La moglie di Davide: variazioni sul tema (2Sam 6, 12b-22) Se l’ho disprezzato, l’ho fatto in cuor mio. Sì, certo, voi del XXI secolo, che vi dite esperti di cose ebraiche, replicate che il cuore è il pensiero, che il cuore è il cuore della meditazione, la sincerità più radicata. Vi faccio i miei complimenti. Voi credete di capire. E avete tramandato racconti su di me, su Mical, la donna dal cuore duro, quella che si scandalizza perché Davide, il re suo marito, ballonzola – così così – mezzo nudo, tutto svirgolato, come un selvaggio, davanti al Santo dei Santi.…
Autore: Daniela Tuscano
Ambrogio è Ambrogio, Sant’Ambrogio. Padre della Chiesa e patrono di Milano. Ma sarebbe stato Ambrogio senza di lei? Forse sì, ma in modo diverso. Marcellina, per esteso santa Marcellina di cui si fa memoria il 17 luglio, fu sorella, madre, confidente. E autorevole interlocutrice: il santo si rivolge direttamente a lei nel suo trattato «Sulle vergini», ne difende l’autorevolezza, la chiama maestra di fede. Fu lei, di alcuni anni più grande del futuro vescovo di Milano, a insegnargli i fondamenti di quel cristianesimo che il fratello conosceva ben poco (ebbe a dire, ricordando l’elezione all’episcopato: ho dovuto imparare dai miei…
La bellezza di Jasmine Paolini, anzitutto. Il suo sorriso a specchio, privo di malizia. Tanto diretto e libero da andare oltre il sesso. Sorriso meticcio, futuro. Fortissima nella sua donnità – che riempie e prevarica – Jasmine trionfa pure nelle défaillance, sprigiona energia e ottimismo.
di Daniela Tuscano E così, quest’anno, le persone LGBT di origine ebraica non parteciperanno al Pride nazionale. Nessun divieto esplicito, ma un clima non sempre favorevole ha convinto la comunità ebraica a disertare l’appuntamento. Questi episodi si sono intensificati negli ultimi anni anche in occasione di altri eventi (si pensi al 25 Aprile) e oltre i confini italiani, come nelle Università americane più «liberal». I luoghi dell’inclusione e della libertà stanno insomma diventando sempre più ostili nei confronti degli ebrei – non degli israeliani -, per quanto illogico possa sembrare. L’intervista ad Aurelio Mancuso, ex-presidente Arcigay, qui riportata, ne illustra…
Di Daniela Tuscano Uno dei motivi per cui amo febbraio è il Festival di Sanremo. Ecco, l’ho detto, anzi scritto, e sono spacciata poiché, com’è noto, scripta manent. Le ragioni sono molteplici e quasi tutte extramusicali: amore per la mia seconda città, voglia di leggerezza, ricordi di gioventù. Ciò non toglie che uno spazio per le canzoni – e i loro interpreti – lo riservi sempre. Non mi dilungo in analisi approfondite sui brani: Angelina Mango probabilmente meritava di vincere, voce bella e versatile, brano piacevole, faccia normale e sentore di fiori, come certe mie cugine, come gli assolati pomeriggi…
20 anni dalla morte di Serafina Battaglia di Daniela Tuscano Battaglia di nome e di fatto. Nome paradisiaco e cognome di guerra. E Battaglia, alla guerra va. Sarebbe perdente. Ma vince, come un’amazzone, come una diavolessa, con quegli occhi di carbone, nera ma bella, bella perché nera. È una Sharazade palermitana, Serafina la battagliera, che non ha più nulla da perdere da quando ha perso i figli. È vedova d’un mafioso, voleva vendetta, ma il primogenito è stato sconfitto e ucciso, il secondo che non aveva alzato un dito gliel’hanno eliminato lo stesso. Allora Serafina combatte. È madre, è dea,…
Una scuola dell’hinterland milanese grida “no” alla violenza sulle donne Un appuntamento davvero unico quello organizzato dall’IIS “De Nicola” il prossimo 22 gennaio, in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. “Avremmo dovuto inaugurarlo lo scorso novembre – spiega una delle organizzatrici, prof. Daniela Tuscano – ma il covid, che ha colpito molte di noi, ha ‘rallentato’ i tempi. Non importa, la sensibilizzazione non si ferma certo a una sola giornata”.L’evento è stato concepito evento come un grande affresco, in modo da illustrare i punti salienti della discriminazione/violenza misogina nei secoli. In quest’avventura le docenti sono state affiancate…
di Daniela Tuscano Nell’istituto dove insegno è stato allestito un presepe semplice ma evocativo. Le scritte “PACE” in polistirolo circondano la Sacra Famiglia al posto di pecore e pastori mentre altri biglietti e immagini richiamano luoghi devastati, Gaza che “sta scomparendo”, l’Ucraina e conflitti ormai rimossi: Siria, Yemen, Armenia, Sud Sudan…Ma oggi il nuovo presepe sono loro: Nahida e Samar Antoun. Un presepe al femminile. Samar è stata la Gesù per la madre Nahida. L’ha coperta prima di restare uccisa durante un attacco a sangue freddo da parte di cecchini israeliani, in una chiesa di quella Gaza in agonia che…