Vengono portate sullo schermo tutte quelle donne invisibili, che superata l’età della giovinezza sembrano non interessare più a nessuno.
Osare un tempo nuovo.
Dalla Svezia con amore arriva Tuesday Club – Il talismano della felicità, film diretto da Annika Appelin, la sceneggiatrice svedese di 69 anni, racconta la storia di Karin, interpretata da Marie Richardson (che è stata diretta, tra gli altri, anche da Stanley Kubrick in Eyes Wide Shut), una donna di mezza età che crede di avere una vita felice e tranquilla con una famiglia fantastica e una bella casa.
Purtroppo, però il giorno del 40esimo anniversario di matrimonio, Karin scopre che suo marito Sten (Björn Kjellman) la tradisce.
Con l’aiuto di tre amiche e seguendo la sua passione per la cucina, troverà un nuovo equilibrio.
Il rapporto tra le tre donne sembra seguire lo schema di una commedia americana femminile e Karin somiglia ad alcuni personaggi portati sullo schermo da Diane Keaton.
Karin, incontra casualmente Monika, una sua vecchia compagna di classe, che la convince a iscriversi a un corso di cucina orientale tenuta da un burbero chef e, assieme a lei e l’altra amica Pia, crea il “Tuesday Club” con l’intenzione di occuparsi di catering. Ma soprattutto attraverso la passione per la cucina Karin scopre che la vita può ricominciare proprio dal momento in cui tutto sembra essere finito.
Piatto dopo piatto crederà finalmente in sé stessa e nel suo talento e si ritirerà da una vita fatta di soli doveri e a concedersi il piacere di vivere perché non è mai troppo tardi per cambiare e innamorarsi di nuovo.
Infatti Karin si innamorerà di un nuovo piatto, di un nuovo uomo, lo chef stellato interpretato da Peter Stormare (che nella sua carriera ha lavorato, tra gli con Malle, Spielberg, Wenders, Coen), ma soprattutto della nuova se stessa che impara a conoscere giorno dopo giorno.
Dare spazio al cambiamento, all’autenticità e al piacere di vivere: su questo si concentra, in sostanza, il nuovo film di Annika Appelin, prolifica sceneggiatrice di varie opere.
I protagonisti sono di età matura a dimostrare che non è mai tardi per rincorrere un sogno e stravolgere la propria vita. Crederci, osare un tempo nuovo, sfidare la paura di non farcela.
Basato sul romanzo di Anna Fredriksson che ha scritto anche la sceneggiatura, Appelin,rinnova il rapporto tra cinema e cucina.
Il cibo come sinonimo di piacere, di una nuova ricerca della felicità. attraverso la cucina, rivela la personalità nascosta della protagonista.
Da un certo momento tutto cambia. Dalla litigata in sauna che rende più forte l’unione delle tre protagoniste alla scena in cui Karin canta con le amiche “Ain’t No Mountain High Enough”, il film è il definitivo cambiamento di Karin.
“Ci tenevo a portare sullo schermo tutte quelle donne invisibili, che superata l’età della giovinezza sembrano non interessare più a nessuno.” Ha dichiarato Annika Appelin- non è mai troppo tardi per essere chi si vuole. Per cambiare carriera anche superati i sessant’anni, per cambiare vita, amicizie, amore, come riesce a fare la protagonista di Tuesday Club.
Inizialmente non trovavo finanziamenti, tutti pretendevano che lavorassi con donne più giovani, per fortuna alla fine ho trovato le mie produttrici che mi hanno detto: «Ma è un progetto meraviglioso, certo che lo finanziamo!». Ed eccoci qui.
Le donne, in produzione e non solo, stanno cambiando il cinema, finanziando anche storie del genere con donne non più giovani, protagoniste.
È una svolta importante. “
“Amo i film culinari – ha inoltre dichiarato la regista- perché amo il cibo, trovo sia una grande metafora della vita. Quando sei innamorato, quando non lo sei, quando sei felice o triste, mangiare e preparare il cibo è una costante della vita di ognuno di noi.
Il talismano della felicità per noi italiani è il manuale di cucina che raccoglieva fin dal 1915 le ricette di Ada Boni, ad altissima tiratura.
Chissà che la nostra Ada a suo tempo non abbia fatto le stesse scelte di Karin, dedicandosi alle buonissime ricette che tutt’ora pratichiamo nella cucina nostrana!
Adriana Moltedo
Giornalista, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità, esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Curatrice editoriale.