Da 38 anni, il Premio Letterario Elsa Morante assegna il suo prestigioso riconoscimento a personalità che si sono distinte in molti campi dell’arte e della cultura. Nel 2024, in coincidenza con il 50esimo anniversario della pubblicazione del romanzo La Storia della Morante, il premio va a nove artisti che, con le loro opere, hanno lasciato un segno nella società.
Silvia Avallone per la Narrativa, con il suo quinto romanzo Cuore nero (Rizzoli); Fiorella Mannoia, Afredo Rapetti Mogol e Carlo di Francesco per la Musica, con Mariposa, la canzone presentata al Festival di Sanremo 2024; Marta Savina per il Cinema, con il film Primadonna; FumettiBrutti per la nuova sezione Graphic Novel, con La separazione del maschio (Feltrinelli Comics), firmato insieme allo scrittore Francesco Piccolo. E ancora, per il Premio Elsa Morante Ragazzi, Gianluca Caporaso con Il Signor Conchiglia (mai più lasceremo le vite dei bambini al mare e alla notte) (Salani), in Prosa e Poesia; Barbara Stefanelli con Love Harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi (Solferino) in Per il Sociale; Giordano Bruno Guerri con Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi (La Nave di Teseo), nella sezione Storia. Questi gli artisti che, nel 2024, fanno la storia del Premio Elsa Morante, assegnato in maggio nell’Auditorium della RAI di Napoli in un grande evento, condotto da Tiuna Notarbartolo, da Alessandro Incerto e da Dacia Maraini, presidente della giuria.
Presenti tra il pubblico anche mille alunni delle scuole italiane, oltre che una delegazione di allievi albanesi. L’Albania, infatti, insieme alla Francia, agli Stati Uniti, alla Russia e ad altri Stati, è uno dei Paesi che – grazie al patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale – partecipano al Premio con gruppi di lettura, per un totale di diecimila studenti: i ragazzi possono leggere i testi selezionati, per poi scegliere il libro a cui assegnare il Premio Elsa Morante Scuole. Quest’anno, il riconoscimento è andato a Gianluca Caporaso per Il Signor Conchiglia, ispirato alla storia vera del piccolo Alan Kurdi, il bimbo siriano di etnia curda ritrovato annegato sulla spiaggia di Bodrum e divenuto simbolo della tragedia dei migranti. I bambini hanno avuto un ruolo importante nella stesura della storia: Caporaso ha fatto leggere il testo ad alcuni di loro in anteprima e ha accolto i suggerimenti che gli sono stati dati, incluso quello di rivedere il finale, che ha riscritto come sarebbe piaciuto ai giovani lettori.
L’impegno sociale è evidente anche in molte delle altre opere premiate: nel racconto grafico di FumettiBrutti – nome d’arte di Josephine Yole Signorelli – che dipinge un essere umano ‘diviso’ moralmente e materialmente tra i suoi istinti e desideri e la vita ‘regolare’ di coniuge e genitore; nella denuncia sul grande schermo di un’epoca non lontana in cui la donna, anche se sedotta contro la sua volontà, era costretta al “matrimonio riparatore”, alla cui logica la protagonista di Primadonna, così come la vera Franca Viola del 1966, si oppone; nelle parole di Mariposa, già vincitrice del Premio Sergio Bardotti per il miglior testo al Festival di Sanremo 2024. «Penso che la musica abbia una capacità di penetrazione che non ha nessun’altra arte», ha detto Fiorella Mannoia, salutata dal pubblico in auditorium con un’entusiastica ovazione. La cantante ha sottolineato il ruolo civile della canzone, dedicata alle «farfalle con il fucile, come le partigiane»: le sorelle dominicane Mirabal, uccise il 25 novembre 1960 (da qui la scelta della data per ricordare le donne vittime di violenza) per essersi opposte al regime del dittatore Trujillo. E ha rivelato che il tempo ha reso necessario cambiare il testo di una delle sue più note canzoni, Quello che le donne non dicono. Al “Ti diremo ancora un altro sì” ha aggiunto un “forse”: «I “no” delle donne vanno rispettati».
Grande impegno civile anche nel romanzo di Silvia Avallone, Cuore nero, vincitore della sezione Narrativa del Premio, che – attraverso i personaggi di Emilia, assassina, e di Bruno, colpito da una disgrazia – racconta il ‘possibile’ dopo che si è compiuto (o si è subito) l’irreparabile. «Volevo capire quanto serve il carcere, e quanto la cultura, nel reagire al Male», spiega la scrittrice. «Bisogna investire nella scuola, nell’insegnamento, nella cultura, nella comunità e nella solidarietà sociale per sconfiggere il Male, che è in gran parte prevenibile.» Per scrivere il libro, Silvia Avallone è entrata di persona in un carcere minorile – quello maschile di Bologna, a cui si è ispirata per creare le detenute di Cuore nero –, portandovi la cultura come strumento di redenzione e di libertà. «La letteratura ci insegna che possiamo sempre cambiare», dice «In ogni crepa, carcere minorile, quartiere di periferia possiamo portare libri, cultura e solidarietà e dire ai giovani che ciascuno di loro è importante e merita il suo posto nel mondo. Così si fa davvero la rivoluzione contro il Male.»
I premi sono stati assegnati ai vincitori – intervistati da Dacia Maraini e da altri membri della giuria del Premio – da personalità del mondo della politica, della cultura, del giornalismo. David Morante, nipote della scrittrice, ha ricordato la figura di Elsa Morante e la sua passione, oltre che per la letteratura, per l’aspetto ludico della vita.
Associazione Culturale Premio Elsa Morante
associazionepremioelsamorante@gmail.com
Conduzione: Tiuna Notarbartolo, Alessandro Incerto
Coordinamento: Iki Notarbartolo
Comunicazione: Gilda Notarbartolo
Grafica: Umberto Amicucci
Giuria del Premio Elsa Morante
Dacia Maraini (Presidente), Tiuna Notarbartolo, David Morante, Teresa Triscari, Enzo Colimoro, Antonio Parlati, Fiorenza Sarzanini, Marco Cerbo, Lino Guanciale.
Partner del Premio Elsa Morante
Fondazione Totò Morgana, Sire Ricevimenti d’autore, Ninni-Scognamiglio Centro Diagnostico, Diagnostica Anniballo, Arec, Ascione Coralli, Officine Grafiche F Giannini & Figli, Accademia Medeaterranea, Il Confronto, La Dante in Cambridge, Fnism.
RAI Cultura
Premio Elsa Morante – Rai Cultura
Crediti fotografici
Foto dell’evento: © Chiara Santoianni