IL RAPPER CHE SPACCIA LA VIOLENZA PER ARTE : JUNIOR CALLY, SIMBOLO DELL’ INCOERENZA CIVICA DI UN PAESE CHE NON SA PIÙ RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA I CONTENUTI E Il VUOTO. ANCHE A SAN SANREMO Non è vero che tutto è arte e non è vero che con la scusa di fare arte si è liberi di dire e fare tutto. Questo è il paravento di chi non ha nulla di valido da dire o da fare. La violenza delle parole è semplice da attuare, sopperisce alla nullità dei contenuti, ovvero è il contenuto dei violenti, di gente che…
Autore: DANIELACALFAPIETRO
E’ diventato più difficile, struggente, scrivere di Luciana Sallustio, che quanti hanno conosciuto chiamavano affettuosamente Lucia. Eppure è così giusto parlare di lei, cercare di far conoscere meglio il suo lavoro, la sua sensibilità di scrittrice che parlava delle donne, dei loro sentimenti, dei loro mondi. Abbiamo appena salutato un anno veramente difficile, che ci ha lasciato molto su cui riflettere, che sottraendo, ha dato in cambio più consapevolezze, più conoscenza delle nostre debolezze , umane, collettive, e tuttavia non restituirà che in altra forma, ciò che ha portato via inesorabilmente con sè. È un percorso a ritroso che ad…
Ovvero: l’ evoluzione del male – L’ involuzione dell’umanità – Quando per eliminare un popolo si uccidono le (future ) madri. Scrivere queste riflessioni mi ha messa a dura prova. La mappa temporale e geografica che ho cercato di disegnare circa i luoghi dei genocidi, intrecciantisi in modo inestricabile anche con i genocidi di genere, i meno denunciati, questi ultimi, più difficili da individuare in passato, e il loro modo di essere ” praticato” variante nel corso del tempo, mi ha portato a durissime considerazioni e ad una vera prostrazione spirituale. Potrò aver tenuto conto di tutto ? Ne dubito. …
Le Donne del design internazionale e nazionale, chi sono? Sono famose? Ebbene si, sono tante, storiche e contemporanee, sperimentatrici e innovative. Difficile sapere di avere tante loro creazioni sotto gli occhi.Donne architette e designers:non sappiamo di conoscerle. Ci sono e sono famose, soprattutto nei circuiti del Design ma non sono molto pubblicizzate al di fuori di questi, benchè alcune abbiano nomi che ricordiamo, tuttavia non si da’ loro il dovuto risalto. L’ interesse legato al design, è principalmente economico, dei grandi marchi, che investono in nomi che hanno un background noto, cioè massificabile e massificato, e questo accade perchè…
Siamo, poetiamo, e al mondo diamo un’ anima, come un’ aurata rosa, che il suo arcano profumo spande qualunque sia il suo nome. E siamo qui, a cercare brillanti nella mota, a separare il grano dalla pula. Abbiamo visto secoli e millenni sfilare vuoti o pieni di dolore. Restiamo rocce o liquidi pioviamo altrove , a contar petali, a rimembrar gli sguardi lievi e silenti. Non abbiamo padroni, non altro che il tempo senza fine, a proteggere le stille di eterno che il Creato ci riverbera nel cuore, e son parole di universo afflato e tinte forti, iridescenti moti dell’…
E tu ti stagli Tra l’ albero e il muretto mi guardi da un passato leale Il sole che sfiora le pietre E il sorriso le tue labbra. Tu e il tronco, colonne di un’ immagine che Ferma il tempo e sprona Il cuore e gli occhi Che corrono e poi indugiano Da ombra a luce E dal cappello ai fiori. Mi guardi e so che non hai smesso mai, Che dolce sei, delicata, Di profumare i miei ricordi, come un fiore di mandorlo e non può il tempo separar chi s’ama. E resti, nella mia anima serbata. E so…
Raccogli la notte Nelle mani amore mio Abbiamo avuto il mondo Ed albe boreali qual nuptico dono Sfiorando lievi stelle Danzando intorno al Sole ci siamo amati in ogni respiro e ogni distanza Sìderea o del pensiero, Traverseremo porte e Guateremo il tempo Dall’ alto di piramidi Guardando le distese Di foreste e del mare, lo svolgersi d’Ofiunco ad abbracciar la Terra. Ed ora un altro mondo O un’altra dimensione Ci attendono in un salto, E torneremo in atomi d’amore, Figli d’ antiche stelle.
Quo vadis, Domina Madre dove andiamo. Le strade si accorciano, le stelle si spengono. La terra è fango sotto i piedi, le lacrime le ingoi insieme al sangue. Dove andiamo Madre. In questo luogo senza pace, non c’ è vita che possa fiorire, non c’è sorriso che un pugno non sfaceli. Il deserto, il mare, l’ asfalto, una stanza, in cosa differiscono…sono tutti pronti a ghermirci, oscure grondanti braccia tese, per coprirci per sempre. Senza giustizia, senza rispetto. Andiamo ma dove, Madre. Dove troveremo quel silenzio dalle urla, quel respiro dalla paura, quel rifugio dalla violenza che senza senso ci…