di Sara Sesti
Dedico questa giornata alle PIONIERE DELL’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE perchè ritengo che la scarsa presenza femminile nelle discipline STEM sia dovuta, almeno in parte, alla mancanza di modelli di riferimento accessibili che ispirino le ragazze e le adolescenti a intraprendere percorsi scientifici.
Donne di ogni parte del mondo hanno contribuito all’IA, spesso IMMIGRANDO negli Stati Uniti per lavorare nei centri di ricerca più avanzati.
Oltre a sviluppare nuove tecnologie, si impegnano soprattutto per un’IA ETICA e SICURA, promuovendo inclusività e pari opportunità, per ridurre le discriminazioni e rendere le banche dati più rappresentative, affinché rispecchi la diversità della società.
Ecco alcune di queste pioniere:
• Fei-Fei Li – Pioniera della visione artificiale (Pechino, Cina)
• Suchi Saria – Innovatrice della medicina digitale (Darjeeling, India)
• Margaret Mitchell – Studio critico dei Modelli Linguistici di grandi dimensioni dell’IA (Washington, USA)
• Timnit Gebru – Paladina di un’IA equa e inclusiva (Addis Abeba, Etiopia)
• Dina Katabi – L’intelligenza artificiale al servizio della salute (Damasco, Siria)
• Cynthia Breazeal – Pioniera della robotica sociale (Albuquerque, New Mexico, USA)
• Joy Buolamwini – La coscienza critica dell’IA (Città del Capo, Sudafrica)
• Marzia Polito – Co-creatrice di Google Lens (Roma, Italia)
• Rosalind Picard – L’IA che comprende le emozioni (Boston, USA)
Le loro storie non parlano di donne straordinarie nel senso comune del termine, ma di coraggio, consapevolezza e determinazione.
Valorizzarle proprio OGGI significa offrire esempi reali e accessibili, capaci di ispirare le nuove generazioni e avvicinare sempre più ragazze alla scienza e alle nuove tecnologie.
Per approfondire:
“Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni 2023