Autore: Caterina Della Torre

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Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

La maggior parte delle strade è intitolata a uomini.Vorresti scegliere il nome di una donna per le strade senza nome o nuove strade? Rispondi a questo sondaggio. In Italia solo il 3,5% delle strade è dedicato alle donne delle quali serve ricordare il valore e il talento e che spesso vengono dimenticate. La stragrande maggioranza di strade maschili è un dettaglio sul quale non capita di riflettere, mentre si cerca un indirizzo. Toponomastica femminile, nata nel gennaio 2012, vuole porre rimedio a questa disuguaglianza e insieme a Dol’s, avvalendosi in quest’occasione della collaborazione della Treccani che ha fornito i profili…

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precedente Lara con il suo faccione rotondo russo mi guardò di soppiatto a lungo quando una ”guardia” ci fermò all’uscita del GUM, quasi volesse preavvertirmi di rimanere in silenzio. ” Dove andate ragazze?” Io obbedendo a quando mi aveva detto prima la mia amica, non aprii bocca, aspettando che fosse lei a rispondere e mi limitai a fare un passo in avanti.”Stiamo uscendo dal GUM, dove abbiamo fatto acquisti” La guardia fece  la mossa di voler vedere le nostre buste. Noi docilmente le aprimmo per far vedere i nostri acquisti. ”Per proteggerci la testa dal freddo e dalla neve  di…

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precedente Lara era apparsa nella mia vita così improvvisamente che mi ero chiesta spesso come fosse riuscita ad entrare così facilmente in un campus di stranieri come eravamo noi. Gli unici russi presenti erano gli insegnanti che incontravamo la mattina per le lezioni di grammatica e conversazione, E lei non era tra quelli. Inoltre c’erano gli inservienti che facevano le pulizie, ma nemmeno tra quelli potevamo annoverarla. Carina, di bei modi, intelligente e colta era piombata in quelle camere di studenti che passavano il tempo ad apprendere una nuova lingua ed una cultura ben distante dalla loro, ma così vicina.…

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Irene Salvatori, Non è vero che non siamo stati felici, Bollati Boringhieri, collana Varianti, 2019. di Gabriella Di Cagno Irene Salvatori (Forte dei Marmi, 1978) si è laureata a Pisa in Storia Contemporanea, ha studiato alcuni anni a Cracovia e ha vissuto a Berlino, e di recente si è trasferita nella Loira. Traduce dal tedesco e dal polacco. Scrive poesie. Questo è il suo primo romanzo. Il romanzo di Irene Salvatori è più che autobiografico. Ė intimo. L’autrice lo ha scritto in forma di una lettera-diario alla madre, Valeria, prematuramente scomparsa quando Irene era venticinquenne. La prima pagina si apre…

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precedente Quel giorno lo ricordai a lungo. Due ragazzi conosciuti per caso che mi avevano fatto capire che tutto sommato noi ”occidentali” come ci chiamavano, eravamo più fortunati di loro anche se da noi c’erano il terrorismo, le sperequazioni sociali,  la mafia e quant’altro,  da loro gente che tirava a campare alla meno peggio ma con ideali e la speranza di una vita migliore. Fare lo studente ti porta ad avvicinarti a realtà diverse dalla tua d’origine, con semplicità e spesso con una curiosità e modestia che un lavoratore non ha perché già inserito in un circuito produttivo, per…

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precedente La mano mi teneva con dolcezza e forza e non ero riuscita a ritrarmi. Non ero riuscita o non volevo. Mi sentivo trascinata con piacere. Intanto l’amico moretto del biondo moscovita restava lì vicino, quasi temesse di perderci. Un corpo magro e asciutto. Prese per il braccio il bel biondo e si abbassò verso di me con sussiego. ”Sai, io faccio il ballerino” disse in russo, ”se vuoi ti posso invitare ai miei spettacoli, ma non ballo al Bolshoj”. La mia amica Lisa sembrava scomparsa. Ma dove se n’era andata adesso che avevo bisogno di lei? Cosa facevo? Accettavo?…

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precedente I ricordi ai affollavano numerosi nella mente, come se non avessi voluto mandarli via. O forse erano troppo forti e belli che era difficile farli sparire. Il vento freddo di Mosca quell’anno era rimasto  impresso nella mia memoria come una sferzata di gelo. Ricordavo anche che a nulla servivano guanti, sciarpa e cappello calzato sugli occhi. La tempesta di neve s’infiltrava dappertutto. Avevo bisogno di un riparo. Non sapevo se cercare di entrare in un albergo o in uno dei pochi negozi sulla strada. Alla fine optai per il sottopassaggio che congiungeva i due lati della strada e che…

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Tutti scrivono, pochi leggono…ma perchè? Invertiamo la tendenza e scriviamo insieme un racconto a più mani, una puntata al giorno, senza annoiarci ed annoiare chi ci segue. ”Mentre mi tergevo oggi davanti al  maxi specchio del mio bagno, pensavo: ”Questo è rimasto della bella e fresca ragazza che ero. ” E vero che gli anni passati sono tanti..”Eppure credevo che il tempo non sarebbe volato via in questo modo”’ Guardando il profilo su facebook degli altri ridacchiavo e mi dicevo”Quanto è invecchiato questo che nemmeno lo riconosco”. Capelli bianchi a spazzola (così sembrano meno incanutiti) , pancetta prominente e fianchi…beh…

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