Autore: Caterina Della Torre

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Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

Women of Vision. Mostra fotografica a Palazzo madama a Torino sulle grandi fotografe che hanno collaborato con i National Geographic 25 ottobre 2014 – 11 gennaio 2015. Palazzo Madama, Corte Medievale. Palazzo Madam  in  partnership con National Geographic Italia presenta : Women of Vision, 11 grandi fotografe per 99 fotografie. Un tempo i grandi fotografi del National geogaphic erano solo uomini, ma con il tempo anche le donne si sono fatte avanti con il loro occhio ammaestrato a vedere anche i particolari. Ci sono storie, a questo mondo, che possono raccontare solo le donne. Un po’ perché ci sono società in…

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Expo 2015. Debito, cemento e precarietà ( www.noexpo.org ). Ma non solo, anche pinkwashing, ovvero spruzzata di rosa per coprire debito, cemento e precarietà. Assolutamente d’accordo con le donne di narrazioni differenti, riporto una loro visione controcorrente. da narrazioni differenti Expo 2015. Debito, cemento e precarietà ( www.noexpo.org ). Ma non solo, anche pinkwashing, ovvero spruzzata di rosa per coprire debito, cemento e precarietà. Gaystreet, ovvero dei diritti delle persone omosessuali non ce ne importa niente, ma dei profitti che possiamo fare proponendo loro un ghetto luccicante dove acquistare finta inclusione ci interessa assai. Woman for Expo, nutrire il pianeta, uno spazio tutto…

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L’Italia ha bisogno di una nuova televisione. Lo dimostra il fatto che per ben due sere 10 milioni di italiani sono rimasti incollati davanti alla televisione per seguire la trasmissione che ha visto Roberto Benigni parlare  dei ”Dieci Comandamenti” in un difficile e lungo monologo. Questo lo afferma  Gabriella Cims, coordinatrice dell’Osservatorio Direttiva UE Servizi di Media Audiovisivi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il bisogno di una maggiore cultura, non solo veline/i,  è emersa nel corso del lungo dibattito in cui si è confrontata la Rete di associazioni nazionali e internazionali, di rappresentanze professionali, di organismi di parità, di donne…

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Silvia Giacone, nostra ”vecchia” conoscenza, ci parla della sua nuova vita in US, del perchè  è più facile trovare buone opportunità di lavoro e soprattutto  di Watson, un programma di ”cognitive computing” Silvia perchè da IBM Italia ti sei trasferita negli USA? La tua famiglia è venuta con te? Non ha subito contraccolpi? Il mio legame con gli Stati Uniti e’ iniziato quando avevo 17 anni e con Intercultura/AFS ho passato un anno come foreign exchange student nel Wisconsin: un esperienza bellissima che mi e’ servita a capire i miei limiti e le mie capacita’. Poi con IBM ho sempre interagito…

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La contraffazione dei generi alimentari di largo consumo a marchio IT è sempre più spesso oggetto delle cronache giudiziarie, e come se non bastasse, a questo problema si aggiunge anche la scarsa qualità di alcuni prodotti posti in commercio.Da qui la domanda etichetta e qualità dei prodotti che acquistiamo camminano di pari passo? Con le festività natalizie alle porte gli italiani si preparano come tradizione a un tour de force enogastronomico, che li vedrà impegnati nell’assunzione di prelibatezze e calorie, in un meraviglioso arcobaleno di proposte che in pochi paesi come l’Italia sa essere così variegato e ricco di sapori…

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Kibra di origine eritrea, è il prodotto dela forza e della speranza di italiani e italiane immigrati in Italia. Genere e generazioni: è durante questo convegno che ho conosciuto Kibra e le sue parole ed il suo tono mi hanno suggerito di approfondire la conoscenza. Ci siamo incontrate in un bar che mia figlia avrebbe definito ”hipster”, molto casual, giovanile, molto anglosassone, ma ho capito di aver fatto bene. Kibra appartiene proprio alla nuova generazione, un mondo senza frontiere, diverso da quello che hanno coltivato i loro genitori. Un mondo nel quale tutto è possibile, nel bene e nel male.…

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E’ a lei, al suo coraggio che devi l’amore per la lettura e la possibilità di proseguire i tuoi studi, alla sua forza d’animo e alla sua onestà, la tua capacità di opporti alle ingiustizie, di non tollerare, come lei, un regime autoritario e scellerato. precedente Di Paola Gardin Giovanna, scusa se, senza conoscerti, mi rivolgo a te in prima persona. Sei una donna strana: hai visto i natali a Galliera, nella pianura bolognese e niente mi fa pensare che una ragazza nata lì nel 1910 aspirasse ad altro che ad una vita “normale”, matrimonio e figli, simile a quella…

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La tradizione natalizia dell’alto salento vuole che la cena della Vigilia, ovviamente di magro, si componga di 9 cibi, o piatti, o portate, che dir si voglia, cucinati o no, elementari o no, ma devono essere proprio quel numero lì. Di Laura Gentile Natale al Sud. Ma proprio giù giù, nel tacco alto, ma non a spillo, dello stivale. Laterra in questi posti ha un colore rosso cupo ed è compatta e levigata come il fango secco. E’ percorsa da solchi morbidi e profondi, il cui disegno non è molto diverso da quello che il sole fa sulle facce di chi su…

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