Margherita dalle Vacche è una vecchia conoscenza di dols ed abbiamo voluto re-intervistarle per conoscere le ultime novità della sua spumeggiante vita tra scienza, arte e vita vissuta che non si fanno mai mancare.
Cardiologa livornese ha corredato la sua vita di numerosi riconoscimenti ma non si è mai fermata alla sola scienza medica andando sempre avanti e perseguendo i suoi ”amori” artistici e professionali
Hai avuto una vita variegata dalla medicina alla creatività. Ci racconti come è stato il passaggio ed adesso cosa stai facendo
In verità un vero passaggio dall’una all’altra non è mai avvenuto. Ho sempre amato disegnare e dipingere, oltre a leggere; ero una studentessa modello e quando ero ragazzina nella mia città non esistevano scuole dedicate alle Arti; da qui gli studi classici, la facoltà di Medicina, la specializzazione in Cardiologia e poi il lavoro prima nella ricerca presso il CNR e poi sul territorio dopo la nascita dei miei due figli.

Ho amato la cardiologia, ma dopo un periodo di sospensione nei lunghi anni di studio e inizio carriera, ho anche ripreso matite e pennelli in mano e non ho praticamente più smesso. Ho ricominciato seguendo studi privati con artisti locali, mi sono diplomata in illustrazione presso la Scuola di Comics di Firenze, ho frequentato per anni la Fondazione Trossi Uberti a Livorno… e, oltre a disegnare e dipingere per mia passione, ho anche lavorato come illustratrice e decoratrice murale, con alcune case editrici, con l’Agenzia di Promozione Turistica, con la Provincia (ad esempio)… e quando ho creato il sito web Manidistrega, nel 2002, ne ho curato ogni cosa, a partire ovviamente dalla grafica.
Quando poi nel 2007 Manidistrega è diventata casa editrice ho realizzato anche tutte le copertine delle pubblicazioni. Insomma, le due anime, scientifica e artistica, hanno sempre convissuto e si sono sempre contese i miei spazi e miei tempi, fino ad oggi. Infatti nel 2016 ho avuto un cancro al seno e dopo poco sono andata in pensione dal lavoro di cardiologa.
Da lì in poi… beh, piano piano ho ripreso a dedicarmi alla parte artistica. Alla fine del 2020 ho messo su in città una piccola galleria di arte e artigianato artistico, Tanacchi d’Arte e di Mare. Purtroppo la scelta temporale non è stata ottimale (eravamo in pieno Covid) e la mia città non ha compreso o apprezzato più di tanto il progetto… quali siano le ragioni, non ce l’ho fatta a sostenere la cosa economicamente, pur dedicandole tutta me stessa, e a fine 2024 ho deciso di smettere.
In più nel marzo 2023 è nata la mia prima nipotina, Lara, che vive a Seattle, negli USA, e da allora 3-4 volte l’anno vado da loro per qualche settimana a godermi la “nonnitudine”.
E adesso ho pensato, pur essendo avanti con gli anni ormai (vado per i 68 anni), di dedicarmi il più possibile al disegno e alla pittura, come una vera Artista… anche se definirmi artista mi fa davvero impressione.
Viaggiando spesso, mi sono appassionata all’Urban Sketching, ma soprattutto ho voluto vedere come è studiare presso l’Accademia di Belle Arti, quello che desideravo da ragazza con tutta me stessa. E così nell’ottobre scorso mi sono iscritta a quella di Firenze e ho seguito, e continuo a farlo, i corsi di pittura col Prof. Gianantonio Stefanon e di disegno col Prof. Michele Guido.
Piano piano realizzerò, finalmente solo per me, un sito web dedicato ai miei lavori, in sostituzione del vecchio e ormai datato e non aggiornato www.margheritadallevacche.it e in parallelo ai social (Instagram e Facebook, su cui da qualche anno sto postando i miei lavori più recenti in diversi album di foto).
E ultimamente ho iniziato a dipingere lavorando per adesso su ciò che sento, sono e conosco: le emozioni di una donna ormai anzianotta, che ha lavorato e realizzato tanto, affrontato e superato la malattia, cresciuto due splendidi figli realizzati nel loro lavoro e nei loro affetti, ma… si trova ad affrontare quotidianamente, come tutte, la solitudine, l’impotenza, l’isolamento che la società vorrebbe per noi, donne e vecchie, e la curiosità, l’esperienza, l’entusiasmo che ancora mi appartengono.
Anche contro violenza hai operato molto, ci racconti anche di quello che hai fatto contro la violenza contro le donne?
La mia generazione è cresciuta attraversando il ’68, il femminismo e i cambi epocali del diritto di famiglia: la tutela e il sostegno della donna fanno parte di me, e Manidistrega, che definivo il Portale delle donne Toscane, è nato con lo scopo di promuovere le attività locali gestite da donne e di creare un luogo virtuale ove trattare gli argomenti che ci interessassero.
Era il 2002, molto prima dei social, e diventò una comunità davvero vivace. In quel periodo ero attiva in tutti i mondi della mia zona che si occupassero di donne, e in particolare ho collaborato attivamente anche, fino a farne parte per un mandato, con la Commissione Pari Opportunità della Provincia. In questo contesto ho fatto anche ho partecipato per qualche anno di un gruppo di lavoro che si occupava proprio di violenza attivando un progetto, A.D.A. (Ascolto Donna Aiuto), che lavorava sul territorio in vario modo e raccogliendo diverse professionalità.
Nella tua regione ci sono molte donne violentate o che hanno subito stalking?
La Toscana non è certamente esente da questa piaga, ma onestamente sono lontana ormai dalle istituzioni e dal mondo della tutela femminile per poter essere precisa su questo punto.
Hai scritto alcuni saggi e libri sulle donne la violenza e Donne salute ce ne parli?
Non ho mai scritto saggi sull’argomento. Ho pubblicato a livello personale un piccolo libro illustrato per bambini,
“se io avessi le ali”, e una storia al femminile, “Guerra e cucina”, costruito intorno al diario scritto dalla mia nonna materna, Margherita anche lei, durante l’inverno 44-45 passato dalla sua famiglia in un rifugio sotterraneo quando il paese era diviso a metà dalla linea Gotica durante l’ultimo conflitto mondiale. Attualmente è fuori catalogo, ma lo ho pubblicato a titolo personale su Amazon Kindle perché non andasse del tutto perduto.
La salute e la nutrizione per le donne è molto importante? Cosa hai fatto nel periodo del covid ormai superato?
La corretta alimentazione è importante per tutti, ovviamente, e anche per noi donne. Mi sono occupata naturalmente di salute per molti anni per via della professione, ma anche come Manidistrega, scrivendo articoli, coinvolgendo colleghi, organizzando anche incontri pubblici (ne ricordo uno in particolare molto importante sulla menopausa).
Mi sono interessata a lungo anche di medicina di genere in vari incontri pubblici: è un argomento molto importante, che ai tempi dei miei studi era decisamente ignorato… ancora c’è molto da lavorare a questo proposito, ma sono convinta che la presenza sempre maggiore di donne anche nei vari ambiti della medicina abbia portato e porterà sempre di più a tenere presente le differenze legate al genere nelle diagnosi e nelle terapie, almeno me lo auguro.
Ad un certo punto nacque anche una “costola” di Manidistrega online, Salute Donna, in cui ho trattato con altri esperti in vari campi di alcuni importanti argomenti relativamente alla salute delle donne; il sito è ancora online (www.salutedonna.eu) ma è fermo ormai da un bel po’, però l’ultimo articolo che vi ho pubblicato, in collaborazione con una cara amica nutrizionista (la dott.ssa Giuseppina D’Urso) riguarda proprio l’alimentazione, in particolare nella prevenzione del cancro: avendo affrontato, come ho già detto, la malattia nel 2016, mi son ritrovata a studiare e leggere tutto quello potevo in proposito e mi ha fatto piacere pubblicare una semplice sintesi di ciò che avevo imparato.
Nel periodo del Covid, cosa ho fatto? Mi stavo ancora riprendendo dalla malattia, soprattutto psicologicamente, e, avendo tanto tempo a disposizione ho pensato molto e ho progettato Tanacchi, fino a metterla su appena possibile.
Manidistrega è morta ormai, ne senti la mancanza?
Onestamente ormai non mi manca più. Credo che il suo tempo fosse quello, è stata una bellissima esperienza e mi ha dato molta soddisfazione. Mi ha permesso, fra le altre cose, di conoscere donne meravigliose che non avrei mai incontrato altrimenti facendo semplicemente il mio lavoro di cardiologa (fra le quali una certa Caterina di Dols) e mi ha lasciato amiche carissime anche lontane. Non avrei potuto, da sola, in nessun modo portare avanti quell’impegno in modo serio, per cui credo sia giusto così: si va avanti, le situazioni cambiano, ci si reinventa e si scoprono mondi nuovi!
Resto orgogliosa di aver creato anche il nome di Manidistrega, paragonando la donna moderna alla strega e prendendo le distanze alle fate; a quel tempo fu una novità, alcuni, anche donne, mi osteggiarono al tempo per questo, mentre oggi è quasi scontato, e addirittura vedo spesso ormai un abuso del paragone, ma pazienza.
Cosa dovrebbero fare le donne, secondo te, per continuare a tenere sotto controllo la propria salute, soprattutto le donne che invecchiano come noi?
Credo che ormai questo ci venga detto continuamente ovunque: è fondamentale la prevenzione, che si attua con alcuni principi fondamentali, cioè corretta alimentazione, attività fisica, controlli regolari in particolare riguardo a certe patologie rilevabili precocemente.
Personalmente penso sia importante anche non fermarsi mai neppure con la mente, sforzandosi di non cadere nella tristezza e isolarsi, ma restare curiose ed attive, il più possibile!
