Al 75mo Festival di Sanremo, diciamo la verità, si è arrivati con curiosità e forse qualche aspettativa di troppo.
La nuova conduzione che doveva-voleva stupire non ha dato più di tanto. La ricerca della differenziazione, degli ospiti, della co-conduzione, degli omaggi floreali ecc. è apparsa tutto sommato un déja vu.
Anche la musica proposta, i cantanti in gara, ognuno alla ricerca di qualcosa che si tramuti in un traguardo di marketing.
D’altra parte ogni epoca esprime ciò che è.
Anche Nilla Pizzi, con la sua “Grazie dei fiori” raccontava di quell’Italia anni ‘50, ad un pubblico ancora provato dai danni della guerra, alla ricerca di un’ identità di Paese e di popolo.
Così come oggi si cerca di parlare-cantare adeguandosi a nuovi contenuti culturali in via di trasformazione. Non importa se in meglio o in peggio, come stabilirlo?
Dunque il direttore artistico ce l’ha messa tutta, se non per stupire, per fare la sua onesta figura.
Cominciando dal messaggio del Papa (farlocco o no sulla data ma che importa), dal duetto di una cantate israeliana con una palestinese (ci piacerebbe che non fosse solo su un palco), la presenza della supermodella Bianca Balti che sta combattendo da tempo contro un cancro.
E poiché ogni ospite ha un suo perché nell’essere invitato a cui rispondere, sicuramente quest’ultima ha dato il massimo di sé. Intanto per essersi messa a nudo.
Nel vero senso della parola. Il suo abito lasciava scoperte le cicatrici del suo corpo (l’anima chissà).
Precisando alla stampa che la sua presenza si collocava esattamente come il lavoro che ha sempre svolto «Non vengo a fare la malata di cancro, sono una professionista” ha in realtà accettato di esporsi diversamente.
Il messaggio che ha portato con la sua calvizie, le cicatrici, è esattamente questo: non sono più quella che ricordavate sulle passarelle di moda ma questa di oggi, che lotta contro un cancro, che si sottopone alle cure chemioterapiche ecc.
Impietosamente tutti, presenti e telespettatori, non avranno avuto occhi che per lei: anche i giovani e belli possono ammalarsi. Per capire, più o meno morbosamente, come una splendida donna che ha cavalcato bellezza, giovinezza, ricchezza e fama riesca a combattere un nemico tanto aggressivo mostrandolo al pubblico come fosse un abito di alta moda.
E a Sanremo, da donna immagine che ha fatto della sua esteticità un lavoro da grande professionista, ha saputo interpretare il ruolo che le era stato richiesto.
Dietro un sorriso che a volte è apparso troppo tirato nonostante lo splendore della dentatura. Ce l’ha messa tutta Bianca Balti a raccontare qualcosa che forse non è del tutto vera. Appare fin troppo felice!
A questa giovane donna che sembra fiorire, sfiorire e rifiorire oltre i fiori di Sanremo, auguriamo che abbia la meglio e torni a cavalcare l’etereo delle passarelle, la sua casa.