The Fabelmans di Steven Spielberg, parla del cinema, di sé, e di tutti noi.
Questa è una storia basata sull’infanzia e l’adolescenza del regista e in particolare si ispira al periodo vissuto in Arizona.
Il film racconta la storia di Sammy Fabelmans (Gabriel LaBelle), un ragazzo cresciuto tra l’Arizona e la California tra gli anni 50 e 60, che grazie all’amore di sua madre (Michelle Williams) per la musica e il cinema, se ne appassiona anche lui.
Cos’è il cinema e a che cosa serve è la domanda del grande regista americano. Il cinema serve a esorcizzare paure. Serve a cogliere la realtà che a occhio nudo non vediamo, a manipolarla, tagliando via le parti che non ci piacciono, o raccontando storie che con la realtà non hanno niente a che vedere mettendo sullo schermo ciò che è diverso dal reale.
Sammy Fabelmans filmando filmando scopre uno sconvolgete segreto familiare e si rifugia nella magia del cinema, che con il suo potere salvifico può aiutarlo a vedere la verità.
Folgorato dalla visione del Più grande spettacolo del mondo, scioccato dalla scena dell’incidente ferroviario tanto da doverla replicare prima, e filmare poi, a casa sua, da quel momento in avanti, Sammy non smetterà mai di filmare, girare, inventare storie e situazioni, arrangiare effetti speciali. Affinare la sua arte. E imparare cosa sia il cinema, e a cosa possa servire. È ciò che impara Sammy Fabelmans (che è quasi fableman, l’uomo della fiaba).
Da quel momento in avanti, Sammy non smetterà mai di filmare, girare, inventare storie e situazioni, arrangiare effetti speciali. Affinare la sua arte. E imparare cosa sia il cinema, e a cosa possa servire.
L’ha imparato Sammy, quindi l’ha imparato Steven Spielberg.
E’ emozione, dramma e commedia, racconto di formazione, è manipolazione.
Formidabile l’inquadratura quasi subliminale in cui Sam si vede, si immagina, in uno specchio mentre filma la scena in cui i genitori annunciano il loro divorzio ai figli.
Al centro del film razionalità e sentimento. Scienza e arte. Distanza e partecipazione. Padre e madre.
Protagonisti principali del film sono sua madre (Michelle Williams), Paul Dano, che interpreta Burt, il padre di Sammy e Seth Rogen, un amico della famiglia.
Adriana Moltedo
Giornalista, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità, esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Curatrice editoriale.