Autore: Daniela Tuscano

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Daniela Tuscano, docente di italiano e storia all'IIS «Enrico De Nicola» di Sesto San Giovanni (MI), esponente di Radfem Nord Italia e del gruppo I-Dee, si occupa di storia delle donne, di arte e scrittura nonché di dialogo interreligioso. Organizza incontri interculturali nelle scuole e presso varie associazioni. È autrice di volumi di prosa e saggistica, tra cui ricordiamo: «Femmine e preti non sono poeti» (con Madre Maria Vittoria Longhitano) e «Maternità surrogata, utero in affitto e gravidanza

Di Daniela Tuscano Uno dei motivi per cui amo febbraio è il Festival di Sanremo. Ecco, l’ho detto, anzi scritto, e sono spacciata poiché, com’è noto, scripta manent. Le ragioni sono molteplici e quasi tutte extramusicali: amore per la mia seconda città, voglia di leggerezza, ricordi di gioventù. Ciò non toglie che uno spazio per le canzoni – e i loro interpreti – lo riservi sempre. Non mi dilungo in analisi approfondite sui brani: Angelina Mango probabilmente meritava di vincere, voce bella e versatile, brano piacevole, faccia normale e sentore di fiori, come certe mie cugine, come gli assolati pomeriggi…

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20 anni dalla morte di Serafina Battaglia di Daniela Tuscano Battaglia di nome e di fatto. Nome paradisiaco e cognome di guerra. E Battaglia, alla guerra va. Sarebbe perdente. Ma vince, come un’amazzone, come una diavolessa, con quegli occhi di carbone, nera ma bella, bella perché nera. È una Sharazade palermitana, Serafina la battagliera, che non ha più nulla da perdere da quando ha perso i figli. È vedova d’un mafioso, voleva vendetta, ma il primogenito è stato sconfitto e ucciso, il secondo che non aveva alzato un dito gliel’hanno eliminato lo stesso. Allora Serafina combatte. È madre, è dea,…

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Una scuola dell’hinterland milanese grida “no” alla violenza sulle donne Un appuntamento davvero unico quello organizzato dall’IIS “De Nicola” il prossimo 22 gennaio, in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. “Avremmo dovuto inaugurarlo lo scorso novembre – spiega una delle organizzatrici, prof. Daniela Tuscano – ma il covid, che ha colpito molte di noi, ha ‘rallentato’ i tempi. Non importa, la sensibilizzazione non si ferma certo a una sola giornata”.L’evento è stato concepito evento come un grande affresco, in modo da illustrare i punti salienti della discriminazione/violenza misogina nei secoli. In quest’avventura le docenti sono state affiancate…

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di Daniela Tuscano Nell’istituto dove insegno è stato allestito un presepe semplice ma evocativo. Le scritte “PACE” in polistirolo circondano la Sacra Famiglia al posto di pecore e pastori mentre altri biglietti e immagini richiamano luoghi devastati, Gaza che “sta scomparendo”, l’Ucraina e conflitti ormai rimossi: Siria, Yemen, Armenia, Sud Sudan…Ma oggi il nuovo presepe sono loro: Nahida e Samar Antoun. Un presepe al femminile. Samar è stata la Gesù per la madre Nahida. L’ha coperta prima di restare uccisa durante un attacco a sangue freddo da parte di cecchini israeliani, in una chiesa di quella Gaza in agonia che…

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Di Daniela Tuscano «La fine della storia con Giulia lo aveva provato, ma non sembrava diverso dal solito» (Nicola Turetta, padre di Filippo).«Lui e Giulia si frequentavano dopo la rottura, non è un violento» (Andrea Turetta, fratello di Filippo). «Filippo è un ragazzo introverso, timido, che non ha mai dato preoccupazioni ai genitori» (i vicini della famiglia Turetta).E ancora: «Fidanzati scomparsi», «Giulia Cecchettin sparita con l’ex fidanzato». Il tutto corredato da foto dei due insieme, sorridenti. In pratica, Romeo e Giulietta. (C’è chi aveva ipotizzato addirittura la «fuitina».) Così li hanno presentati i media, così – buono, sensibile, timido -…

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Paola Clemente sgobbava sette giorni su sette per due euro l’ora, sotto la schiavitù del caporalato. di Daniela Tuscano Come una Nedda cresciuta, un Rosso Malpelo al femminile. Sud verghiano, naturalista e spietato, di oltre cent’anni fa.  Invece siamo nel 2015. E Paola Clemente era italiana. Non un’immigrata. Ma proviamo a sentirla mormorare, mentre s’ammazza letteralmente di fatica, “che è quest’Italia?”. Sgobbava sette giorni su sette per due euro l’ora, sotto la schiavitù del caporalato. Alla fine è scoppiata, ma nelle fotografie lei, col suo nome da pontefice, riusciva ancora a sorridere. Un sorriso liquido e mansueto su un modesto…

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Di Daniela Tuscano “Se proprio ci tieni, vecchia”. La donna cui l’ufficiale nazista scaglia in faccia quest’epiteto ha solo 55 anni, età che oggi nessuna, almeno nell’opulento Occidente, assocerebbe al tramonto della vita. Al massimo al periodo maturo, ancor rigoglioso di fascino e lusinghe. Vecchio, qui da noi, non è del resto più nessuno: la parola viene ritenuta scorretta e offensiva proprio come al tempo delle dittature, che disprezzavano i corpi in declino e magnificavano i fisici freschi e atletici, salvo poi mandarli a morire in guerra. Ma Marianna Biernacka (1888-1943) della vecchiaia non ha paura. La sua è una…

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di Daniela Tuscano No, davvero non riescono a non colpevolizzare la donna. “Giulia all’appuntamento con l’assassino è andata, e non doveva farlo!” si ode adesso dai pulpiti mediatici. L’amante invece (l’omicida la tradiva, anche), è stata più accorta. È rimasta a casa malgrado le raccomandazioni di lui. “Ora sono un uomo libero” le avrebbe detto. Aveva appena assassinato la compagna e il figlio che portava in grembo. Il loro figlio. Aveva poi cercato di bruciare cadavere. Questa la sua idea di libertà. Giulia Tramontano come Lea Garofalo, il bambino come Giuseppe Di Matteo. Perché femminicidio e figlicidio sono delitti di…

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