di Daniela Accurso
L’ultimo film di Woody Allen, puo’ volere dire tanto oppure niente.Il regista entrato nella storia del cinema, anche in questo lavoro, esalta una metropoli-come ha fatto per Midnight in Paris – ma fotografa quattro storie che hanno un filo conduttore quasi invisibile. E’ come se Allen fosse al capolinea della sua carriera e volesse assolversi e lasciarsi andare . Anche a costo di lasciare freddo il pubblico. Ma lui se lo puo’ permettere. Tutto gli è concesso.
Pertanto, oltre alla comicità di Benigni, e alla interpretazione di Penelope Cruz nei panni di una escort, il film scorre addirittura lento in certi passaggi, con una approssimazione scenica che mostra la cosiddetta “giraffa”, il microfono con l’asta in alcuni fotogrammi. Forse una svista poco professionale . E comunque il film narra la storia della vita dei nostri tempi. Intrecci di adulteri che hanno il sapore paradossale, trovate allegoriche che si sposano con la lirica, ma poca, anzi pochissima, verve artistica. E il dubbio si insinua incalzante : ma Allen lo fa apposta a non esprimersi piu’ con il genio di sempre?
REGIA: Woody Allen
SCENEGGIATURA: Woody Allen
ATTORI:
Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penélope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Greta Gerwig, Ellen Page, Antonio Albanese, Alessandra Mastronardi, Ornella Muti, Alison Pill, Flavio Parenti, Riccardo Scamarcio, Alessandro Tiberi, Fabio Armiliato
1 commento
L’ho visto questa sera e condivido quanto detto da Daniela, ma Roma è sempre Roma.