di Veronica Simeone
Le sette regole per risolvere i problemi in modo efficace
Da alcuni anni il concetto classico di comunicazione è stato rivoluzionato dall’uso sempre più massiccio di nuovi strumenti digitali come i social network, i blog, la fotografia digitale, gli sms, ecc.
Che si tratti di comunicazione verbale, non verbale, visiva o digitale la parola d’ordine è “Comunicalo al mondo!”. Questa acquisita facilità e velocità nella comunicazione, viene però spesso a cadere all’interno della coppia. Perché?
Sono sempre di più le coppie che trovano difficoltà a comunicare in modo efficace e che, con il passare del tempo, riferiscono di non riuscire più a comprendersi e ad affrontare i problemi quotidiani insieme.
Una comunicazione si considera efficace quando l’emittente (chi invia il messaggio) riesce ad esprimere chiaramente il proprio pensiero e, il ricevente (il destinatario) riesce a decodificare il messaggio cercando di comprendere il pensiero dell’emittente.
Non sempre però questo processo è lineare, ma spesso si blocca creando incomprensioni e generando problemi. Ecco un piccolo schema da seguire per evitare questi intoppi e riavviare in modo fluido la comunicazione di coppia:
1. L’Ascolto attento e rispettoso. Quando l’altro ci parla siamo davvero sicuri di ascoltare? Spesso ci si ritrova ad essere distratti a prestare attenzione a 1000 cose, è come se ascoltassimo con un solo orecchio quello che il partner ci sta dicendo. Questo è il punto di partenza per evitare danni, ascoltare in modo attento il problema che l’altro ci sta sottoponendo e, soprattutto in modo rispettoso. Cosa vuol dire ascolto rispettoso? Vuol dire ascoltare senza interruzioni, facendo attenzione a sgomberare la mente dai preconcetti e dai pregiudizi.
2. Tenere un atteggiamento di apertura verso l’altro. Decidere di discutere con il partner significa essere aperti al confronto; non serve a nulla iniziare una discussione se poi non siamo disposti a valutare gli argomenti presentati dall’altro.
3. Non rivangare sempre vecchi attriti. L’atto del rinfacciare al partner i vecchi errori commessi ha l’effetto di chiudere in modo immediato il canale comunicativo. Il partner si sentirà attaccato, e si sposterà dalla posizione di cooperazione a quella di difesa, impedendo di fatto una buona comunicazione.
4. Comunicazione emotiva. Ricordiamoci di informare l’altro su come ci sentiamo e che emozioni proviamo. In una relazione sana è importante non mascherare i propri sentimenti, non bisogna mai avere paura di mostrare le proprie emozioni, ma anzi bisogna condividerle per arrivare a creare una sintonia migliore.
5. Comunicazione creativa. Se abbiamo difficoltà con la comunicazione convenzionale, perché non trovare nuovi canali creativi? Scattiamo una foto, componiamo un collage, creiamo un video. Perché non usare la tecnologia a nostro favore?
6. Cambiamo punto di vista: scambiamoci di posto. L’errore più ricorrente riguarda il non provare a mettersi al posto dell’altro, questo spesso porta a non riuscire a comprendere le motivazioni del partner e a rimanere sulle proprie posizioni. In queste occasioni può essere d’aiuto utilizzare la seguente tecnica: su due fogli tracciare un linea verticale in modo da ottenere due colonne. Nella prima colonna esporre il problema dal proprio punto di vista, sottolineando i PRO ed i CONTRO della propria posizione. Fare la stessa cosa nella colonna adiacente, ma esponendo il punto di vista dell’altro. Scambiarsi i fogli e analizzare quello che si è scritto insieme.
7. Saper chiedere scusa. L’ultima regola fondamentale è quella di saper riconoscere quando sbagliamo e di saper chiedere scusa al momento giusto, anche il semplice uso di una piccola parola come questa riesce a ridonare equilibro nella coppia.
Dott.ssa Veronica Simeone, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale:
Mi occupo di psicologia clinica e di comunità, di diagnosi e cura. Da alcuni anni mi interesso di nuove forme di psicoterapia e sono ricercatrice e fondatrice dei portali www.blogtherapy.it, www.niente-panico.it, www.iopsicologo.it. Lavoro anche nel campo della Psicologia delle Emergenze e del Primo Soccorso psicologico come responsabile degli psicologi CISOM della Campania.