Autore: Caterina Della Torre

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Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

Questa estate 2021 è stata quella dello sport. Europei di Calcio (maschili) prima (vinti al fotofinish dall’Italia) e ora le olimpiadi di Tokio 2020. Le olimpiadi giapponesi, sebbene sembrassero nate sotto una cattiva stella e rimandate già dall’anno scorso causa covid, pare stiano dando ottimi risultati per l’Italia  soprattutto nel settore  donne. Seguendo però la storia dei Giochi Olimpici dalle sue origini, veniamo ad apprendere che questi nonostante abbiano da sempre accompagnato l’emancipazione e l’affermazione delle donne nel panorama sportivo alle prime Llimpiadi della storia nel 776 a.C., le donne non potevano partecipare alle gare, neanche come spettatrici. Il…

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Mi sono chiesta molte volte perchè le donne in alcuni settori sportivi siano più ”svestite” dei solo colleghi uomini. E’ necessario denudarle fino al punto di sembrare quasi  ‘cubiste”? Si sta ammirando la loro destrezza nei volteggi o altro? Considerazione che ho tenuto per me finora perchè temevo di essere tacciata di conservatorismo. Ma ecco arrivare una conferma alla mia idea che forse tanto peregrina non era. Le giocatrici di beachhandball femminile  norvegese erano state multate dalla commissione disciplinare della Federazione europea di pallamano (Ehf) perché durante una partita dei campionati europei avevano indossato pantaloncini e non un bikini (non siamo in…

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Emanuela Carniti primogenita di Alda Merini, la famosa e conosciuta poetessa italiana, ha scritto un libro ”Alda Merini, mia madre” in cui traccia una sua autobiografia, strettamente connessa con quella della madre scomparsa. Abbiamo voluto fare quattro chiacchiere con lei per parlare non solo delle note intimamente biografiche sulla madre ma anche e soprattutto di lei e di quello che voglia dire avere un’eredità così’ pesante sulle spalle. Ricordiamo che infatti Alda Merini fu più volte ricoverata in manicomio prima che la legge Basaglia fosse promulgata nel 1978, a testimonianza che la diversità sia stata spesso considerata follia. Emanuela Carniti…

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Un uomo, una donna e un giardino Colloquio con Abdellah Taïa  di Daniela Tuscano Che cos’hanno in comune un intellettuale marocchino, quarantenne e omosessuale, e una signora francese, anziana e bianca? Il fatto di vivere a fianco a fianco in un quartiere elegante dal quale non vengono accolti; di scontrarsi con le rispettive nevrosi, che trasformeranno la loro amicizia in dramma; di essere emarginati da una società al tempo stesso diffidente e frenetica, mentre soltanto la vita lenta permette d’instaurare rapporti autenticamente umani. Momenti di poesia umile li definisce Abdellah Taïa, che di questa vicenda è narratore. E proprio La vita…

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Sono molti anni che conosciamo che apprezziamo il lavoro di Cristin Obber che oltre a collaborare con dol’s stessa, è stata spesso ideatrice di nuove iniziative sul territorio italiano.  Scrittrice e formatrice, si occupa di tematiche legate al mondo femminile. Esperta di violenza di genere e diritti presso scuole e università, ordini professionali, aziende. È coordinatrice del Comitato scientifico di «To be safe», progetto contro molestie e discriminazioni nel mondo del lavoro e dello sport. Tra le ultime pubblicazioni Siria mon amour e L’ altra parte di me. Il suo sito è Cristinaobber.it. Ha scritto alcuni libri, tra cui ricordiamo Amiche e ortiche (Baldini Castoldi Dalai,…

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Chiunque sia stato portiere o rigorista davanti alla storia o agli altri ha portato un peso ciclopico sulle spalle, grandi o piccole e val la pena di emularli e far loro un benigno plauso. Alcune persone si trascinano o si sono trascinate la responsabilita’ del mondo sulle spalle, spesso picccole ma forti. Sono persone capaci di un sentire profondo, un patimento d’anima che li porta a vivere il dramma non solo individuale, di cui spesso si fanno portatori. Questa dinamica viene anche chiamata “prometeismo”, perché ricorda dell’impresa di Prometeo che rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. E’…

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La scrittrice Elena Rossi presenta in anteprima la sua prima raccolta di poesie “24 Ore Sguardi” La poesia per raccontare le emozioni, il dolore, ma anche l’amore e la speranza, al tempo della pandemia: è l’opera della scrittrice Elena Rossi, una raccolta poetica dal titolo “24 Ore Sguardi”, edita da Edizioni ENSEMBLE.  “24 Ore Sguardi” sarà presentato in anteprima nazionale presso la prestigiosa sede del Museo Fondazione Venanzo Crocetti, giovedì 1 luglio, alle 18:00,  in V. Cassia 492 – Roma. L’autrice, è stata già vincitrice del Premio Franco Cuomo International Award al Senato della Repubblica come emergente (2018) con il…

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Avevo già intervistato Nigar Zahra Kazmi, alcuni anni fa quando era in Italia e studiava a scuola. Poi era cresciuta e l’avevo contattata perchè ci raccontasse la sua vita di giovane pakistana  cresciuta ed in età da marito. Suo fratello, regista, scrittore e attivista pakistano da me incontrato casualmente grazie all’amicizia con una regista italiana,  le aveva dato man forte con i genitori ma alla fine Nigar aveva dovuto accondiscendere a fidanzarsi con un conoscente pakistano. Come racconta in questa intervista.https://www.dols.it/2012/05/08/vita-di-una-giovane-pachistana-in-italia/. Il matrimonio poi non si era combinato ed era tornata in Italia. Adesso la ritroviamo in Inghilterra a Londra…

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