Celine Song, la regista e sceneggiatrice di Past Lives, è alla sua opera prima ed è già candidata all’Oscar per il Miglior Film.
Regia perfetta, lucidissima e priva di fronzoli, dialoghi essenziali e silenzi pregni di significato. Ogni inquadratura è estetica pura, meraviglia per gli occhi e per lo spirito. Quanto c’è di inspiegabile e casuale negli incontri che ci capitano o a mala pena ci sfiorano? E quanta materia impalpabile e profonda va a sistemarsi sul fondo della nostra anima per risalire inaspettatamente a galla nel tempo?
Possiamo misurare lo spazio di ossigeno che si frappone tra l’amore, la nostalgia, il ricordo e il rimpianto? E il desiderio ossessivo forse può tradursi semplicemente nell’impossibile daavere, e magari raggiunto lo scopo non coincidere più con ciò che si perseguiva o immaginava?… Chi lo sa!Past Lives non dice, ma semplicemente e sapientemente mostra!Lo fa con tutto, con le luci, il ritmo, la storia e la recitazione. Lo fa con gli sguardi e anche con una colonna sonora splendida e carezzevole.
Picchi altissimi di poesia dentro un film che è tutto un sussurro, e lascia lo spettatore frastornato da mille domande sul destino, sugli ottomila strati di in-yun necessari per vivere in una relazione, su quanto siano effettive le nostre scelte. E su quanto alcuni incontri importanti arrivino o meno in un momento ‘giusto’ o ‘non giusto’ delle nostre vite. Domande universali che sostengono il film in un massaggio costante sul cuore creando una certa tensione sensuale e lasciando lo spettatore sospeso tra l’incanto, la tenerezza e la consapevolezza delle nostre meravigliose fragilità rispetto ai sentimenti. Un film decisamente imperdibile!