di Paola Zaretti da Womenews
Sembra che nulla interessi né delle donne né del loro inconscio, allo psicanalista autore di un libro di recente pubblicazione nel cui titolo, “L’Uomo senza inconscio“, l’esistenza del genere femminile viene “dialetticamente” sussunta – come dire cancellata – nel maschile-singolare neutro-universale. E la discriminazione è già all’opera nella lingua…
Confesso che per questa e altre profonde ragioni inerenti la sua produzione dottrinaria – impegnata, in larghissima misura, a veicolare l’idea di una vocazione tutta femminile alla patologia – la presenza dell’autore di questo libro, e di altri simili, all’incontro Identità in gioco: confini del desiderio, mi ha lasciata davvero stupita…
<<continua>>