Oggi facciamo quattro chiacchiere con Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, molto attiva e impegnata a seguire il settore scuola in tutti i suoi aspetti in ambito nazionale. Capofila anche del modello Dada (acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento) nelle scuole. Le tematiche su cui spazieremo sono quelle e ruotano attorno all’universo scuola e ai problemi dei ragazzi in pandemia con la DaD (didattica a distanza) e i suoi risvolti a livello psicologico e tutto il resto. Ma, soprattutto, la vicepresidente solleva un tema – quello della parità di genere – ancora molto ‘problematico’ per l’istruzione, su cui l’Associazione Presidi si sta muovendo con proposte fattive. Un tema entrato nei percorsi formativi scolastici e nell’immaginario sociale – connesso anche alla realtà familiare – da pochi anni, che ha dunque trovato difficoltà a farsi spazio, spesso per le diffidenze genitoriali generate da un’informazione non sempre corretta e da non poche strumentalizzazioni esterne.
In particolare, Costarelli è promotrice di un progetto in tema che si intitola “Lo Specchio di Biancaneve” realizzato da Dirscuola (ente di formazione riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione), in risposta a un bando del Dipartimento sulle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, indirizzato “Al finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul”.
Il progetto si rivolge all’intero territorio nazionale, con la partecipazione di 12 scuole superiori di diversi indirizzi di studio (licei, istituti tecnici, istituti professionali), distribuite tra sud, nord e centro Italia e si basa sulla rilettura dei modelli culturali del Novecento espressi nei vari linguaggi.
Gli spunti sono molti, specialmente in un periodo come questo dove la scuola è continuamente oggetto di dibattito, argomento ricorrente di attualità. Il punto di vista è ovviamente quello femminile, di una donna come la prof. Costarelli attiva nel campo con un’ ottica di innovazione e modernizzazione orientata a superare le criticità sul piano generale del settore, e altresì quelle “culturali” purtroppo dure a morire.
A voi la visione delle nostre quattro chiacchiere