Di Daniela Tuscano «La fine della storia con Giulia lo aveva provato, ma non sembrava diverso dal solito» (Nicola Turetta, padre di Filippo).«Lui e Giulia si frequentavano dopo la rottura, non è un violento» (Andrea Turetta, fratello di Filippo). «Filippo è un ragazzo introverso, timido, che non ha mai dato preoccupazioni ai genitori» (i vicini della famiglia Turetta).E ancora: «Fidanzati scomparsi», «Giulia Cecchettin sparita con l’ex fidanzato». Il tutto corredato da foto dei due insieme, sorridenti. In pratica, Romeo e Giulietta. (C’è chi aveva ipotizzato addirittura la «fuitina».) Così li hanno presentati i media, così – buono, sensibile, timido -…
Autore: Daniela Tuscano
Paola Clemente sgobbava sette giorni su sette per due euro l’ora, sotto la schiavitù del caporalato. di Daniela Tuscano Come una Nedda cresciuta, un Rosso Malpelo al femminile. Sud verghiano, naturalista e spietato, di oltre cent’anni fa. Invece siamo nel 2015. E Paola Clemente era italiana. Non un’immigrata. Ma proviamo a sentirla mormorare, mentre s’ammazza letteralmente di fatica, “che è quest’Italia?”. Sgobbava sette giorni su sette per due euro l’ora, sotto la schiavitù del caporalato. Alla fine è scoppiata, ma nelle fotografie lei, col suo nome da pontefice, riusciva ancora a sorridere. Un sorriso liquido e mansueto su un modesto…
Di Daniela Tuscano “Se proprio ci tieni, vecchia”. La donna cui l’ufficiale nazista scaglia in faccia quest’epiteto ha solo 55 anni, età che oggi nessuna, almeno nell’opulento Occidente, assocerebbe al tramonto della vita. Al massimo al periodo maturo, ancor rigoglioso di fascino e lusinghe. Vecchio, qui da noi, non è del resto più nessuno: la parola viene ritenuta scorretta e offensiva proprio come al tempo delle dittature, che disprezzavano i corpi in declino e magnificavano i fisici freschi e atletici, salvo poi mandarli a morire in guerra. Ma Marianna Biernacka (1888-1943) della vecchiaia non ha paura. La sua è una…
di Daniela Tuscano No, davvero non riescono a non colpevolizzare la donna. “Giulia all’appuntamento con l’assassino è andata, e non doveva farlo!” si ode adesso dai pulpiti mediatici. L’amante invece (l’omicida la tradiva, anche), è stata più accorta. È rimasta a casa malgrado le raccomandazioni di lui. “Ora sono un uomo libero” le avrebbe detto. Aveva appena assassinato la compagna e il figlio che portava in grembo. Il loro figlio. Aveva poi cercato di bruciare cadavere. Questa la sua idea di libertà. Giulia Tramontano come Lea Garofalo, il bambino come Giuseppe Di Matteo. Perché femminicidio e figlicidio sono delitti di…
Turner-Simone, 20 anni dopo di Daniela TuscanoDue nomi soprannomi, quasi finti, quasi scherzi. Nomi da cameriera. Nina con quei timbri ambigui, da notti insonni, Tina col suo urlo da leonessa, tutta-donna, insonne lei pure, ma scoperta, vampira. Nina (Simone) e Tina (Turner), i miei anni 80 in musica. Senza Tina non avrei scoperto Nina eppure loro venivano da lontano, con storie dure di maschi violenti. Tina alla fine del ’70 era in bolletta per colpa di Ike, marito-padrone che senza di lei nulla poté. Pippo Baudo la volle ospite fissa del suo varietà del sabato sera, colorato, gremito di talenti…
di Daniela Tuscano Michela Murgia c’è. C’è in una sincerità sconcertante, contraddittoria, a volte scombinata, come il suo corpo ancestrale e le sue idee postmoderne. Le chiamo idee, non spirito. Le idee passano, e quelle di Murgia non le ho condivise quasi mai. Lo spirito, invece, ha conservato una integrità in cui tutti ci riconosciamo. Arriviamo al capolinea nudi e affamati. Di verità, di senso. Murgia, questa domanda, l’ha offerta. Con semplicità. Vuole entrare nella morte a occhi aperti, “presente a sé stessa”. Può sembrare azzardato, ma certi passaggi dell’intervista rilasciata a Cazzullo mi hanno ricordato Ozanam. Il santo francese, scomparso a…
di DanielaTuscano Oggi ricorre il 108° anniversario del genocidio armeno, terra dolente e antica detta “culla dell’umanità”. Ma è anche il suo contrario: culla e tomba. Quella armena ha rappresentato, infatti, la prima “soluzione finale” del Novecento, una prova tecnica di strage cui i nazisti si ispirarono per attuare la Shoah. E ancor oggi nominarne il calvario è tabù: in alcuni paesi si rischiano crisi diplomatiche senz’appello. La tragedia dell’Armenia, che ha inaugurato il secolo più sanguinoso della storia umana e che, significativamente, viene ricordata il 24 aprile, riassume il senso di tutte le guerre passate e future: la lotta…
Di Daniela Tuscano La prima icona si chiama Serena. Serena e Angelica, la sua bambina di cinque anni appena scomparsa. Serena, Angelica e papà Matteo. E poi lui, il vecchio successore di Pietro. Ma anche un po’ Gesù. Insomma, papa Francesco, appena dimesso dall’ospedale.Serena è la donna della decima stazione, quella della Via Crucis che si batte il petto su Cristo. Ed è Marta, o Maria, che urla al maestro la miseria della condizione umana. Ed è Rachele, che piange i figli.Ma è soprattutto Serena, potente effigie d’oggi, che irrompe nell’oggi e squarcia il velo d’ogni tempo. Immortale, avendo assunto…