Dopo un tempo che, a chi di teatro viveva, è parso infinito, i palcoscenici sono tornati a rianimarsi. E le poltrone a riempirsi di spettatori, da ottobre, al cento per cento. Il Teatro del Sole, la cui offerta culturale è da sempre rivolta alle scuole, è una delle tante realtà imprenditoriali che la pandemia ha messo in difficoltà. Ma non in ginocchio: Francesca Calabrese, che ne è fondatrice e titolare, ci racconta come ha resistito alla lunga stasi del settore, tra strategie di sopravvivenza, partnership e speranze.
A settembre 2021 il Teatro del Sole ha potuto finalmente tornare a invitare dirigenti e docenti a teatro, in occasione delle anteprime serali di ‘Zi Fonso, spettacolo di e con Pierluigi Tortora in scena a La Bottega del Teatro di Caserta, adatto alla rappresentazione anche all’interno degli istituti scolastici. È stata la ‘prova generale’ della riapertura. Come è stata accolta dalle scuole?
Benissimo, la cosa più importante per me durante il lockdown è stato capire quanto il teatro mancasse a tutti e non solo a noi che viviamo di questo. E quindi comprendere che davvero in tanti aspettavano il momento della riapertura, il momento dell’incontro…
Per ricominciare, il Teatro del Sole ha scelto un classico della commedia napoletana: Natale in casa Cupiello, installazione teatrale per un attore cum figuris a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli, fedele al testo di Eduardo De Filippo che il 25 dicembre 2021 compie 90 anni sulla scena. Si tratta di una rinascita, anche simbolica. Come sono stati, per lei, Francesca, questi due anni ‘sospesi’?
Questi due anni sospesi sono stati densi di amarezza, perché improvvisamente ho visto quasi 30 anni di lavoro volatilizzarsi sotto i miei occhi, perché ogni giorno si condivideva con amici e colleghi teatranti il timore per un lavoro che sembrava non avesse più speranze. Ma, e non è retorica, in ogni crisi c’è già il seme della rinascita e così tutti hanno subito capito che questa poteva essere una grossa opportunità per guardare meglio tutto ciò che non andava bene, e avere tempo e possibilità per cambiarlo.
Le rappresentazioni di Natale in casa Cupiello, rivolte alle scuole, sono state precedute da un’esperienza particolare: un incontro online su Zoom, in diretta dal Teatro Politeama di Napoli, tra gli attori e i giovani spettatori, qualche giorno prima della visione dal vivo. Il ‘nuovo corso’ del teatro prenderà spunto dalla DAD, creando ponti innovativi e mostrando al pubblico il ‘dietro le quinte’ degli spettacoli?
Sono una sostenitrice dello spettacolo dal vivo. E tutti noi sappiamo che quella della DAD non è un’esperienza che né gli studenti, né gli insegnanti si augurano di rivivere. È stato importante in alcuni casi utilizzare lo smart working e lo è ancora per tanti lavori, forse lo sarà per sempre. Ma il teatro no. Il teatro deve vivere del contatto diretto, del respiro tra attore e spettatore o, nel caso di corsi e laboratori, della presenza, del corpo, dell’energia del gruppo. Tuttavia anche noi abbiamo sentito il bisogno di non restare soli e isolati e insieme a Lello Serao abbiamo proposto ad alcuni studenti delle scuole secondarie di secondo grado degli incontri on line. Ovviamente, durante il periodo della chiusura totale, incontrarsi seppure on line è stata una boccata d’ossigeno per noi e anche per gli insegnanti e gli studenti tappati in casa. Ma per il futuro, no. Aspetto solo che si ritorni, quando sarà possibile, a rivivere il teatro nell’unico modo possibile: dal vivo.
Tra gli spettacoli proposti dal Teatro del Sole ci sono i Tableaux vivant ispirati a 23 tele di Caravaggio, che si rappresentano al Museo Diocesano di Donnaregina. Le difficoltà hanno fatto bene al teatro, aprendo a nuove possibilità?
Sì, come dicevo prima in ogni crisi c’è già il seme della rinascita. Ad esempio, tantissime sono state le iniziative teatrali fioccate qua e là nei mesi estivi! Quasi come una liberazione… I “creativi” hanno sentito il bisogno di “creare” e il pubblico ha affollato tutti gli spazi possibili e immaginabili dove avvenivano rappresentazioni di ogni genere…
“Sarà un percorso che dovremo costruire insieme”, lei ha spiegato al pubblico che segue le sue attività. “Noi con le nostre offerte e voi con le vostre esigenze ed idee.” Quali sono, oggi, le esigenze degli spettatori, ma anche quelle di chi vive grazie al teatro? Ora che la capienza non è più ridotta, tutto è come prima?
No. Non è tutto come prima e credo che dovremo aspettare ancora due anni prima che la situazione si ristabilisca definitivamente. Le sale hanno riaperto al 100%, ma il pubblico ha paura.
Alle scuole, tra gli altri eventi, il Teatro del Sole propone Lèggere, un progetto dell’attore e regista Paolo Cresta, docente di recitazione alla Bellini Teatro Factory e di dizione e lettura nella Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Napoli, oltre che di Pedagogia vocale nel Master di I e II livello in Riabilitazione della voce cantata e recitata dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Ce ne vuole parlare?
Questa è stata un’esperienza interessante perché ci ha visti direttamente coinvolti all’interno dei singoli istituti, laddove fossero presenti un’aula magna o spazi adeguati per contenere al massimo una cinquantina di ragazzi. E così l’incontro sulla letteratura si è trasformato in un momento di crescita per gli studenti, che ormai da quasi due anni incontravano solo i loro docenti. La presenza di un attore all’interno della scuola ha per loro un certo fascino. E anche questo ha fatto parte del famoso piano B che abbiamo immaginato durante il periodo di maggior chiusura.
Per informazioni
Il Teatro del Sole di Francesca Calabrese, cell. 334-2373833 | ilteatrodelsole@gmail.com
Natale in casa Cupiello
dalla commedia di Eduardo de Filippo
Teatro Nuovo, via Montecalvario 16, Napoli
28 dicembre ore 20:00
29 dicembre 12 ore 18:00
30 dicembre ore 20:00
Tableaux vivants
dall’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio
rappresentazione teatrale Tableaux vivants + visita guidata alla Chiesa di Donnaregina vecchia e al Museo Diocesano di Donnaregina nuova + mostra su Aniello Falcone
Museo Diocesano, Largo Donnaregina, Napoli
da gennaio ad aprile 2022 in date da definire, ore 9:00 e 11:00, ingresso € 10,00
Photo credits
Immagine in evidenza: Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Foto degli spettacoli: © dei rispettivi organizzatori