Olga Polichtchouk nasce nel 1957 a Leningrado ( il cognome è di origine ucraina) è un’artista russa che vive da molti anni in Italia. E’ un’ acquarellista da me incontrata ed intervistata per saperne di più.
E un percorso lungo che segna la sua vita del periodo vissuta in Italia Dal 1990 ad oggi.
Ha subito molte scosse e turbulenze :crollo di un impero Sovietico e rinascita di un nuovo
Stato,cambiamenti che hanno toccato la nostra epoca: sviluppo di un nuova visione sui processi socialied economiche e molto altro. Ha voluto sempre di avere un squardo fresco ed ottimista e amare le cose chi circondano per dipingere con gioia.
Sono tutte mostre , iniziative, progetti documentate. Molte foto sono visibile suo sito personale
Vive in Italia da molto tempo da quando cioè negli anni ’90 ha avuto il passaporto e quindi la possibiltà di muoversi dalla Russia . Col figlio allora tredicenne arriva nel nostro paese e vi rimane. Ritiene tuttavia che l’essere andata via dalla Russia sia stato per lei stato fatale, perchè trova che le impostazioni dell’arte nei due paesi è completamente diversa e quindi crede che non sia stata pienamente compresa ed accettata . Nel suo paese non esistevano albi per gli artisti era il governo stesso che le promuoveva. In quella che era un tempo l’Unione Sovietica , era necessario creare network di professionisti.
Il figlio maggiore ha ora una galleria d’arte a San Pietroburgo, ed il più piccolo invece vive invece con lei.
In Italia prima ha fatto la traduttrice giurata e poi ha anche insegnato a Scuola,
Olga teme di non conoscere l’italiano sufficientemente bene l’italiano perchè non l’ha studiato con metodo scolastico ed i suoi titoli di studio acquisiti in Russia non sono qui riconosciuti.
L’artista non fa oggi mostre personali ma collettive, l’ultima è a Morimondo. Leningrado città in cui è nata è sempre stata punto di incontro delle correnti artistiche classiche Europee, fondamentali Sovietiche e moderne Russe,
Nel 1974 consegue la maturità classica e contemporaneamente studia al liceo artistico “190 Fontanka” dove frequenta le lezioni di pittura e di disegno dei maestri più noti della
città: Valentin Kavoline e sua moglie Tamara. nel 1980 – all’ Accademia Statale di Arte Industriale. In quel periodo, per mantenersi agli studi, Olga insegna alla scuola media “429”.
E’ sempre nel 1980 che l’artista illustra, con una grafica particolare, le poesie di un autore israeliano: Il libro esce nel 1981.
Il 1986 è l’anno della laurea a pieni voti con lode. Olga entra a far parte del progetto Buran (che in russo significa tempesta di neve) firmando un contratto di lavoro come designer progettista di prototipi. Il progetto Buran era un programma spaziale sovietico, iniziato nel 1976, il cui obiettivo era costruire una
navicella spaziale riutilizzabile simile allo Space Shuttle della NASA.
Sempre nel 1986 il comitato scientifico del più importante spazio espositivo della città, la ammette alla partecipazione del Salone d’Autunno.
E’ il ‘estate 1987 per ristrutturare l’ economia nazionale. Un passaggio epocale questo che Olga vive con entusiasmo e con grande forza creativa. E’ di quegli anni, infatti, la collaborazione con la Galleria arte il cui ricordo, funestato dalla terribile fine della gallerista, è ancora vivo.
Nel 1990 – con il rilascio dei passaporti per l’estero – Olga Polichtchouk, anima inquieta e desiderosa di ampliare la sua cultura, parte immediatamente con il primo invito ad esporre in Germania alla “Standart Kollekzia”.
Nel 1991, si stabilisce a Milano, dove grazie all’appoggio Lino Marzulli, grande amico e noto pittore, recentemente scomparso, comincia subito a esporre. Ed è sempre a Milano che Olga insegna pittura .
Accademia del tempo Libero presso realizzando elementi pittorici d’autore per interni, tra i quali tre tele per la Fiera di Milano ed alcuni dipinti per gli interni del ristorante a due passi dalla Madonnina.
Oggi Olga fa parte dell’ Associazione Italiana Acquerellisti condividendo la passione per la tecnica dell’acquerello e si dedica all'insegnamento di pittura ad olio e mastichino, acquerello classico e alla primà nel suo studio di Milano.