costa jonica. E li costringe a fermarsi. Proprio lì.
Perché non perdano occasione di affacciarsi sul ciglio della gravina ad ascoltare la musica dell’Acqua.
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Per conoscerne di più, su Laterza e Francesca, è il caso di visitare il sito https://www.sangiulianobnb.it/ – (Immagine a corredo dell’articolo tratta dal sito).
È nato a Bari il 28 di ottobre del 1958.
Ha conseguito la Maturità Classica nel Liceo O. Flacco a Bari, sedendo ad un paio di banchi di distanza da quello occupato dalla Direttrice di DOL’S.
Chirurgo d’Urgenza, dal 1990 al 2019 ha prestato servizio permanente nel Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano, da cui si è congedato con il grado di Brigadiere Generale.
È stato Vice Direttore del Dipartimento Militare di Medicine Legale di Bari, Direttore del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, Direttore dell’Infermeria Speciale del Ministero della Difesa di Roma e Medical Advisor di Comando di Grande Unità.
È stato impiegato in Albania, Mozambico, Ungheria, Kosovo, Bulgaria, Polonia, Germania e Spagna. È stato insignito della onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Già iscritto in passato nell’elenco Pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti, ha pubblicato su vari quotidiani e periodici articoli di argomento sportivo, scientifico, culturale e di costume.
Ha pubblicato i libri: “L’invidia dei fenicotteri” (edito da La Zattera Cagliari, 2015), (reportage emotivo del periodo trascorso nella città di Cagliari); “Straordinarie Polarità Lunari” (edito da SECOP Corato BA, 2017) (raccolta di racconti incentrati sul ruolo della Donna e delle sue straordinarie peculiarità). È Autore di numerosi testi teatrali. Nel 2018 il suo racconto “La visita della Madre” è stato inserito nella raccolta “Ci sono in Italia Donne che…” curato e pubblicato dalla Commissione Pari Opportunità dell’ANCRI (Associazione insigniti al Merito della Repubblica Italiana). Nel giugno 2019 gli è stato assegnato il Premio della Camera dei Deputati per la Narrativa Inedita al XXV Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Città di Bitetto” con il racconto “Loro, il piccolo Gregor e la terza posizione”. Attualmente svolge attività libero-professionale di Docente, conferenziere e Consulente aziendale per la divulgazione sanitaria.