Abbiamo intervistato con Daniela Tuscano, Mattia Morretta, psichiatra e sessuologo nonché scrittore, sul suo libro ‘‘Tra di noi l’Oceano” (2021) in cui traccia un interessante parallelo tra le due scrittrici Emily Bronte ed Emily Dickinson, provenienti da due mondi geograficamente lontani, la prima lo Yorkshire e la seconda il New England, nate in anni diversi (12 anni di differenza) ma che cercano entrambe di dare voce al loro sentire rimanendo latenti e dietro le quinte in un mondo in cui solo gli uomini potevano palesare apertamente i loro giudizi.
Si scopre tuttavia la modernità di queste due scrittrici che le fa percepire vicine al nostro sentire contemporaneo: l’identità personale e la vita interiore, la solitudine e la sofferenza mentale, il confronto con i limiti e la malattia, l’espressione della creatività femminile, la distanza e l’indipendenza nelle relazioni sociali. La parola e l’immaginario come libertà.
Mattia Morretta è psichiatra e sessuologo nell’Agenzia Tutela Salute di Milano, membro della Commissione Psicoterapia dell’Ordine dei Medici di Monza, ed è stato fondatore e presidente della prima Associazione italiana nel campo dell’Aids. Ha pubblicato numerosi saggi di approfondimento psicologico e di critica culturale, tra i quali: Questo matrimonio non s’ha da fare. Crisi di famiglia e genitorialità (2019), Viva Dalida. Icona immortale (2017), Tracce vive. Restauri di vite diverse (2016), Che colpa abbiamo noi. Limiti della sottocultura omosessuale (2013).
Un archivio di articoli e scritti è consultabile sul sito https://www.mattiamorretta.it