Il 29 luglio 2010 è stato presentato un progetto di legge per la prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da autismo.
E’ la prima volta che il legislatore tenta di mettere mano a questa delicatissima materia.
Vediamo cosa prevede il disegno di legge.
L’autismo viene definito come disturbo delle funzioni metaboliche e neurologiche e viene classificato come “malattia sociale”.
Tale classificazione, oltre ad essere un giusto riconoscimento dell’impatto sociale dell’autismo, è un “tecnicismo” che consente l’applicazione del DPR n. 249 risalente al lontano 1961 sui centri dedicati al trattamento sanitario delle malattie sociali, da gestirsi a cura degli enti ospedalieri oppure di “qualsiasi altro ente idoneo a svolgere azione di prevenzione e assistenza.”
Gli interventi per i soggetti affetti da autismo devono essere mirati al loro “normale inserimento nella vita sociale”: viene così riconosciuta la centralità della persona malata nella sua socialità.
A tale il concetto ispiratore dovranno attenersi i piani sanitari approvati dalle Regioni e dalle Province Autonome, per prevenire l’insorgere del disturbo e curare i soggetti con autismo conclamato.
La proposta di legge riconosce l’importanza della diagnosi precoce dell’autismo con il coinvolgimento della classe medica in programmi di formazione e aggiornamento, che dovranno essere inseriti nei piani sanitari regionali.
Sarà creata una piattaforma telematica e, per i bambini, verrà istituita una “lavagna elettronica”, che consentirà ai familiari di “disegnare” e segnalare al medico curante un evento significativo nel percorso terapeutico del figlio.
Saranno incentivate le banche dati sull’autismo, coordinate dal Ministero, per monitorare l’andamento epidemoliogico della malattia e l’efficacia degli interventi terapeutici.
Altra importante novità è il diritto alla erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici e l’introduzione dell’obbligo di indicare eventuali controindicazioni all’assunzione di farmaci sul “bugiardino”.
Purtroppo il disegno di legge, che sarebbe un primo segnale di attenzione ad un problema che ogni giorno diventa più grave, non è stato ancora approvato.
Sensibilizzare la politica ad affrontare il problema! Diamo un aiuto alle famiglie dei bambini, adolescenti e adulti autistici, troppo spesso abbandonate a se stesse!
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1 commento
Ottimo articolo!