Gelsominaie. Storie di donne, lotte, fiori e profumi
di Santì La Rosa – Venera Tomarchio
Autore: Santì La Rosa – Venera Tomarchio
Editore: Lombardo Edizioni
“Gelsominaie. Storie di donne, lotte, fiori e profumi” di Santì La Rosa e Venera Tomarchio è una toccante narrazione di emancipazione femminile nel contesto della raccolta del gelsomino, un fiore delicato che emana un profumo intenso. Il libro esplora le dure condizioni di lavoro delle donne e delle bambine impiegate nella raccolta notturna dei petali di gelsomino, essenziali per la produzione di profumi pregiati.
Le donne, con le loro mani piccole e abili, erano sfruttate in un lavoro considerato minore e sottopagato, costrette a lunghe ore di fatica con pochi diritti. La narrazione ci porta nelle storie personali di queste lavoratrici, rivelando il loro coraggio e la loro capacità di organizzarsi e ribellarsi contro lo sfruttamento.
Una svolta cruciale avvenne nel 1946, quando, guidate dal sindacalista Tindaro La Rosa, le gelsominaie di Milazzo scioperarono con successo per ottenere un aumento dei salari. Il dirigente sindacale, iscritto al Partito Comunista Italiano, iniziò a raccontare le storie di queste donne già dal 1943 sul giornale comunista “La voce della Sicilia”, dando loro voce e visibilità. Durante lo sciopero di agosto del 1946, che durò 9 giorni, emerse la figura carismatica di Grazia Saporita, detta la Bersagliera, che dimostrò straordinarie doti di leadership.
Il libro documenta anche il contributo significativo di Eliana Giorli, una donna forte e influente nel movimento sindacale. Ricordata non solo come moglie di Tindaro La Rosa, Eliana Giorli è stata una figura centrale e determinante, la cui dedizione e impegno hanno avuto un impatto duraturo sulle lotte per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Le lotte delle gelsominaie non solo migliorarono le condizioni di lavoro, ma contribuirono anche a riforme legislative importanti. Tra queste riforme, l’abolizione del Coefficiente Serpieri nel 1964, che equiparava il lavoro delle donne al 60% di quello degli uomini, e la riforma del Diritto di Famiglia del 1975, che sancì la parità tra i coniugi e introdusse diritti importanti per le donne nell’ambito delle imprese familiari agricole.
La storia delle gelsominaie è una testimonianza potente del contributo delle donne alla lotta per i diritti dei lavoratori e la dignità del lavoro agricolo. Con una combinazione di documentazione storica, testimonianze personali e immagini evocative, questo libro celebra la forza e la resilienza delle donne che hanno combattuto per un futuro migliore, lasciando un’eredità di determinazione e speranza per le generazioni future.
Questo libro, Gelsominaie. Storie di donne, lotte, fiori e profumi di Santì La Rosa e Venera Tomarchio, Lombardo edizioni, nasce, in primo luogo, dalla necessità di mantenere la memoria di un momento storico, uno spaccato socioeconomico del sud della Penisola, Sicilia e Calabria, e in particolare del territorio milazzese, vissuto tra la fine del 1800 e la fine degli anni ‘70 del ‘900 di cui crediamo sia giusto mantenere vivo il ricordo, in special modo di quelle donne, migliaia di donne, anziane, giovani e bambine che non solo hanno reso possibile la nascita e lo sviluppo di un’industria pregiata, ma che hanno insegnato ad altre centinaia di migliaia di donne e di uomini, il riscatto della propria dignità sul posto di lavoro, la lotta, la rivendicazione dei propri diritti e le conquiste sociali per una convivenza più equa e rispettosa dei principi costituzionali, una vita migliore per sé e per i propri figli.
Il libro si propone pertanto di raccontare quella parte di storia siciliana legata ad una pianta simbolo per l’isola e i suoi territori: il gelsomino.
L’industria del gelsomino si sviluppò in Sicilia e in Calabria.
In Sicilia, le aree dedicate alla coltivazione delle piante di gelsomino sono state due: una a Milazzo e nella Piana circostante, in provincia di Messina; l’altra a Ispica, in provincia di Ragusa.
In Calabria, nella costa ionica della provincia di Reggio Calabria.
Dal delicato fiore del gelsomino, per distillazione, veniva prodotta un’essenza impiegata nella profumeria di famosi brand, a partire dalla maison Chanel, in Francia.
Le condizioni di lavoro erano dure, la paga inadeguata e non vi erano tutele: lunghe ore di lavoro, quasi nell’oscurità perché è durante la notte che l’essenza di gelsomino raggiunge la massima intensità; con i piedi nell’acqua perché il gelsomino veniva bagnato prima della raccolta; con le gambe e il ventre bagnati perché i fiori venivano messi nei grembiuli di stoffa per velocizzare la raccolta e poi versati nei cesti per essere portati alla pesa.
Era un lavoro fatto per lo più dalle donne perché la raccolta del piccolo fiore necessitava di delicatezza e di destrezza, quindi di mani piccole e veloci. E se già il sindacato faceva fatica ad attecchire in una terra dominata per secoli dal latifondismo, il lavoro delle donne era ancor meno considerato.
I ruoli in questo, come in altri lavori, erano ben distinti tra donne e uomini: alle donne il lavoro di meticolosità, di pazienza, di attenzione, di destrezza manuale; agli uomini il lavoro che richiedeva forza muscolare, competenze e di comando.
Per molto tempo e, a volte ancora oggi, si tende a perpetrare questo schema, tranne poi rendersi conto che spesso sono le donne ad avere più capacità organizzative e ad avere capacità intellettive e competenze pari a quelle maschili.
A rompere questo stereotipo c’è la lunga storia delle donne, le loro rivendicazioni, l’accesso a più alti livelli d’istruzione e a materie scientifiche e il contributo dell’informatica
Dalle difficoltà e dall’ingiustizia, col tempo, nacque la lotta delle gelsominaie della Piana milazzese che rivendicavano migliori condizioni e che si unirono alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli.
Il libro si avvale di una raccolta di documenti e testimonianze con l’obiettivo di indagare i fatti e quel periodo storico in ottica di genere e una particolare attenzione si è prestata al linguaggio, rispettoso del genere.
A queste donne e a questi uomini, alla loro azione, alla loro tenacia, ai loro principi di uguaglianza sociale e di attenzione agli ultimi e ai più deboli, alla lunga e difficile lotta delle donne per la parità e l’equilibrio di genere è dedicato questo libro perché ne rimanga memoria ed esempio nelle generazioni che verranno.
La seconda parte del libro indaga la nascita, la diffusione e l’utilizzo del gelsomino nel nostro Paese a partire dalle sue origini e fino ai giorni nostri con un approfondimento della “concreta” nei profumi, in Francia e in Italia.
Evidenzia inoltre il legame tra il gelsomino e l’universo femminile.
La presentazione dell’on. Livia Turco e l’introduzione del prof. Giuseppe Oddo potenziano il valore storico e la valenza sociale del libro stesso.