di Felicita Scardaccione
Una passione, film, sceneggiature, registi, ma nel caso di Alina Lattarulo, avvocata, se si può pensare che si sia trattato di un percorso improvviso si sbaglia.
Come nasce questo coinvolgimento?
Non è stato proprio un attimo, ho sempre coltivato sin da ragazzina la passione per il cinema e l’arte in generale, poi col tempo è ritornata prepotentemente nella mia vita per una serie di strane e fortuite circostanze. Il vero artefice è stato sui banchi di scuola del liceo un mio compagno di classe a cui devo molto nonostante lui sia andato via troppo presto.
Nella scelta di un film da recensire cosa le interessa di più?
Semplice, un’ emozione. Un film mi deve emozionare, mi deve smuovere qualcosa. Non ho bisogno di altro.
Ed allora volendo scegliere, in un weekend film straniero o film italiano?
Non c’è differenza per me tra cinema straniero o italiano, comunque va sempre sostenuto il cinema italiano senza pregiudizi. La verità è che ci sono solo buoni o meno buoni film.
Qualche nome di regista che ama?
David Lynch per il suo linguaggio visionario e moderno, ma anche Terrence Malick perchè i suoi film sono respiro, in più segnalo registi come Gaspar Noè oppure Yorgeos Lanthimos e tra i classici Antonioni, Fellini, Kubrick.
E veniamo a Bari e al Bifest, quest’anno sotto la direzione di Oscar Iarussi. La programmazione è variegata. Quattro sedi perfette per gli incontri. Se dovesse dare un consiglio quale sezione merita maggiore interesse?
Ce ne sono varie tutte valide dai film serali nella sezione “Rosso di sera” a quelli italiani, ma personalmente sto trovando interessante la sezione “Meridiana” e “A Sud”, perchè credo sia molto importante dare spazio soprattutto a nuovi linguaggi cinematografici compresi i cortometraggi che ho seguito con grande attenzione .
Bari ormai diventata ottimo punto di riferimento per gli amanti di cinema. Se potesse, da cinefila, cosa vorrebbe fosse maggiormente promosso nella nostra città?
Spazi di cultura in senso ampio, luoghi dove creare e aggregare cultura ,arte, cinema, lettura. Purtroppo le sale di proiezione a Bari hanno subito una drastica riduzione e moltissimi film non vengono distribuiti nella nostra città. Eppure le posso garantire che Bari culturalmente è pronta e matura per avere ogni possibilità.
E in riferimento ai riconoscimenti verso nomi importanti, ci sono tra le nuove generazioni registi da tenere sotto controllo?
Certo ci sono tanti giovani registi italiani da tenere d’ occhio, nuove generazioni che avanzano. Recentemente ho apprezzato il Nibbio di Alessandro Tonda, giovane regista italiano, o lo stesso Gabriele Mainetti o Pietro Castellitto o Francesco Costabile , Giacomo Abruzzese, Enrico Maria Artale, la lista è lunga. Ma sono dell’idea che bisogna andare a vedere anche film di nomi apparentemente sconosciuti.

Felicita Scardaccione – Giornalista free lance per anni ha scritto per il Corriere del Mezzogiorno, e riviste del gruppo Conde’ Nast, Rcs, Cairo.