L’arte grande risorsa italiana va custodita e curata. Ma i curatori chi sono? Di cosa si occupano? E come lo fanno?Abbiamo intervistato Lisa Parola che sin da piccola, come racconta, si è occupata di arte contemporanea.
Laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università di Torino. È coautrice di varie pubblicazioni e lavori di ricerca, in particolare sui temi legati di politica culturale, del sistema dell’arte e del territorio. È membro fondatore del progetto curatoriale indipendente a.titolo (www.atitolo.it ). Tra il 2007 e il 2014 ha insegnato al Master in Management, Marketing e Multimedia dei beni e delle attività culturali al Corep (Politecnico, Torino). Ha collaborato al quotidiano “La Stampa” come giornalista d’arte contemporanea fino al 2010. Nel 2013 è stata nominata mediatrice culturale per Matera Capitale europea della cultura dove ha svolto attività di pianificazione e programmazione. Dal 2016 al 2019 è stata direttrice del programma artistico della Fondazione Sardi per l’Arte (www.fondazionesardiarte.org ) e ha collaborato con artisti quali Fatma Bucak, Giuseppe Gabellone, Jorge Macchi, importanti istituzioni come l’Università di Torino, la Fondazione Merz, la Gam Palermo e spazi indipendenti come il progetto Quartz (www.quartzstudio.net ).
Per il centenario della nascita di Carol Rama, ad Artissima Fair 2018, è stata coordinatrice di “Carol Rama_100 anni di seduzione”, un progetto speciale dedicato all’ artista: la presentazione di una serie d’importanti opere – alcune delle mai mostrati prima-, tutte provenienti dalla collezione del poeta Edoardo Sanguineti e recentemente acquisite dalla fondazione torinese.
Attualmente sta collaborando con la Fondazione Merz e l’Università di Torino in un programma formativo che propone l’arte contemporanea in ambito educativo e sociale.
Lisa lavora come curatrice d’arte da più di 20 anni. Ci racconta come in questo periodo la professione si è evoluta ed è molto cambiata e come sia oggi più vicina a quella del producer.