Oh Canada è l’adattamento cinematografico del romanzo I tradimenti di Russell Banks (2021). Segna la seconda collaborazione fra Gere e il regista Schrader. sceneggiatore memorabile di Taxi Driver, dopo American Gigolo (1980),
Oh Canada, il film di Paul Schrader presentato in Concorso al Festival di Cannes 2024 arriva al cinema con il sottotitolo I tradimenti.
Leonard Fife documentarista di fama mondiale e figura quasi mitologica nel panorama cinematografico canadese, di cui è celebre anche la fuga oltre il confine canadese che fece da ragazzo per sfuggire alla leva negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam. si trova a fare i conti con la sua eredità e i suoi rimorsi.
Malato terminale, accetta di rilasciare un’intervista nella sua casa di Montréal a una troupe composta da ex studenti, tra cui Malcolm (Michael Imperioli) e Diana (Victoria Hill, nella quale, di fronte allo sguardo incredulo di sua moglie Emma, del suo adorante ex-studente Malcolm e della troupe che sta filmando, rivela che tutta la sua vita e il suo “mito politico” non sono altro che bugie e invenzioni, Quello che inizia come un tributo si trasforma in una confessione brutale: segreti a lungo nascosti, tradimenti e bugie riaffiorano, sovrapponendosi al racconto di una vita vissuta tra il coraggio e la fuga.
Schrader, che aveva già adattato un romanzo di Russell Banks col suo film Affliction (1997), ha corrisposto con l’autore, con il quale aveva stretto una grande amicizia dopo Affliction, in fase di sceneggiatura fino alla morte di lui, nel gennaio 2023.
Gere ha basato la sua interpretazione sulla propria esperienza nel prendersi cura del padre malato di cancro nei mesi precedenti la sua morte.
Jacob Elordi è stato scelto per la parte del protagonista nei flashback che punteggiano la storia, in quanto Schrader lo riteneva capace di reggere il confronto con la presenza scenica di Gere.[
Con flashback potenti, il giovane Leonard (interpretato da Jacob Elordi) rivive il suo esilio in Canada durante la guerra del Vietnam, una scelta che lo ha definito agli occhi del mondo, ma che nasconde motivazioni meno nobili, scappando, “da codardo”, come si sente dire nella pellicola, al proprio destino.
La moglie Emma (Uma Thurman), spettatrice incredula, si trova a riconsiderare tutto ciò che credeva di sapere sull’uomo che ha amato.
Schrader e Gere si ritrovano per creare un personaggio complesso, spezzato e intriso di umanità. Gere, con il suo inconfondibile carisma, ci consegna un Leonard Fife vulnerabile, consapevole della sua mortalità e della necessità di redenzione.
Imperdibile e l’ennesima scommessa su cui puntare per l’attore di Pretty Woman, Ufficiale e Gentiluomo, Chicago, più che mai votato, nel tempo, e nelle scelte artistiche, ad accettare ruoli atipici, in grado di farcelo apprezzare in altre vesti, sfumature inespresse, fragilità.
Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.