di Caterina Della Torre
Valeria Marchetti, romana del ’79. Non è sposata e non ha figli… alcuni la chiamano zitella, ma lei preferisce definirsi single : ). Laureata in Sociologia, con indirizzo comunicazione e mass media, vecchio ordinamento (Universita’ la Sapienza Roma) consegue un Master in Giornalismo internazionale con specializzazione in Broadcasting presso la Westminster University a Londra dove ha vissuto per 4 anni. Sono corrispondente in italia per womenenews, ( New York) dove scrive in inglese.
Ci parli del tuo lavoro?
Ne sono entusiasta anche perchè nel 2010 womenenews è stato inserito dal noto magazine Forbes nei 100 magazine che si occupano di diritti delle donne più vistitati nel mondo.
Il motto di womenenews è Lives..Covering Women’s Issues – Changing Women’s . Ossia informare le donne per cambiare la loro vita con corrispondenti da tutto il mondo. Non c’è nulla di simile in Italia.
Nel Bel Paese LE MAGGIORI riviste ‘per donne’ lette sono di gossip o di moda. (n.d.r. non è vero del tutto)
Da poco sono anche video giornalista freelance. Realizzo video inchieste per you-ng un sito di libera informazione. La maggior parte dei miei video riguardano le donne. Mi occupo di donne perchè penso ce ne sia bisogno.
Oscar Wilde diceva: “Bisogna sempre giocare lealmente quando si hanno le carte vincenti” e le donne hanno tutte le possibilità intelletuali intuitive ed organizzative per poter vincere la partite.
Sfortuanatamente in Italia sono poche,, anzi pochissime, a poter ‘giocare’ a causa della forte diseguaglianza di opportunità di genere.
Rendere note storie di donne, le loro battaglie verso una completezza di pari opportunità è un dovere sociale.
L’informazione sulle e per le donne è diversa negli States?
Womenenews ha uno spettro ad ampio raggio dell’informazione sulle donne. Ha infatti corrispondenti da quasi ogni parte del mondo e ovviamente anche dall’America. Gli articoli riguardanti e donne americane denunciano cause molto diverse da quelle italiane, come il diritto delle donne ad avere il trattamento abortivo gratuito, le manifestazioni organizzate da gruppi femminili contro la pena di morte, vigente ancora in alcuni stati a stelle e striscie, e la povertà che affligge alcune vedove anziane che vivono alla soglia della povertà. Il main core di womanenews è denunciare la condizione delle donne nel mondo. Nel magazine per cui lavoro sono presenti molti articoli dall’Egitto, la Tunisia, il Marocco e l’ Italia. Gli articoli prodotti vengono poi venduti ad altri magine e questo è un modo per finanziare womenenews. Womenenews ha accordi con molti giornali e magazine di tutto il mondo, ciò significa che gli articoli prodotti dall’Italia non sono solo presenti sul magazine americano womenenews ma ‘wordwilde’ in tutto il mondo. Ricordo che in due dei miei precedenti articoli ho dovuto dare, come giornalista, l’autorizzazione
affinchè i miei pezzi venissero pubblicati in India e in Egitto.
Womenenews è una finestra sul mondo che fa conoscere alle donne le condizioni delle donne di altre culture. Il mio lavoro di
corrispondente per l’ Italia è portare all’attenzione dei lettori le problematiche delle italiane, le loro battaglie e soprattutto, il mio
report giornalistico esige soprattutto una risposta da coloro i quali le donne si rivolgono. Ad esempio ho fatto un articolo sulla copertina di Vogue di Settembre dove veniva rappresentata una modella con 33 cm di giro vita. Le associazioni anoressiche erano ‘sul piede di battaglia’ poichè per loro era un chiaro incentivo alle giovani già anoressiche e bulimiche a continuare con la loro malattia che vogue indirettamente etichettava come trendy. In quella occasione ho intervistato anche il direttore editoriale dei contenuti di Vogue.
La differenza tra giornalismo italiano e anglosassone?
Nei miei articoli c’è sempre il contradditorio… anche in quelli che riguardano la politica c’è la destra e la sinistra che parla. La
maggiore differenza tra il giornalismo italiano e quello anglosassone è proprio l’oggettività rappresentata dai contradditori… L’ Italia dovrebbe imparare questo.
Come si mantiene womennews?
Womenenews vive anche grazie alle donazioni e alle sponsorizzazioni pubbliche e private.