Spesso siamo condizionati dalle cose e dalle persone quando pensiamo di essere noi a scegliere. Invece è un altro/altra o il caso che decide per noi.
In assenza di libertà ogni possibilità d’espressione viene spesso negata. La tua essenza si cristallizza a causa delle tue paure, delle tue credenze, dei tuoi condizionamenti.
Quindi il discorso si fa ampio e necessita un approfondimento.
In occidente per esempio crediamo di essere libere/i di scegliere se seguire la carriera o la vita. Sposarsi, convivere, semplicemente accoppiarsi, con un uomo, una donna, uno del nostro stesso sesso, vivere da soli etc…Ma quali condizionamenti ci sono stati nella tua scelta? Condizionamenti o regole.
Ed anche quando decidiamo che quella sarà la persona della della nostra vita, lo sarà per sempre o gli umori e le cose cambieranno col tempo?
Ci piacerà occuparci degli altri a vita o ad un certo punto vorremo pensare solo a noi stessi?
Libertà di scegliere significa: autodeterminazione, consapevolezza, possibilità, responsabilità. Tuttavia la libertà di scegliere è fondata sull’assenza di condizioni e limiti. E se questi ci sono ed è difficile, lungo e spesso impossibile smontarli?
Tali scelte possono riguardare la salute, il lavoro, la vita sentimentale, la vita sociale, la spiritualità. Se ti ammali, quello che avevi deciso per il tuo futuro che potenzialità ha? E se la persona che pensavi ti amasse ti lascia o te ne disamori, se la tua vita sociale conosce momenti bui e lo spirito cerca nuovi orizzonti?
A queste considerazioni sono giunta seguendo la cronaca di ogni giorno, ascoltando la vita mia e degli altri. Spesso la volontà e determinatezza non sono sufficienti a vivere bene il nostro tempo.
Spesso è necessario adeguarsi alle situazioni e trovare il meglio di ciò che ci viene offerto dall’esistenza.
Mi piacerebbe che ci raccontaste il vostro angolo prospettico di vita che tutti abbiamo poi alla fine….nel bene o nel male ma concorre a costruire quel puzzle dell’esistenza davanti o dietro di noi.
A voi la parola….
3 commenti
Argomento molto interessante Caterina
purtoppo i peggiori condizionamenti li ho subìti in famiglia, prima dai miei genitori poi da mio marito e oggi, con l’uomo giusto al mio fianco, sono una donna libera e realizzata
Probabilmente visto che conosco il mio valore, ormai a 63 anni non mi vendo per quella che non sono, mi sarei realizzata anche senza Pietro
però la sua immensa stima nei miei confronti fa da propulsore
Grazie per il commento
la libertà non consiste nella liberazione dai condizionamenti , secondo me , ma nel riconoscerli, nel renderci consapevoli della loro esistenza , del loro peso e procedere, andare avanti ritagliando gli spazi della sfera personale in armonia con gli spazi degli altri. Un procedere a spirale , cioè andare avanti retrocedendo , facendo i conti con il passato carico di archetipi .