di Cristina Obber A dicembre mi sono regalata il “Libro dell’anno 2011” Treccani. Mi sono detta: Se non ora quando, la primavera araba, i 150 anni dell’Italia Unita, la discesa di mister B., insomma è stato un anno importante, un anno di cui voglio conservare un diario che me lo ricordi giorno per giorno. L’ho comprato e l’ho messo sul cassettone vicino al camino, in attesa del momento buono. Oggi il momento buono è arrivato. L’ho aperto cercando la data del 13 febbraio, di quel 13 febbraio che ho trascorso in piazza Castello a Milano, con mio marito e i miei…
Autore: Cristina Obber
di Cristina Obber Un calcio nello stomaco. Questo l’effetto che mi ha fatto la sentenza della Cassazione. Ho cercato di non lasciarmi influenzare dai titoli dei giornali che sembrano metterti i pensieri in testa prima ancora di aver verificato i fatti. Mi sono detta “non è possibile”. Ho navigato, ho letto sentenze, sono andata a rileggermi gli articoli della Costituzione (n.3, 13 27), insomma ho cercato di capire. Non ci sono riuscita. Sarà la mia “sensibilità femminile” a mettersi sempre d’intralcio? Sarà che con la giustizia vincono gli articoli, gli ex-articoli, i commi, le lettere, e l’umanità rischia di diventare un…
di Cristina Obber QUANDO SCIENZA E ASSOCIAZIONISMO SI RIVOLGONO ALLA POLITICA Non è il mio campo, ma ci riguarda tutti. Per questo voglio segnalarvi questo incontro che si svolgerà venerdì 2 marzo a Milano Il gruppo Giseg, Gruppo Italiano Salute e Genere, Equality Italia e Donne in Rete Onlus presenteranno il Manifesto di Sex-Gender Medicine. Ne estraggo alcuni passaggi che ne sintetizzano gli intenti: -Il Manifesto affronta le questioni di uguaglianza di genere nella scienza, esaminandone opportunità, possibilità e sostenibilità.S’ispira a una serie di documenti internazionali, li integra con le esperienze italiane ed esplicita le azioni per migliorare la ricerca e l’innovazione, per…
di Cristina Obber Giovedì 26 gennaio in molte piazze italiane tante candele accese ricorderanno Stefania Noce e tutte le donne uccise non per amore ma per NON-amore. Una distinzione chiara, che va espressa con forza per non alimentare alibi e fraintendimenti. L’iniziativa parte da Catania, la città di Stefania. A Milano l’appuntamento è in Piazza Mercato alle 18.30. In un bellissimo articolo di qualche giorno fa, Lea Melandri ha scritto sul Corriere della Sera che “Non si può tenere fuori dal dibattito pubblico un fenomeno di cui dovrebbe essere evidente la portata sociale, culturale e politica”. Ho chiesto a Maria Grazia Ghezzi, di…
di Cristina Obber Due tragedie in due giorni. Due bambini investiti da un’ auto davanti alla scuola, in un giorno normale di una vita normale. Ho letto alcuni commenti di lettori di quotidiani on line, commenti dedicati alle norme stradali o peggio ironici, sull’abilità dei guidatori, in un caso la mamma stessa di un bimbo. Vorrei invitare questi lettori a prendere in considerazione la possibilità di stare zitti. Non sempre è indispensabile il nostro commento. Non lo è nemmeno questo mio, di certo, ma nella rete sacrosanta è la democrazia che permette ad ognuno di esprimere un pensiero a voce…
di Cristina Obber Primo capitolo de ”La ricompensa” Questa la ricompensa, spacciata per amore. ”Alfredo pensava a Irene tutti i giorni. Non si era mai perdonato di averla perduta. Provava un fremito sottopelle quando ne immaginava il sorriso. Non sopportava come lo smidollato la guardava, come la baciava. Li seguiva, li spiava, li odiava. All’uscita dei cinema, o in giro per il centro, erano sempre sorridenti, come ragazzini disgustosamente spensierati, senza rispetto, senza pudore. Il pensiero di spiaccicarli sull’asfalto gli aveva fatto gonfiare la patta più volte, ancor più che a pensarla a cosce aperte sopra di lui, sudata e…
di Cristina Obber 18 anni lui, 20 lei. Litigano. Ti lascio. Non non mi lasci. Sì, ti lascio. Lo abbiamo fatto tutte, lo abbiamo detto tutte. Ieri Antonella lo ha detto ad Antonio. E Antonio l’ha uccisa. Una volta, un lui mi ha detto Mi uccido. Con un po’ di fatica, l’ho lasciato lo stesso. Un’altra volta, un altro lui mi ha detto Ti uccido. Con un po’ più di fatica, e tanta paura, l’ho lasciato lo stesso. Perché l’amore può finire, a 18 anni come a 40, come a 60. E si deve accettare. Si deve accettare di soffrire, sperando…
di Cristina Obber E noi non vediamo l’ora di accontentarlo. Maschile plurale è un’associazione fatto di uomini, maschi appunto. Maschi che parlano di violenza sulle donne, di complicità, di sessualità, d’amore. Non vengono da Marte ma da Milano, Parma, Torino, Viareggio, Roma e tante altre città d’italia. Si confrontano tra loro, parlano con noi. Alessio Miceli è uno di loro. L’ho ascoltato a Milano, in una serata organizzata da Amiche di ABCD dove si è parlato di violenza con la bellezza travolgente della musica e del teatro. Tra le tante cose dette, Alessio mi ha colpito per le sue 10…