SE VUOI “SOPRAV”VIVERE USA LA MEDITAZIONE COME TERAPIA PARTE PRIMA
Quante volte al termine di una giornata intensa e pesante per tutti i punti stress totalizzati, soffriamo ad ascoltare i vari TG o proviamo fastidio a sfogliare le pagine di un quotidiano. Certo il giornalista fa il suo lavoro, informa, fa notizia, strilla la tragedia, evoca punti di Spread, incombenze, guerre e noi ci ritroviamo sempre più angosciati, intimoriti e spaventati per il futuro, spesso insonni e irritabili.
Tutte le notizie che ci bombardano come vere e proprie mine vaganti, spesso distruttive per noi, durano poche ore e si consumano velocemente senza il tempo di metabolizzare i lutti e capire che fare. Anche la tragedia che ancora incombe sulla regione in cui vivo è già passata in seconda pagina, i morti sono stati sepolti e le tendopoli non interessano che marginalmente i media se non fosse per le infestazioni di pidocchi che tengono i benpensanti alla larga.
Il desiderio di coprire occhi e orecchi e chiudere fuori il mondo è tanto forte e ci appare ogni giorno più impellente sia per salvaguardare quel po’ di energia che resta sia per continuare a mantenere il pensiero positivo nonostante governi, scandali e disastri che incombono democraticamente in questo sfortunato anno bisestile. “Meditate gente meditate “suonava una pubblicità degli anni passati, ma a parte l’ironia la Meditazione è uno dei pochi validi, non costosi strumenti che ci restano per mantenere e rinvigorire salute e lucidità della mente quindi del corpo.
La medicina più accreditata ci dice che possiamo curarci attraverso la psiche e che curare la propria mente significa curare il proprio corpo aiutandolo a preservarsi da molte fastidiose patologie. Ma come addestrare il proprio cervello in modo da essere noi a tenere saldamente in mano il telecomando senza concedergli il lusso di vagare, ingigantendo le angosce, tra i fantasmi della mente? Occorre lavorare sulla trasmissione delle onde cerebrali che sono l’ indicatore della condizione del cervello e si sa che, quando “lui” è in stato di tranquillità o relax, emette onde Alfa, se invece si trova in uno stato di tensione, rabbia, irritazione o turbamento emotivo produce onde Beta o addirittura se lo stato emotivo diviene scontro,crea onde Beta o Gamma.
Con la meditazione Zen si lavora sul proprio stato mentale cercando di ritrovare le condizioni Alfa, di benessere e di costruzione della serenità Fondamentali sono una postura corretta e una respirazione controllata per permetterci di ritrovare lo stato di quiete con la Meditazione. Normalmente respiriamo 18 volte al minuto ed il ritmo aumenta se facciamo movimenti o attività fisica. Chi medita può contenere, nel tempo, il respiro entro le 4 / 5 volte al minuto, allungando il tempo di espirazione. Attraverso le narici si cerca di inspirare velocemente,un po’ come i cagnolini, usando sia la muscolatura toracica che quella addominale mentre l’espirazione si rallenta e si allunga, soffiando via l’aria come se fossimo un palloncino che si sgonfia. Se chiudiamo gli occhi mentre lo facciamo possiamo permettercelo ovunque e ci occupa veramente poco tempo, l’importante è che attorno a noi ci sia un accettabile silenzio tale da non essere distratti. Il beneficio di questo controllo della respirazione è immediato, i battiti si rallentano, la pressione si abbassa, il cuore fa minor sforzo e diventiamo subito meno irritabili e nervosi.