The Holdovers – Lezioni di vita, film diretto da Alexander Payne, con Paul Giamatti, Dominic Sessa, e Da’Vine Joy Randolph.
E’ la storia di un insegnante Paul Shuntami (Paul Giamatti), che non piace a nessuno, né ai suoi studenti nè ai suoi colleghi e neppure al preside, perché rigido e pomposo.
Negli States il lungometraggio è stato vietato ai minori di 17 anni a causa del linguaggio volgare, della presenza di droghe e di immagini sessuali.
Paul, senza una famiglia e un luogo dove trascorre le festività, decide di restare a scuola dorante le vacanze di Natale del 1970 e come supervisore degli studenti che ancora non hanno potuto far ritorno nelle loro case.
Solo uno studente rimane nell’istituto, Angus (Dominic Sessa), un ottimo studente ma con un pessimo comportamento, che crea sempre problemi e rischia ogni volta l’espulsione.
Oltre a Paul e al giovane, è rimasta nella scuola anche la capocuoca Mary (Da’Vine Joy Randolph), che si occupa dei figli dei privilegiati nella scuola e che di recente ha perso suo figlio nella guerra in Vietnam.
I tre si ritroveranno a formare un’improbabile famiglia sotto le festività natalizie, condividendo diverse disavventure nelle nevose due settimane che trascorreranno insieme in New England.
L’ispirazione parte da un film degli anni Trenta, Vacanze in collegio(1935), del francese Marcel Pagnol: un maestro scorbutico e burbero si ritrova a passare le vacanze di Natale con gli studenti del collegio in cui insegna.
Produttore e sceneggiatore è David Hemingson, il quale aveva inizialmente pensato alla storia per uno sceneggiato televisivo.
Le riprese hanno avuto luogo nei primi mesi del 2022 in Massachusetts, dove la troupe ha girato in cinque vere scuole dello stato.
Il film è stato girato interamente in digitale: gli effetti visivi tipici della pellicola in celluloide – la grana, gli aloni – sono stati aggiunti in post produzione.
Il film evoca le atmosfere dell’Attimo fuggente di Peter Weir e Tom Schulman.
Payne, come al suo solito mischia elegantemente ironia e dramma.
Gli argomenti che emergono sono molteplici, il film presenta uno schema abbastanza convenzionale è caratterizzato da alti e bassi, momenti che alternano una dura incomunicabilità ad una forte empatia, l’affresco che ne esce fuori è quello di tre anime fondamentalmente sole a combattere con i loro traumi, prestando comunque un grosso spazio all’evoluzione dei personaggi che per desiderio o necessità iniziano a venirsi incontro.
Paul Giamatti, Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph, sono tre interpreti incredibili, e la regia di Payne si mette con intelligenza al loro disposizione con le belle immagini fotografate da Eigil Bryld, è una vicenda di scoperta, di un viaggio che non è tanto fisico, quanto complesso e tortuoso dentro sé stessi, una colonna sonora che affianca Damien Jurado a Cat Stevens, che appaiono e suonano in una sincronia ideale e miracolosa.
Il regista va alla ricerca della conoscenza di sé stessi allo scopo ci conoscere meglio e più sinceramente il mondo.
Lezioni di vita.
Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.